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Al vino italiano serve più qualità In Sicilia incentivi e consulenze

 
19 aprile 2018 | 17:55

Al vino italiano serve più qualità In Sicilia incentivi e consulenze

19 aprile 2018 | 17:55
 

L’Italia nel 2017 è risultata il primo produttore di vino al mondo con 46 milioni di ettolitri, di cui 21 esportati. Pur superando di molto la Francia per volumi esportati, siamo da questa surclassati in valore.

Insomma ancora non riusciamo a competere con i cugini transalpini per immagine, comunicazione, fama e magari ancora per qualità globale. Questi sono solo alcuni dei valori che sono stati diffusi a Palermo in occasione del forum Unicredit che ha visto protagonisti oltre all’Istituto di credito il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini, la più importante associazione di aziende vinicole siciliane.

(Il vino italiano necessità di più qualità In Sicilia incentivi e consulenze)

Dopo i saluti di Paolo Inglese docente di coltivazioni arboree presso l’Università di Palermo, che ha messo a disposizione i locali dell’Orto Botanico, il più importante d’Europa, e dove sono presenti piante antichissime antenate della vite, l’assessore regionale Agricoltura e pesca Edy Bandiera ha sottolineato l’importanza primaria del settore vitivinicolo nell’economia siciliana, pur soffrendo dell’eccessiva frammentazione aziendale ed ha dichiarato che si dovranno concentrare gli incentivi pubblici per il miglioramento della qualità e non della quantità.

Edy Bandiera (Il vino italiano necessità di più qualità In Sicilia incentivi e consulenze)
Edy Bandiera

Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia Unicredit, ha ribadito l’attenzione al settore agricolo e vitivinicolo in particolare da parte della banca che è fortemente impegnata nell’offrire soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenere le aziende nel loro percorso di crescita ed innovazione anche nel segmento dell’export. Un folto gruppo di specialisti e consulenti è presente nella loro struttura non solo per finanziamenti, anticipazioni, prestiti, mutui ma anche per accompagnarle all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti anche con ricerca di controparti, attività di formazione specialistica, assistenza per il marketing online.

Salvatore Malandrino (Il vino italiano necessità di più qualità In Sicilia incentivi e consulenze)
Salvatore Malandrino

Ferdinando Natali e Luigia Campagna, funzionari Unicredit, elaborando i dati di Istat, Ismea, Oiv, Nomisma, Sace, ecc. hanno diffuso una serie in interessanti valori su produzione e mercati del vino nonché suggerimenti per migliorare l’export. I Paesi che importano più vino dall’Italia sono Usa, Gb, Germania, ma i 2 ultimi sono in diminuzione quindi meglio concentrarsi sulle nazioni emergenti per consumo, quali Cina, Canada, Russia.

La Sicilia nel 2017 col 10,4% è stata la 4ª regione per produzione dopo Veneto, Puglia, Emilia Romagna, ma è ancora indietro per valore che raggiunge solo il 4%. La strada della qualità nella regione è stata imboccata con successo se si pensa che della produzione il 57% è Igp e il 27% Dop, in forte crescita e che la viticoltura biologica raggiunge il 37% del nazionale.

Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, ha illustrato il nuovo business con la realizzazione di 7 propri ristoranti e bar in sedi con notevoli passaggi di persone, quali aeroporti, Fico, centri commerciali.

Nino Amadore, Antonio Rallo, Salvatore Malandrino (Il vino italiano necessità di più qualità In Sicilia incentivi e consulenze)
Nino Amadore, Antonio Rallo, Salvatore Malandrino

È seguita una tavola rotonda moderata da Nino Amadore de Il Sole 24 Ore con Salvatore Malandrino, Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Alessio Planeta, presidente Assovini, che ha sottolineato che tra gli scopi dell’associazione grande impegno è profuso nell’interlocuzione con le istituzioni e nel favorire la conoscenza e la comunicazione dei vini siciliani. In ciò il momento clou è rappresentato da Sicilia en Primeur dove si invitano 100 giornalisti, in gran parte stranieri, che sono guidati nella conoscenza dei territori siciliani ed hanno l’opportunità di assaggiare en primeur i vini dell’ultima annata degli 80 associati. La 15ª edizione si svolgerà a Palermo, capitale della cultura 2018, e dopo gli enotour in 7 itinerari il 6 maggio ci sarà la degustazione tecnica riservata alla stampa; giorno 7 dopo una conferenza con i produttori e gli sponsor ci saranno le degustazioni presso le postazioni aziendali e dalle ore 18 la degustazione sarà aperta al pubblico di appassionati. Planeta ha evidenziato la novità di questa edizione: 5 masterclass, degustazioni tematiche guidate da qualificati esperti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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