Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 18 aprile 2024  | aggiornato alle 06:34 | 104661 articoli pubblicati

Libero scambio Europa-Stati Uniti La Francia chiede lo stop ai negoziati

La Francia sembra pronta a mettere fine ai negoziati sul trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, e la richiesta ufficiale dovrebbe essere avanzata alla fine di settembre. Il presidente Hollande temporeggia

 
30 agosto 2016 | 17:50

Libero scambio Europa-Stati Uniti La Francia chiede lo stop ai negoziati

La Francia sembra pronta a mettere fine ai negoziati sul trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, e la richiesta ufficiale dovrebbe essere avanzata alla fine di settembre. Il presidente Hollande temporeggia

30 agosto 2016 | 17:50
 

Dopo che il ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, ha dichiarato fallimentari i tentativi di trovare un accordo con gli Stati Uniti per il libero scambio commerciale (Ttip), anche la Francia è intervenuta e ha confermato lo scontento europeo. «Non c'è più il sostegno politico della Francia a questi negoziati», ha dichiarato a radio Montecarlo il viceministro francese del Commercio estero, Matthias Fekl.



«Gli americani - ha aggiunto Fekl - non concedono niente, o lasciano soltanto le briciole. Non è così che si tratta fra alleati. Le relazioni non sono equilibrate, bisogna riprendere in seguito su buone basi. Serve una battuta d'arresto, definitiva, a questi negoziati per poi ripartire». Stando alle dichiarazioni di Fekl, Parigi avanzerà ufficialmente la richiesta di porre fine ai negoziati alla fine di settembre, durante una riunione dei ministri del Commercio estero a Bratislava.

Dall'altra parte la Commissione europea e la cancelliera Angela Merkel hanno smentito le recenti dichiarazioni sul fallimento del trattato; resta il fatto che il presidente francese, François Hollande ha sottolineato come sia «inutile alimentare l'illusione» di un accordo «prima della fine del mandato del presidente americano Barack Obama».

Dagli Stati Uniti arriva invece un certo ottimismo: un portavoce del rappresentante Usa per il commercio Michael Froman ha dichiarato al settimanale tedesco Der Spiegel che «I negoziati stanno effettivamente facendo significativi passi avanti». Della stessa corrente di pensiero il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, che al Corriere della Sera ha detto: «Il Ttip si chiuderà, è inevitabile. Gli Usa sono i nostri principali partner economici. Se non negoziamo con loro con chi altro dovremmo farlo?».

«Per l'Italia - ha aggiunto Calenda - questo accordo è essenziale. Gli Usa sono il mercato a più alto potenziale di sviluppo per il nostro export. È vero che alcuni stati membri non perdono occasione per fare dichiarazioni critiche, ma nessuno ha ritirato il mandato alla Commissione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       

31/08/2016 15:33:06
1) No al Ttip
Italia e Francia sono in Europa i due paesi che più dovrebbero essere contrari al Ttip, in quanto questo trattato permetterebbe agli Usa di vendere liberamente in Europa cibi che attualmente vengono considerati "illegali" (ES. : carni di animali allevati con quantità enormi di antibiotici e ormoni, cibi spazzatura che devono rispettare solo 5/6 leggi sui loro contenuti in ormoni, edulcoranti, coloranti ecc, quando in Europa ogni cibo deve rispettare almeno un centinaio di questi parametri). Italia e Francia, i paladini del cibo sano, dei prodotti DOP, docg ecc...ecco, i Francesi, primi produttori agricoli d'Europa, si "incazzano", il ministro Calenda invece ritiene inevitabile chiudere l'accordo...voi su chi fate più affidamento? Ancora una volta i nostri politici lasciano senza parole.
Alessandro Valentini



Nomacorc Vinventions
Siad
Senna
Fratelli Castellan

Nomacorc Vinventions
Siad
Senna

Fratelli Castellan
Pavoni
Cattel