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Obesità e diabete? Colpa del gene dello stress

Secondo un gruppo di ricercatori dell'Istituto Weizmann di Israele a far ingrassare non è il cibo ma lo stress che influenza dunque l'attivazione di un gene in grado di favorire il desiderio di dolci e cibi grassi. Questo “interruttore genetico dello stress” sembra portare a diabete e a obesità

08 maggio 2010 | 17:06
Obesità e diabete? Colpa del gene dello stress
Obesità e diabete? Colpa del gene dello stress

Obesità e diabete? Colpa del gene dello stress

Secondo un gruppo di ricercatori dell'Istituto Weizmann di Israele a far ingrassare non è il cibo ma lo stress che influenza dunque l'attivazione di un gene in grado di favorire il desiderio di dolci e cibi grassi. Questo “interruttore genetico dello stress” sembra portare a diabete e a obesità

08 maggio 2010 | 17:06
 



Potrebbe essere lo stress della vita moderna a spingerci a mangiare più cibi grassi e zuccherati, facendoci ingrassare. Almeno secondo un gruppo di ricercatori dell'Istituto Weizmann di Israele, dopo aver scoperto il 'gene dell'ansia” che, quando 'acceso”, provoca stress e aumenta la nostra voglia di mangiare dolciumi e cibi grassi.

«Abbiamo dimostrato che le azioni di un singolo gene in una sola parte del cervello possono avere effetti profondi sul metabolismo di tutto il corpo», ha detto Alon Chen, neuroendocrinologo che ha coordinato lo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the national academy of sciences. «In sostanza, lo stress potrebbe farci diventare grassi», ha sottolineato. «Lo stress influenza sicuramente ogni sistema del corpo», ha detto Chen. «Non solo provocando ansia, depressione e disturbi da stress post-traumatico, ma influenzando sindromi metaboliche come l'obesità», ha aggiunto.

Nello studio i ricercatori hanno scoperto che c'è un 'interruttore genetico dello stress” che sembra portare a diabete e a obesità. I ricercatori israeliani hano creato un proprio metodo per cambiare l'attività di questo gene nel cervello, provocando il rilascio di una proteina chiamata 'Ucn3”. Hanno quindi scoperto che l'aumento dei livelli di Ucn3 provoca ansia e cambiamenti nel metabolismo.

Con l'aumento dei livelli di Ucn3, gli organismi dei topi (su cui è stato condotto lo studio) utilizzano più zuccheri e meno acidi grassi, e crescono i ritmi metabolici, mostrando i primi segni del diabete di tipo 2. Secondo i ricercatori, grazie a questa scoperta, gli scienziati possono lavorare alla realizzazione di farmaci che combattino lo stress e l'ansia, e di conseguenza anche l'obesità e le malattie a essa correlate.

D'altronde la correlazione tra cibo e stress non è materia nuova. Uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori della University of South Carolina e pubblicato sulla rivista Journal of Consumer Research nell'agosto 2009, aveva dimostrato che nei periodi di stress la maggior parte delle persone allevia le preoccupazioni mangiando piatti nuovi e non scegliendo i cibi preferiti.

Secondo scienziati australiani, invece, mangiare "cibo spazzatura", ricco di grassi, zucchero e carboidrati, aiuterebbe a risanare le ferite dell'infanzia. Il "comfort food" può invertire gli effetti dei traumi subiti in tenera età, ridisegnando la mappa cerebrale in una maniera simile agli antidepressivi.


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