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La “bufala” della mozzarella Mipaaf commissaria il Consorzio

Il presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, Luigi Chianese, è stato sorpreso mentre annacquava il latte. E il ministro Luca Zaia ha commissariato il Consorzio: «Ho nominato 4 uomini che controlleranno con la lente di ingrandimento i casi di contraffazione»

19 gennaio 2010 | 17:36
La “bufala” della mozzarella 
Mipaaf commissaria il Consorzio
La “bufala” della mozzarella 
Mipaaf commissaria il Consorzio

La “bufala” della mozzarella Mipaaf commissaria il Consorzio

Il presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, Luigi Chianese, è stato sorpreso mentre annacquava il latte. E il ministro Luca Zaia ha commissariato il Consorzio: «Ho nominato 4 uomini che controlleranno con la lente di ingrandimento i casi di contraffazione»

19 gennaio 2010 | 17:36
 

Latte di bufala annacquato dal presidente del Consorzio in persona, lo stesso che, nel programma operativo, aveva annunciato misure per «consolidare ancora di più la qualità e l'eccellenza della mozzarella nelle aree Dop (Caserta, Salerno, Napoli, Benevento e province di Roma, Latina, Frosinone e Foggia). E il ministro Luca Zaia (nella foto a sinistra) lancia lancia l'allarme sul prodotto Dop e commissaria il consorzio di tutela.

«Ho appena commissariato il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala». Lo ha rivelato dai microfoni dell'Alfonso Signorini Show in onda su Radio Monte Carlo il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia. «Ho commissariato il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala, perché - ha spiegato il ministro - durante i controlli lo stesso presidente del Consorzio Luigi Chianese è stato sorpreso mentre annacquava il latte. Ho già firmato un decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione».

«Da due anni a oggi - dichiara Zaia - la mia politica di tolleranza zero ha portato alla scoperta di molti casi di contraffazione di prodotti alimentari. A novembre i numerosi controlli nella grande distribuzione hanno rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere mozzarelle di bufala, poiché contenevano almeno il 30% di latte di vacca». Nessuna riposta dal Consorzio di tutela di Caserta.

La mozzarella di bufala è stata consumata nel 2009 da quasi un italiano su due e si classifica tra i formaggi preferiti a livello nazionale e internazionale dove svolge un ruolo di traino del Made in Italy, alimentare e non. è quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione del Commissariamento del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala da parte del Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.

Luca ZaiaUna decisione che - sottolinea la Coldiretti - deve aiutare a fare chiarezza su un prodotto simbolo dell'agroalimentare Made in Italy che è destinato per il 16% all'esportazione e che offre opportunità di occupazione a 20mila persone con una produzione annuale di circa 31mila tonnellate per un valore di oltre a 300 milioni di Euro. Dal 12 giugno 1996, la Mozzarella di bufala Campana ha ottenuto il riconoscimento del marchio a Denominazione di origine protetta e ora è al quarto posto per produzione tra i formaggi Dop.

Nella produzione di mozzarella di bufala sono impegnati oltre 3mila imprenditori e 370 caseifici, con intorno a 250mila capi allevati, di cui circa 130 mila bufale in lattazione, distribuiti in 1850 allevamenti. L'80% degli animali è distribuito nell'ambito del territorio campano, il restante 20% è dislocato nel basso Lazio, in Puglia e in Molise, secondo la Regione Campania.  Il Commissariamento deve essere l'occasione - sostiene la Coldiretti - per riequilibrare la presenza degli allevatori nel Consorzio, dove fino ad ora ha prevalso la componente industriale, per realizzare un necessario e profondo cambiamento, a garanzia degli allevatori e dei consumatori.

«Da tempo ritenevamo che sia la compagine che il modus operandi del consorzio doveva avvalersi di un maggior contributo delle imprese agricole e in particolare degli allevatori. Questa situazione, più volte denunciata, anche alla luce dei problemi di carattere sanitario attraversati negli ultimi anni, ci aveva portato a chiedere a una modifica della composizione del consorzio per rilanciare un comparto che usciva da un tunnel maledetto». Sottolinea Vito Amendolara, direttore regionale della Coldiretti campana . «Anche se sul piano dell'immagine questa iniziativa crea problemi, comunque circoscritti e sui quali attendiamo documentazioni ufficiali, l'auspicio è che nella terra dei commissariamenti - conclude Amendolara - si riesca a risalire la china in maniera definitiva per un comparto che dà lustro alla Campania sul piano economico consegnando risposte concrete alle aziende zootecniche».

Sulla questione interviene anche l'assessore all'agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi: «Siamo lieti dell'intervento del ministro Zaia. Come Regione ci sentiamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate durante i controlli nelle aziende, perchè è inconcepibile che per le inaccortezze e le frodi di alcuni un'intera filiera, altamente strategica per la Campania, rischi di essere fortemente penalizzata. è venuto il momento di rafforzare il sistema dei controlli sui Consorzi, che ad oggi risulta ancora centralizzato la Regione a tale proposito rivendica un ruolo più attivo, non contrapposto ma complementare a quello dei livelli nazionali. E fin dalle prossime ore incontrerò tutti gli attori della filiera bufalina per sviluppare un programma di promozione della mozzarella campana, su cui la giunta regionale ha già individuato le risorse economiche, che si fondi irrinunciabilmente su qualità e rintracciabilità dei prodotti».

Per Rosario Trefiletti, della Federconsumatori: «Che il ministro Zaia abbia commissariato il Consorzio di tutela della mozzarella di fufala è sicuramente cosa positiva, ma la cosa non è sufficiente. Infatti quello che chiediamo è se, oltre il commissariamento, vi sia stato anche uno scatto di manette. Affermiamo ciò dal momento che quello della sicurezza alimentare è un settore delicatissimo, che richiede la massima attenzione e che, quindi, va punito non solo con sanzioni di carattere amministrativo, ma anche, se necessario, di carattere penale. Inoltre, chiediamo delle norme più severe che non prevedano solo il ritiro delle autorizzazioni, ma anche la detenzione per coloro che attentano all'integrità della persona».

«La decisione del ministro Zaia giunge a conclusione di un tormentato percorso che negli ultimi mesi ha interessato la vita del Consorzio di tutela di uno dei principali formaggi italiani». Questo il commento di Confagricoltura, in ordine al provvedimento di commissariamento del Consorzio. «L'iniziativa ministeriale - ben lungi dal mettere in dubbio la qualità della vera mozzarella Dop - deve servire, come ripetutamente sollecitato da Confagricoltura, a rendere finalmente possibile l'avvio di un progetto di rilancio del prodotto che non potrà prescindere da una approfondita rivisitazione ed applicazione delle metodologie di controllo, oltre che da una nuova organizzazione della governance della struttura consortile che coinvolga e responsabilizzi tutti gli attori della filiera produttiva e delle strutture di controllo». Confagricoltura auspica che, dopo le necessarie verifiche e l'adozione dei provvedimenti che dovessero risultare opportuni e necessari, la gestione ordinaria delle attività di tutela e controllo venga ripristinata in tempi rapidi. E ribadisce la necessità che la trasparenza delle decisioni assunte e dei percorsi intrapresi serva a rafforzare l'immagine del prodotto.


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