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Ottimismo e fiducia a Vinitaly Cresce l'export e riparte la ripresa

Business, promozione e internazionalizzazione sono le parole chiave della rassegna che, dopo la crisi mondiale del 2009, si propone come appuntamento chiave per la ricerca di nuove soluzioni. Tema centrale della prima giornata l’impatto della crisi sul vino italiano, tra ottimismo e fiducia

08 aprile 2010 | 16:01
Ottimismo e fiducia  a Vinitaly 
Cresce l'export e riparte la ripresa
Ottimismo e fiducia  a Vinitaly 
Cresce l'export e riparte la ripresa

Ottimismo e fiducia a Vinitaly Cresce l'export e riparte la ripresa

Business, promozione e internazionalizzazione sono le parole chiave della rassegna che, dopo la crisi mondiale del 2009, si propone come appuntamento chiave per la ricerca di nuove soluzioni. Tema centrale della prima giornata l’impatto della crisi sul vino italiano, tra ottimismo e fiducia

08 aprile 2010 | 16:01
 


VERONA - Inaugurato Vinitaly. Ad aprire ufficialmente la 44ª edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati il ministro delle Politiche agricole e Governatore del Veneto, Luca Zaia (nella foto sotto, al centro), il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il presidente di Veronafiere, Ettore Riello (secondo da sinistra), il presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi accompagnati dal presidente vicario della Camera dei Deputati Antonio Leone.



«Il segnale dalla maggior parte dei produttori è di ottimismo. - ha commentato a caldo Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola - Chi ha continuato a lavorare puntando sulla qualità comincia a vedere meno "nero". Tornano gli ordini dall'estero e dal mercato interno».

4.200 espositori su una superficie netta di oltre 92mila metri quadrati e un'attesa di 150mila visitatori provenienti da oltre 100 Paesi: con questi numeri la cinque giorni del vino si affaccia al mercato internazionale all'insegna della fiducia.



Infatti, «mai come quest'anno, Vinitaly si presenta come vetrina di un settore-pilastro della nostra agricoltura e anche della nostra economia - ha detto Ettore Riello, presidente di Veronafiere alla cerimonia di inaugurazione -. Dopo l'anno horribilis dell'economia mondiale e il mutamento degli scenari di mercato, Vinitaly dimostra che il sistema vino è solido. E Veronafere vuole essere al fianco delle aziende in questo particolare momento dedicato alla ripresa del sistema economico».

Ed è proprio l'impatto della crisi sul vino italiano il tema conduttore della prima giornata di Vinitaly. Secondo l'indagine commissionata da Veronafiere (360 tra piccole, medie e grandi cantine rappresentative del tessuto produttivo nazionale) nonostante il generale pessimismo dei mesi scorsi, le aziende italiane hanno dimostrato una buona capacità di tenuta: infatti il 36,3% degli intervistati ha registrato, nel 2009, un aumento del fatturato, mentre il 30,8% è rimasto stabile.

Luca Zaia nella sua duplice veste di ministro delle Politiche agricole e di nuovo presidente della Regione del Veneto alla cerimonia inaugurale della manifestazione vitivinicola ha sottolineato il ruolo centrale del settore per l'agroalimentare italiano e la necessità di combattere le frodi: «Dobbiamo tutti avere il coraggio di difendere e di diffondere la nostra produzione agroalimentare - ha affermato il Ministro - che per quanto riguarda il vino vede trasformare un valore di 3 miliardi di euro di uva vendemmiata in 10 miliardi di valore di vino prodotto, con il Veneto che primeggia in assoluto nella produzione e nell'export».

In merito al problema dei taroccamenti Zaia, che ha anche tenuto a battesimo la prima bottiglia di Prosecco Superiore Docg Conegliano Valdobbiadene, ha partecipato al Serenissimo Tribunale de l'Inquisithion, in costume veneziano rinascimentale, che ha proceduto a processare i vini che imitano quelli veneti di territorio, condannandoli alla rottamazione. Lo stesso Zaia, all'insegna di 'bevete i vini originali”, ha inserito le bottiglie dei falsi nella campana destinata al riciclaggio del vetro

«Il vino è un grande biglietto da visita e dobbiamo promuoverlo, non penalizzarlo - ha poi sottolineato Zaia riferendosi a quanti sono per la tolleranza zero in fatto di consumo di vino alla guida - Il 98% degli incidenti stradali ha altre cause e non si può far passare per ubriaconi coloro che bevono un paio di bicchieri a pasto: difendere il vino è difendere un valore identitario».

Vinitaly con i suoi oltre 5mila collaboratori prima e dopo la rassegna, i più di 2mila durante le cinque giornate di manifestazione, e una stima sull'indotto nel nostro territorio, per l'edizione 2010, di quasi 200 milioni di euro, rappresenta un motore economico significativo anche per il tessuto economico veneto e delle regioni limitrofe.


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