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Infiltrazioni mafiose all'Unico Milano? Chiude il ristorante sul tetto della città

Il ristorante in via Achille Papa 30, in zona Portello, è stato chiuso per infiltrazioni della 'ndrangheta. Mai prima d'ora gli accertamenti dell'Antimafia avevano revocato in città la licenza di un ristorante così noto. Potrebbe essere solo la punta di un iceberg. La proprietà parla di atti vecchi e legati ad un soggetto diverso.

21 giugno 2018 | 12:15
Infiltrazioni mafiose all'Unico Milano?
Chiude il ristorante sul tetto della città
Infiltrazioni mafiose all'Unico Milano?
Chiude il ristorante sul tetto della città

Infiltrazioni mafiose all'Unico Milano? Chiude il ristorante sul tetto della città

Il ristorante in via Achille Papa 30, in zona Portello, è stato chiuso per infiltrazioni della 'ndrangheta. Mai prima d'ora gli accertamenti dell'Antimafia avevano revocato in città la licenza di un ristorante così noto. Potrebbe essere solo la punta di un iceberg. La proprietà parla di atti vecchi e legati ad un soggetto diverso.

21 giugno 2018 | 12:15
 

Il ristorante in via Achille Papa 30, in zona Portello, è stato chiuso per infiltrazioni della 'ndrangheta. Mai prima d'ora gli accertamenti dell'Antimafia avevano revocato in città la licenza di un ristorante così noto. Potrebbe essere solo la punta di un iceberg. La proprietà parla di atti vecchi e legati ad un soggetto diverso.

L'Unico Milano, al ventesimo piano della torre Wjc, abbraccia tutto lo skyline del capoluogo lombardo. Ecco perché, con un gioco di parole, il Corriere della sera suggerisce la "conquista" da parte della 'ndrangheta prima delle fondamenta e ora anche del "tetto" della città. Una sorta di scalata mafiosa.

(Unico Milano, la mano dell'ndrangheta Il ristorante sul tetto della città chiude)

Il provvedimento preso ricalca, dal punto di vista amministrativo, quello che nelle scorse settimane ha portato alla chiusura della Farmacia Caiazzo. È tuttavia la prima volta che viene coinvolta una punta tanto alta della ristorazione milanese: basti pensare ai giudizi dei più puntigliosi ispettori Michelin, che descrivono il locale con le parole "cucina di qualità, servizio di ottimo livello".

Se però da una parte si osserva il conto salato ma in linea con le aspettative di chi cerca qualità, creatività e una location di livello, dall'altra si scopre un provvedimento che dice tutt'altro e che ordina la revoca della licenza agli amministratori della società. Il documento è indirizzato all'attuale amministratore della società "Unico Milano", Pietro Genovese, 63enne originario di Catanzaro e residente nel Varesotto. Tuttavia il documento in questione riguarda principalmente il proprietario del locale, socio di maggioranza con il 55% delle quote, Massimiliano Ficarra, detto Giovanni. Una questione che in serata la proprietà ha affermato essere però poco cgiara e legata ad altri soggetti e della quale non ha avuto comunicazioni dalle autorità.

Ficarra, insieme a tutta la sua famiglia, è stato al centro di un'indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Como sulla 'ndrangheta nelle terre lariane. Non è quindi la prima volta che il suo nome passa sotto la lente delle forze dell'ordine, tanto da essere considerato dagli investigatori come "contiguo" alla potente cosca Piromalli-Molé.

Per quanto riguarda la faccenda comasca intorno a Ficarra, ecco cosa scrivevano i carabinieri di Como: «Massimiliano Ficarra è un ragioniere affidabile e ubiquo, al servizio di varie famiglie criminali di accreditata appartenenza ‘ndranghetista. Emerge da subito come individuo assolutamente affidabile e abituato a manovrare in quegli ambienti. Membro principale di una organizzata ed efficace attività di riciclaggio di denaro, con particolare attenzione al reimpiego, in attività economiche, del denaro proveniente dall’associazione mafiosa dei Molè Piromalli».

I Ficarra in Lombardia sono dediti anche a usura ed estorsioni. Stando a quanto riporta il Corriere, mercoledì pomeriggio una voce gentile al telefono avvisava che il ristorante resterà chiuso per qualche giorno, ufficialmente per un guasto alla piastra ad induzione della cucina.

La risposta di Unico Milano Srl 

Con riferimento agli articoli di stampa che hanno dato notizia del provvedimento di revoca del titolo abilitativo emesso dal Comune di Milano a seguito di una misura interdittiva ex d.lgs n. 159 del 2011, Unico Milano Srl, in persona del suo amministratore Pietro Genovese, osserva quanto segue:

"Dagli atti attualmente a disposizione della società, la misura interdittiva è stata emessa dalla Prefettura di Milano nell'aprile del 2016 ed è stata inviata al Comune nel maggio del 2018 per i provvedimenti di competenza.
Salvo che gli autori degli articoli di stampa siano – irritualmente – in possesso di informazioni privilegiate allo stato non a disposizione della società - che sul punto si riserva ogni opportuna azione - detta misura era relativa ad un soggetto diverso dal Sig. Massimiliano Ficarra, attualmente facente parte la compagine sociale di Unico Milano Srl.
Pertanto, parrebbe sussistere una evidente questione di attualità della iniziativa prefettizia, assunta senza considerare che i titolari delle quote della società sono nelle more cambiati.
Unico Milano srl procederà comunque ad assumere tutte le iniziative legali volte a contrastare la legittimità del provvedimento di revoca della licenza nonché ad assumere ogni azione giurisdizionale, ma anche societaria, nei confronti di tutti i soggetti che hanno determinato l’odierno stato dei fatti".

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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