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Al via i corsi Onav di secondo livello Dodici lezioni per esperti assaggiatori

Il mondo cambia e la cultura enologica entra a pieno titolo a far parte della Cultura. Per rispondere a questa esigenza l’Onav ha studiato un corso di secondo livello con cui superare la lamentata frammentarietà. In prospettiva, al suo termine si accederà all’Albo (Onav) di esperto assaggiatore

 
19 marzo 2011 | 11:13

Al via i corsi Onav di secondo livello Dodici lezioni per esperti assaggiatori

Il mondo cambia e la cultura enologica entra a pieno titolo a far parte della Cultura. Per rispondere a questa esigenza l’Onav ha studiato un corso di secondo livello con cui superare la lamentata frammentarietà. In prospettiva, al suo termine si accederà all’Albo (Onav) di esperto assaggiatore

19 marzo 2011 | 11:13
 

La spinta impetuosa della presidenza di Giorgio Calabrese sta completamente ridisegnando immagine e strutture dell'Onav - oltre ad aver fatto registrare un notevole incremento delle adesioni e l'apertura di numerose nuove delegazioni provinciali - restando inalterati i valori filosofici e morali da sempre alla base dell'Associazione.

Il moltiplicarsi delle iniziative, il loro alto livello qualitativo, il contenimento dei costi frutto di un accentuato volontariato, l'essere non solo aperta, ma alla ricerca della collaborazione di tutti senza piccole o grandi burocrazie e la capacità crescente di "essere sui problemi" (il XXIX congresso che si svolgerà a Siracusa dal 12 al 15 maggio sarà dedicato alle problematiche dei giovani e del bere consapevole) non potevano non determinare la percezione di Onav come struttura dinamica, a diffusione nazionale e in linea con gli attuali trend culturali.

La dirigenza ha saputo percepire il grande fermento esistente non solo tra gli appassionati, ma anche e soprattutto tra molti che finora hanno bevuto vino senza degustarlo, ponendosi solo problemi di prezzo e non di qualità, spesso identificando quest'ultima - erroneamente - con il prezzo. Nel mondo dei consumatori esiste tuttora (nonostante che "parlare di vino" sia di moda e faccia parte dell'odierno bien vivre) un grave gap culturale, compensato da un desiderio sempre più vasto di apprendimento. Spesso purtroppo la scarsa serietà di corsi improvvisati provoca più danni che benefici. Non è ovviamente il caso di Associazioni che da decenni si sono occupate di qualificare il vino italiano e di formare consumatori che sappiano non solo apprezzare la qualità, ma individuarla al di là delle apparenze.

Le nuove realtà hanno reso opportuno ampliare gli strumenti formativi creando corsi di secondo livello di cui l'avvio della fase sperimentale con quelli di Brescia, Catania e Torino è fissata per l'imminente primavera. Non che in passato non fossero previsti momenti di approfondimento, ma questi erano affidati agli incontri monotematici realizzati mensilmente da ogni sezione. Incontri di notevole livello, ma che non creavano omogeneità di preparazione sia perché gli argomenti derivavano dalle scelte dei diversi responsabili, sia perché variavano gli ascoltatori delle singole lezioni non essendovi obbligo di frequenza. Naturali conseguenze di questa situazione sono state frammentarietà e lacune nella conoscenze dell'enologia italiana e internazionale.

Da molti soci è da tempo pervenuta la richiesta di poter usufruire di un successivo grado di approfondimento dedicato alla conoscenza delle caratteristiche e della storia dei principali vini, temi che oggi fanno parte non più solo delle conversazioni degli addetti ai lavori, ma del quotidiano di molti.

Il mondo cambia e la "cultura enologica" entra a pieno titolo a far parte della "Cultura". Per rispondere a questa esigenza l'Onav ha quindi studiato un corso di secondo livello con cui superare la lamentata frammentarietà. In prospettiva al suo termine (superato un esame in due fasi: una degustativa e una orale) si accederà all'Albo (Onav) Esperto Assaggiatore. I corsi saranno organizzati dalle sezioni regionali o provinciali con il coordinamento della Segreteria nazionale che per esempio invierà i vini (5/6 per lezione) - eguali per i corsi di qualsiasi parte d'Italia - nominerà i docenti e fornirà i supporti cartacei. Il percorso è previsto in 12 lezioni (costo 590 euro) con frequenza settimanale e per accedervi occorrerà essere iscritti da almeno tre anni alla classe "Assaggiatori".

Sono previste alcune lezioni iniziali dedicate all'analisi sensoriale, al terroir e alle influenze pedoclimatiche e geologiche sui vitigni e sui vini . A queste seguirà il corpus centrale riservato all'enografia nazionale in cui verranno esaminate le varie realtà regionali italiane.

L'ultima parte sarà dedicata ai vini europei con particolare attenzione alla Francia (l'altro grande protagonista del Vecchio Continente), alle Americhe e ai nuovi Paesi produttori. Si tratta di un programma di grande interesse affidato a un cast di docenti estremamente preparato e selezionato con il criterio di affidare a ciascuno solo i temi in cui è specializzato. Un corso moderno, agile, approfondito e tale da poter contribuire in modo rimarchevole alla diffusione della cultura enologica.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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17/11/2014 09:53:06
1) scuola superiore
Mi sembra una ottima iniziativa.
Alessandro Bosi
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