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Un orto planetario all'Expo 2015 Acqua e verde, energia per la vita

Presentato al teatro Strehler di Milano il Masterplan del sito che accoglierà l'Expo 2015. Sarà un’isola circondata dai canali. Avrà una lunghissima avenue, su cui si affacceranno tutti i Paesi secondo il principio dell'ugualianza, un anfiteatro da 8mila posti e un lago grande come San Siro

26 aprile 2010 | 15:13
Un orto planetario all'Expo 2015 Acqua e verde, energia per la vita
Un orto planetario all'Expo 2015 Acqua e verde, energia per la vita

Un orto planetario all'Expo 2015 Acqua e verde, energia per la vita

Presentato al teatro Strehler di Milano il Masterplan del sito che accoglierà l'Expo 2015. Sarà un’isola circondata dai canali. Avrà una lunghissima avenue, su cui si affacceranno tutti i Paesi secondo il principio dell'ugualianza, un anfiteatro da 8mila posti e un lago grande come San Siro

26 aprile 2010 | 15:13
 


MILANO -Sarà come un'isola circondata da diversi canali. Avrà una lunga strada principale sulla quale si affacceranno tutti i 157 Paesi secondo un principio di eguaglianza. Avrà un'area espositiva di 110 ettari, sei aree eventi, un anfiteatro da 8 mila posti, 12 aree di servizio e ristoro, un grande parco botanico, un lago grande come San Siro. L'area modellata é strutturata intorno a due assi perpendicolari di forte impatto simbolico: il Cardo e il Decumano della città romana. Palazzo Italia è il luogo di accoglienza dove verranno ospitate le cerimonie ufficiali e dove saranno accolte le delegazioni straniere. Localizzati all'ingresso del sito, le serre, gli orti e i campi coltivati dagli agro-sistemi rappresenteranno un percorso alla scoperta delle risorse della  natura.

Il Masterplan, con il restauro della Cascina Triulza  (destinata a diventare un Museo dell'alimentazione), si inserisce nel Progetto Cascine che prevede il loro recupero sul territorio milanese. Si prevede anche l'Expo Village, circa 160 edifici per i quali saranno promossi concorsi di architettura. Ecco come sarà il sito dell'Esposizione Universale di Milano (800 ettari). Acqua e verde per un tema che racchiude tutti questi elementi: 'Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Al Piccolo Teatro Strehler di Milano, gremito in ogni ordine di posti, è stato presentato ufficialmente il sito espositivo disegnato da progettisti senior e da 16 giovani neolaureati della Statale, della Bocconi e del Politecnico. Ha aperto i lavori il sindaco di Milano Letizia Moratti:  «L'Expo 2015 è una grande opportunità per affermare la vocazione di Milano come capitale economica del Paese, di innovazione, di ricerca, di cultura e di volontariato. Un'occasione per creare quella sinergia tra pubblico e privato che migliorerà la qualità dei servizi al cittadino, per dare l'avvio a una nuova stagione infrastrutturale, dal potenziamento di strade e autostrade al sistema metropolitano, con la realizzazione delle nuove linee M4, da Lorenteggio a Linate, e M5, da Bignami a San Siro, e il prolungamento della M1 fino a Monza Bettola, della M2 fino ad Assago e della M3 fino a Comasina.»
Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla da parte sua ha stimato in 22 milioni circa gli spettatori dell'Expo, di cui il 30% stranieri , che dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 saranno a Milano, rilevando la necessità di aumentare i posti letto non solo in città ma in tutto il Paese. «Bisogna vendere l'Italia intera», questo il suo slogan, annunciando accordi con altre 50 città d'arte italiane.

Lucio Stanca«Expo 2015 -  ha dichiarato l'amministratore delegato Lucio Stanca (nella foto) – sarà una Esposizione moderna, la prima del XXI° secolo, che guarda al futuro, ricca di contenuti e di visioni innovative. La manifestazione non vivrà solo nel sito, ma su un'area molto più ampia: nella città, in Lombardia, e anche in altre regioni d'Italia dove diffonderemo i contenuti scientifici, culturali e sociali, capaci di coinvolgere uomini e donne, il sistema delle imprese, il mondo no profit, la comunità scientifica, le professionalità legate all'innovazione tecnologica.»

