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Al via la raccolta del mais Rese in aumento del 10%

I primi dati sulla raccolta del mais registrano un aumento pari al 10% rispetto allo scorso anno. Il mais dolce e quello da popcorn, pur rappresentando una nicchia sul totale delle superfici, sono cresciuti dell’82%

 
30 agosto 2016 | 15:05

Al via la raccolta del mais Rese in aumento del 10%

I primi dati sulla raccolta del mais registrano un aumento pari al 10% rispetto allo scorso anno. Il mais dolce e quello da popcorn, pur rappresentando una nicchia sul totale delle superfici, sono cresciuti dell’82%

30 agosto 2016 | 15:05
 

Rese in crescita di circa 10%, ma superfici in calo di oltre 15mila ettari nell’ultimo anno. È iniziata in questi giorni la raccolta del mais e i primi dati, come riporta Coldiretti Lombardia, indicano produzioni di oltre 650 quintali di trinciato all’ettaro contro una media di 600 per ettaro. Le previsioni indicano prezzi fra i 18 e i 19 euro al quintale, ma l’oscillazione dipende anche da come si evolverà il mercato internazionale.



«In Lombardia - spiega Ettore Prandini, presidente della Coldiretti regionale - il mais rappresenta la base dell’alimentazione di un sistema zootecnico da latte e da carne con oltre un milione e 400mila bovini e circa 4 milioni di suini in una rete di aziende che, fra titolari e dipendenti occupa circa 30mila persone, senza considerare quelli coinvolti nell’indotto».
 
Quest’anno siamo in presenza di una produzione di alta qualità, con un buon sviluppo delle piante inoltre sta proseguendo la diversificazione delle varietà, con il mais dolce e quello da popcorn che, pur rappresentando ancora una nicchia sul totale delle superfici, sono cresciuti complessivamente dell’82% passando da 475 a 865 ettari negli ultimi dodici mesi.

«Nella mia azienda destiniamo a questo mais circa 15 ettari», spiega Davide Campagnoli, produttore di Santo Stefano Lodigiano. «Lo coltiviamo da circa 15 anni, ma ultimamente la richiesta da parte del mercato è in aumento». Nello stesso periodo è in crescita dell’11,4% anche il mais usato per scopi energetici: passato da 12.794 a 14.252 ettari rappresenta però meno del 5% del totale delle aree a granoturco. Ma il mais, spiega la Coldiretti Lombardia, può essere utilizzato anche in molti altri modi: dalla farina per polenta e prodotti da forno alle gallette soffiate e alla birra, dalle buste della spesa biodegradabili ai tessuti per vestiti fino alle posate riciclabili.
 
In Lombardia, dove oltre 314mila ettari sono coltivati a mais, le province più “gialle” sono Cremona (78mila ettari), Brescia (72mila) e Mantova (oltre 56mila). A seguire Lodi (31.630 ettari), Pavia (27.966), Milano (21.680) e Bergamo (19.847). Superfici molto più ridotte a Monza (1.873 ettari), Varese (1.399), Como (1.821), Lecco (1.024) e Sondrio (poco più di 700). Quest’ultima è anche l’unica provincia che in Lombardia ha fatto registrare un aumento delle superfici (circa 30 ettari) nell’ultimo anno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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