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Difendere le colture dai nuovi parassiti La mission dei ricercatori di Agroinnova

Il presidente Angelo Garibaldi e l'equipe del centro di ricerca torinese Agroinnova studiano le modalità per preservare le colture dagli attacchi dei parassiti che a causa della globalizzazione arrivano da Paesi lontani

di Piera Genta
 
21 settembre 2016 | 14:37

Difendere le colture dai nuovi parassiti La mission dei ricercatori di Agroinnova

Il presidente Angelo Garibaldi e l'equipe del centro di ricerca torinese Agroinnova studiano le modalità per preservare le colture dagli attacchi dei parassiti che a causa della globalizzazione arrivano da Paesi lontani

di Piera Genta
21 settembre 2016 | 14:37
 

Agroinnova, il centro di competenza per l’innovazione in campo agroambientale e agroalimentare dell’Università di Torino, in occasione della tradizionale giornata a porte aperte presso il campus di Grugliasco, ha presentato i risultati delle ricerche condotte nell’ultimo anno sui nuovi parassiti in arrivo nel nostro Paese che a causa dei cambiamenti climatici costituiranno una minaccia crescente.

Angelo Garibaldi

Angelo Garibaldi

Con la professoressa Maria Lodovica Gullino ed il presidente e professore Angelo Garibaldi (nella foto) visitiamo le serre sperimentali in cui attualmente i ricercatori studiano come migliorare la resistenza delle piante ai patogeni senza l'utilizzo di mezzi chimici. In alcune serre vengono coltivate in fuorisuolo insalatine come rucola, valeriana, lattuga o bietola da coste con un sistema di irrigazione a goccia e di recupero, con filtrazione a sabbia, dell'acqua in modo da impedire la diffusione degli agenti patogeni e dare all’agricoltura una sorta di ricetta di come coltivare, soluzioni semplici e compatibili con l’ambiente.

Un elemento fondamentale per combattere il diffondersi di malattie e parassiti è la sicurezza del terreno. «Studiamo la possibilità di fare la disinfezione del terriccio - spiega il professor Garibaldi - senza bisogno né di mezzi chimici né del calore. Cerchiamo di ridurre o inibire i patogeni del terreno mediante la anaerobiosi. La condizione cioè di assenza di ossigeno, ottenuta artificialmente, per favorire i microrganismi antagonisti e danneggiare invece quelli patogeni, che sono aerobici».



Gli ultimi parassiti ritrovati, il Fusarium equiseti e il Myrothecium, grazie a condizioni climatiche favorevoli diventano particolarmente aggressivi e colpiscono un buon numero di colture economicamente importanti ed anche sono in grado di produrre micotossine pericolose per la salute dell’uomo. Tali parassiti che riescono a spostarsi velocemente da un continente all’altro in virtù dell’intenso scambio di merci dovuto alla globalizzazione, oggi possono trovare condizioni ambientali più favorevoli rispetto al passato e proliferare velocemente, mettendo potenzialmente a rischio alcune tra le colture più strategiche per l’Europa e per il nostro Paese.

I ricercatori di Agroinnova sono al lavoro per meglio conoscere le caratteristiche ambientali che favoriscono lo sviluppo di questi nuovi parassiti, nell’ambito di importanti progetti finanziati dall’Unione europea, utilizzando sofisticate serre sperimentali e macchinari all’avanguardia come i fitotroni, grandi cabine all’interno delle quali è possibile alterare numerosi parametri ambientali, come la concentrazione di anidride carbonica, umidità, temperatura, illuminazione, persino far piovere o nevicare, simulando quelle che potrebbero essere le condizioni climatiche fra cinquant’anni, se il trend attuale fosse confermato, e le conseguenti interazioni fra piante e patogeni.



Nei fitotroni sono state già studiate colture come la vite, ma anche ortaggi e piante ornamentali. «In questo momento - racconta Angelo Garibaldi - analizziamo l'effetto che i cambiamenti climatici potranno avere sulla produzione di micotossine da parte di microrganismi patogeni. Proprio le micotossine sono uno dei problemi più grossi che dovrà affrontare in futuro l'agricoltore».

Agroinnova è un punto di riferimento a livello internazionale per le ricerche in questo settore, attualmente sta coordinando un progetto Europeo, Emphasis, acronimo di Effective management of pests and harmful alien species - ntegrated solutions (Soluzioni integrate per la gestione efficace di parassiti e specie aliene invasive), finanziato con 7 milioni di euro dalla Commissione europea, a cui collaborano 22 tra istituti di ricerca e aziende di dieci Paesi con lo scopo di studiare processi e prodotti per l’agricoltura in grado di contrastare efficacemente le specie aliene invasive, assicurare la sicurezza della catena alimentare e la protezione della biodiversità attraverso lo sviluppo di soluzioni pratiche efficaci e meccanismi di lotta integrata in grado di prevenire il diffondersi di epidemie e di proteggere il sistema agricolo e forestale europeo.



Un secondo studio si rivolge al rapporto con la Cina e punta a diminuire l’uso di fitofarmaci. I risultati ottenuti nell’ambito di progetti nazionali e internazionali sono poi messi a disposizione del sistema imprenditoriale con l’obiettivo di innescare un circolo virtuoso fra mondo universitario e aziende.


Agroinnova
largo Paolo Braccini 2 - 10095 Grugliasco (To)
Tel 011 6708884
www.agroinnova.unito.it
segreteria.gullino@unito.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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