«Ambiziosi e innovativi: il Masterplan – secondo il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni – dev'essere coniugato al plurale, perché frutto di un lavoro collegiale ma, soprattutto,  perché è un progetto  che mira ad attrarre talenti ed esperienze diverse in grado di stimolare l'orgoglio e il protagonismo di tanti cittadini, una comunity composta da professionisti, studenti, turisti, ricercatori, imprenditori, che saranno i veri protagonisti. La scenografia di questo progetto diventa così uno snodo fondamentale non solo per il supporto logistico alla manifestazione, ma per la sua capacità di raccontare un evento in cui tutti i soggetti si sentano coinvolti.»

Nell'impossibilità di parlare di tutti gli interventi citiamo solo i nomi dei presenti alla presentazione: dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa a quello dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, ai vice ministri Paolo Romani e Roberto Castelli, dal presidente della Camera di commercio di Milano Carlo Sangalli a quello della Provincia di Milano Guido Podestà, dal presidente di Expo 2015 Diana Bracco allo chef Gualtiero Marchesi, ideatore di un piatto per l'Expo.

Dopo la proiezione di un breve documentario, il direttore delle Infrastrutture Expo 2015 Renzo Gorini, unitamente agli architetti incaricati, l'italiano Stefano Boeri, l'inglese Richard Burdett e lo svizzero Jacques Herzog (in videomessaggio) hanno illustrato il Masterplan 2010.Il sito espositivo è caratterizzato da una forte impostazione ecosostenibile. Gli edifici saranno progettati per essere smontati e riutilizzati; sarà perseguita la massima efficienza energetica, dalla riduzione dei rifiuti non riciclabili, all'alta percentuale di raccolta differenziata per il riciclo, alla valorizzazione energetica.

L'area è un paesaggio unico: un'isola circondata da un canale d'acqua. La struttura ruota intorno a due assi perpendicolari: il Cardo e il Decumano della città romana. Sull'asse principale si affacceranno i lotti assegnati a tutti i Paesi partecipanti. Expo Milano 2015 offrirà a ciascun Paese la possibilità di fornire il proprio contributo allo sviluppo del tema, dalla produzione agricola alla ricerca nel settore alimentare.

Una grande piazza di oltre 4mila mq è il punto di unione dei due assi: il centro virtuale dell'intero sito e costituisce il luogo in cui il mondo e l'Italia simbolicamente si incontrano. Palazzo Italia, situato a nord del Cardo, è il luogo dell'accoglienza italiana, dove verranno ospitate le cerimonie ufficiali e dove saranno accolte le delegazioni dei Paesi partecipanti.

Luogo dedicato agli eventi di intrattenimento, Lake Arena può accogliere fino a 24mila persone e ospitare giochi d'acqua, installazioni artistiche e spettacoli su piattaforme galleggianti. Nella parte meridionale del sito, l'Anfiteatro può ospitare fino a 8mila persone per i concerti all'aperto. All'estremità occidentale della World Avenue, il Performance Centre si compone di una sala auditorium, un teatro d'avanguardia, una sala multimediale e quattro spazi-laboratorio, oltre che di spazi collettivi all'aperto per 1.400 mq.

Perpendicolarmente al Decumano, lungo il corso d'acqua e gli spazi alberati, si sviluppano le aree di servizio e ristorazione, che si propongono anche come percorsi di collegamento con il canale e le aree tematiche. Localizzati all'ingresso del sito, le serre e i campi coltivati degli Agro-ecosistemi ricostruiscono il processo in cui l'uomo riesce a comprendere le risorse della natura e a trasformarle. Altro elemento fondamentale del sito espositivo sono le Aree corporate di sviluppo tematico, dove sarà ospitato il grande e il piccolo mondo imprenditoriale.



La Via d'acqua-Parco Expo è stata ritenuta il progetto territoriale di maggiore rilevanza per la connessione tra il sito espositivo, la città e il suo territorio allargato. Il percorso, che collegherà il Parco agricolo sud con il Parco delle Groane, darà continuità ai parchi della cintura ovest milanese.

«Sarà un Expo innovativo perché basato sull'esperienza diretta ma anche sul concetto di sostenibilità ambientale - ha commentato l'architetto Boeri -. L'idea che la consulta ha avuto è di immaginare che il sito possa diventare in futuro un orto botanico planetario, che possa portare a Milano tutte le tipologie di coltivazioni più avanzate. In tale contesto, il centro di sviluppo sostenibile ricoprirà una funzione fondamentale perchè anche dopo che la manifestazione si sarà conclusa si continuerà a fare ricerca. Credo che la realizzazione di questo orto planetario rappresenti qualcosa di unico e innovativo, che potrà offrire molte possibilità anche in termini di scambi commerciali».


Video intervista a Gualtiero Marchesi:
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