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Le dolcezze di Giovanni Mucci Oltre 300 varietà di confetti

Una lunga storia di confetteria artigianale e continua ricerca dell’eccellenza iniziata nel 1894 quella della confetteria Mucci Giovanni, dove la tradizione sposa le nuove tendenze. Tra le tante specialità, i Tenerelli

di Piera Genta
 
07 settembre 2015 | 14:21

Le dolcezze di Giovanni Mucci Oltre 300 varietà di confetti

Una lunga storia di confetteria artigianale e continua ricerca dell’eccellenza iniziata nel 1894 quella della confetteria Mucci Giovanni, dove la tradizione sposa le nuove tendenze. Tra le tante specialità, i Tenerelli

di Piera Genta
07 settembre 2015 | 14:21
 

I Tenerelli, confetti colorati dal cuore tenero, un dolce antico consolidato nella storia del Carnevale di Andria, importante centro agricolo, uno dei capoluoghi della provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani. Realizzati con mandorle di Puglia in particolare quelle di Toritto oggi anche presidio Slow Food nella pregiata varietà “Filippo Cea” e nocciole Igp del Piemonte ricoperte da un doppio strato di purissimo cioccolato bianco e fondente, velati da una sottilissima confettatura delicatamente colorata, che li fanno assomigliare a coriandoli.



Nascono negli anni 30 per essere regalati e sostituire il lancio del confetto tra gruppi mascherati durante la sfilata di Carnevale, la “petresciata”, un atto propiziatorio di fecondità ma anche un’occasione, dietro l’anonimato di una maschera, per vendicarsi di torti subiti. Ad essere lanciati assieme ai coriandoli ed ai confettini di zucchero erano i Diavoloni, grossi confetti di zucchero colorati del diametro di una pallina da pingpong. L’usanza e la loro produzione venne abolita dal podestà locale nei primi anni 30 perchè considerata corpo contendente.

Rappresentano uno dei capolavori di gusto della Mucci Giovanni, una storia iniziata nel 1894 quando Nicola Mucci avvia il primo laboratorio di confetteria nel centro storico di Andria a pochi passi dalla cattedrale intitolata a San Riccardo ed a S. Maria Assunta, pregevole esempio del Romanico Pugliese dopo aver svolto il suo apprendistato presso la scuola del famoso maestro Caflish di Napoli. Intorno al 1920, l’intraprendente Nicola creò la “Mandorla Imperial”, un confetto che utilizza la mandorla pelata di Bari ricoperta da uno strato di purissimo cioccolato bianco e leggermente confettata che gli frutterà il riconoscimento della medaglia ricordo dell’8 gennaio 1930, in ricorrenza delle nozze sabaude del principe ereditario Umberto di Savoia e la principessa del Belgio Maria José, per aver fornito a Casa Savoia i confetti per il matrimonio. E questo è solo il primo di una lunga serie di riconoscimenti ed onorificenze alle Esposizioni universali e internazionali di tutta Europa che attestano la qualità superiore della produzione. L’evoluzione di quel confetto si concretizza appunto negli anni Trenta del Novecento con la creazione dei Tenerelli.

Gli anni passano, la tradizione continua oggi siamo alla quarta generazione, 120 anni di storia raccontati nel Museo del confetto “Mucci Giovanni” ospitato nella sede storica della fabbrica di confetti in un antico immobile in pietra e tufo. Inaugurato nel dicembre 2004, riconosciuto come luogo di interesse storico nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, fa parte del circuito dei Locali Storici d'Italia. Aperto al pubblico con visite guidate ed accompagnate dalla degustazione di alcune specialità, propone quattro sala dedicata alla produzione del confetto, al cioccolato ed alla produzione della caramella.

Documenti, antichi macchinari come i branlant, paiolo di rame oscillanti con tre manici appesi a delle corde che scendevano dal soffitto, bassine a vapore dei primi del Novecento a trazione meccanica, impastatrice per cioccolato, stampini in gesso ed un filmato sui momenti importanti della lavorazione del confetto. Al piano terra la confetteria, un luogo per ritornare bambini, avvolti nella dolcezza, nel profumo di vaniglia e cannella, il soffitto realizzato ad affresco dal maestro andriese Carmine Conversano, padre della pittrice che decora i confetti a mano in confetteria e le celebri fiaschette.

Rappresenta la musa ispiratrice della dolcezza, una giovane donna con la cornucopia, simbolo dell’abbondanza, piena di confetti e fruttini, accanto le colombe, immagine presente un tempo sulle loro confezioni che vanno a rifornirsi nel laboratorio e tornano con le reti colme di dolcezze, passando davanti a Castel Del Monte. Per ricordare che Andria non è solo conosciuta per il maniero federiciano ma anche come il “paese dei confetti”.

Oggi nel nuovo stabilimento alle porte di Trani si continua a produrre un numero incredibile di delizie, circa 300 specialità tra confetti e dragées. Tra le ultime creazioni i Cristalli al Mirto e al Limoncello, una specialità confettata dove il liquore è imprigionato da un sottile strato di zucchero cristallizzato, degustabili anche ghiacciati. Da sottolineare che la produzione Mucci viene fatta in piccole quantità per garantire un prodotto sempre fresco, lavorato in modo artigianale, con materia prima di ottima qualità senza aggiunta di additivi chimici ma solo con l'uso di coloranti e aromi naturali. Preparazioni lunghe, un lavoro che si fa in diverse fasi, per i tenerelli, ad esempio, ci vuole una settimana, fino ad arrivare a un mese per i cannellini, i confetti più duri.


Confetteria Giovanni Mucci e Museo del Confetto
Via Gammarrota 12 - 76123 Andria (Bt)
Tel - Fax 0883 591871
www.confettimucci.it
info@confettimucci.it

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