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C’è una volta Cesetti recupera le ricette di una volta

di Vincenzo D’Antonio
 
03 maggio 2018 | 19:16

C’è una volta Cesetti recupera le ricette di una volta

di Vincenzo D’Antonio
03 maggio 2018 | 19:16
 

Definirlo libro di ricette, non va bene, si cadrebbe in errore e non si renderebbe il giusto merito a così brava scrittrice. Stiamo parlando del libro “C’è una volta” di cui è autrice Chiara Cesetti.

Fortissima e vincente la scelta del presente storico nel titolo: “C’è una volta”. Contestualizzazione voluta ed efficace: il borgo fatato di Tuscania, nella Tuscia che si incerniera con le lande magiche della Maremma laziale. I decenni faticosi dell’immediato anteguerra, la guerra e la rinascita eroica del dopoguerra.

(C’è una volta Cesetti recupera le ricette di una volta)

Realtà vivida da Chiara Cesetti raccontata con pastelli di struggente dolcezza. Voci di personaggi realmente vissuti: amici, conoscenti, familiari e parenti dell’autrice. Le persone che a voler parlare con il gergo dei demografi, appartengono alla generazione “builders”, nati tra il 1925 ed il 1945.
 
“Builders” davvero: hanno costruito su macerie, e quindi hanno ricostruito il Paese. Il Paese fatto di paesini, di borghi, di campanili, di aie, cortili, parrocchie, il bar, la bottega. La casa con la funzione centrale della cucina e del desco. Ed il flusso docile quanto faticoso della vita quotidiana emerge anche attraverso il racconto del “mangiare quotidiano”, quando era prioritario sfamarsi ancor prima di poter scegliere come sfamarsi, cosa mangiare. Scelte obbligate dettate dalla saggezza dei cicli vitali.

Oltre 400 ricette di un desinare che permea la vita, essa rendendo memorabile, dei “builders”. Cucina povera, usa dire. Ci sia consentito apporre rettifica a questa attribuzione. Vorremmo hic et nunc dare a questa modalità del cibarsi un’attribuzione diversa: cucina della povertà dignitosa. Sì, quando la dignità era valore irrinunciabile e conviveva virtuosamente con i valori dell’onestà e della solidarietà.

Ingredienti scomparsi, modalità di cottura in disuso, tempi di preparazione e cottura sinergici con la necessità dello svolgersi di altre faccende. Nessuna di queste ricette è pensata, ideata e realizzata da “chef”. Nessuna di queste ricette è “firmata”. Preparazioni che sono esiti di lavori collettivi, quando si sapeva e si voleva agire coralmente.

Chiara Cesetti ha la dote augusta del saper raccontare ed ha saputo così magistralmente adoperarla grazie a dote altrettanto rara: saper ascoltare e vivere l’ascolto come un dono. Sapienza che si tramanda. L’omaggio schietto e forte di una generazione dell’autrice a coloro i quali hanno saputo e voluto raccontare perché c’è chi sa e vuole ascoltare. E c’è una volta, e poi c’è una volta, e poi c’è una volta ancora. Speriamo proprio di sì.

Titolo: C'è una volta
Autore: Chiara Cesetti
Editore: Stampa Alternativa Nuovi Equilibri
Pagine: 180
Prezzo: 20 euro

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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