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Semi di canapa, ricchi di proteine Ideali da aggiugere alle insalate

Nel 2009 il ministero della Salute ha riconosciuto il valore dei semi di canapa grazie alle sue proprietà nutritive. Oltre ad avere un gusto gradevole, forniscono fibre, sali minerali e non causano allergie

di Piera Genta
 
22 agosto 2015 | 11:06

Semi di canapa, ricchi di proteine Ideali da aggiugere alle insalate

Nel 2009 il ministero della Salute ha riconosciuto il valore dei semi di canapa grazie alle sue proprietà nutritive. Oltre ad avere un gusto gradevole, forniscono fibre, sali minerali e non causano allergie

di Piera Genta
22 agosto 2015 | 11:06
 

Nuova tendenza del food, la canapa. Entra in cucina la Cannabis sativa e non quella indica più conosciuta come canapa indiana da cui si ricavano marijuana ed hashish, che in Italia è proibito coltivare. La Cannabis sativa ad uso alimentare contiene una percentuale quasi nulla del principio psicoattivo, la sostanza stupefacente, soltanto nelle foglie e nelle infiorescenze, i semi di canapa non ne contengono affatto ed il valore del seme di canapa è stato riconosciuto dal ministero della Salute nel 2009.



I semi hanno circa il 22% di proteine molto assimilabili e complete; forniscono fibre, sali minerali quali calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio e zinco, un buon tenore di vitamina E che protegge le nostre cellule dai danni e dall'invecchiamento. Non contengono glutine, hanno un gusto gradevole e non causano allergie, possono essere aggiunti alle insalate o utilizzati per produrre una farina estremamente ricca di proteine che può essere impiegata da sola o in aggiunta ad altri tipi per ottenere pasta, pane, prodotti da forno.

Dalla spremitura dei semi si ricava un olio verde, dal gradevole gusto fruttato, che ricorda quello delle nocciole, naturalmente ricco di Omega 3 e Omega 6, da impiegare esclusivamente a crudo per condire insalate e piatti freddi; da conservare rigorosamente al buio ed in frigo, una volta aperto. La canapa è stata utilizzata come materia prima in vari settori fino alla metà del XX secolo, quando l’Italia era uno dei principali produttori al mondo; dal 2013 Assocanapa ha promosso coltivazioni in tutte le regioni, perché si tratta di una coltivazione che non richiede l’utilizzo di erbicidi o pesticidi, cresce su qualunque tipo di terreno, arricchendo quelli poveri e asciutti con sostanze nutritive, grazie alla profondità delle sue radici.

Storicamente importante per la coltivazione Carmagnola, in provincia di Torino, che fino alla fine del ‘700 è stata il primo centro canapiero europeo, un artigiano locale propone interessanti prodotti da forno. È entrata anche il gelateria, il gelato ai semi di canapa presentato al Sigep 2015 viene prodotto da molti artigiani piemontesi.

Si realizzano inoltre birre ma anche bevande analcoliche energizzanti con una miscela di thè e estratto di canapa. A Conversano grazie all’associazione Canapuglia si possono degustare prelibatezze alla canapa come la pizza, le crepe e il caffè e sono stati rivisitati alcuni cibi tradizionali pugliesi come i tarallini, le sfogliatine e la pasta. Ed intanto ha già avuto il suo primo festival nell’Acquese a giugno di quest’anno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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