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Asparago bianco di Bassano Dop - SCHEDA

 
01 gennaio 2013 | 10:51

Asparago bianco di Bassano Dop - SCHEDA

01 gennaio 2013 | 10:51
 

L'asparago bianco di Bassano Dop ha un gusto dolce-amaro caratteristico, che lo distingue da tutte le altre specie di asparago, insieme al suo colore bianco leggermente rosato e alla bassa fibrosità.



Nome scientifico
Asparagus officinalis L.

Caratteristiche

  • Il colore è prevalentemente bianco, leggermente rosato, con eventuali lievi tracce di ruggine alle brattee e alla base, eliminabili con la pelatura.
  • Sono ben formati, dritti, interi, con apice serrato: su questa linea una delle principali caratteristiche dell’asparago bianco di Bassano è la bassa fibrosità e, ovviamente, la tenerezza.
Zona di produzione
La zona di produzione dell’asparago bianco di Bassano comprende, nella provincia di Vicenza, i territori dei comuni di Bassano del Grappa, Cartigliano, Cassola, Mussolente, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rosa, Rossano Veneto, Tezze sul Brenta e Marostica.

Metodo di ottenimento
Preparazione del terreno ed impianto. La preparazione del terreno è effettuata nell’autunno precedente l’impianto, con un’aratura leggera. Per quanto riguarda l’impianto, le di questo file sono orientate da Nord a Sud, secondo l’andamento dei venti dominanti che percorrono la Valsugana, in modo da garantire un buon arieggiamento alla coltura. Il trapianto delle zampe di asparago è eseguito nei medi di marzo od aprile, per le piantine invece entro il mese di giugno.
Raccolta. Il periodo di raccolta è compreso tra l’1 marzo e il 15 giugno.

Legame con l’ambiente
Terreni. I terreni della zona di produzione dell’asparago bianco di Bassano sono caratterizzati da una tessitura franco-sabbiosa, con un sottosuolo ricco di ghiaia, dotati di una buona permeabilità. L’area interessata è di origine alluvionale, essendo ricompresa nell’area della Valsugana che ospita il fiume Brenta.

Clima. Le zone di coltivazione presentano una situazione climatica influenzata dalla presenza del fiume Brenta e dalla protezione, a monte, delle Prealpi Venete e del Massiccio del Grappa. Da queste condizioni viene a crearsi un microclima particolare che permette alla pianta di sviluppare un sistema di radici carnose, in grado di assorbire sufficienti elementi nutritivi con, di conseguenza, un rapido sviluppo dei turioni.

Riferimenti storici-leggendari
La Serenissima stimava l’asparago cibo nobile in quanto se ne trova traccia nella contabilità di banchetti offerti ad ospiti di gran riguardo già nel primo Cinquecento. I padri in viaggio per il Concilio della Controriforma di Trento (1545-1563), transitando da Bassano, ebbero modo di gustare il prodotto locale e ci fu chi, tra loro, lasciò scritto dei suoi pregi dietetici.

In una leggenda trascritta si racconta che Sant’Antonio da Padova portò dall’Africa delle sementi di asparago. Recatosi a Bassano per ammansire il tiranno Ezzelino, terminò positivamente l’incontro e, tornando poi verso Padova, percorrendo la strada che congiungeva Bassano a Rosa, cosparse tra le siepi le sementi che rendono tuttora quella terra come la più indicata e feconda per la coltura del turione.

Riferimenti artistici
In un famoso dipinto del pittore veneziano Giovambattista Piazzetta (1682-1754), “La cena di Emmaus”, è ben visibile il piatto di asparagi preparato secondo la tradizionale ricetta bassanese “sparasi e ovi, sale e pevare, oio e aseo” (asparagi e uova, sale e pepe, olio e aceto).

Suggerimenti per un’ottimale conservazione
L'asparago bianco di Bassano Dop è un alimento facilmente deperibile. È preferibile consumarlo entro pochi giorni dalla raccolta. È consigliabile conservarlo in frigorifero a 4°C di temperatura o meglio se immerso in acqua fredda potabile. È opportuno evitare la prolungata esposizione alla luce e all'aria per conservarne le caratteristiche organolettiche e preservarne la freschezza e qualità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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