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Ristorante L'Oleandro a Paestum Il binomio perfetto tra orto e pescato

L'abile commistione tra orto e mare è la forza de L'Oleandro a Paestum (Sa), dove la maestria dello chef Gaetano Iannone incontra l'incredibile ricchezza di prodotti dei territori della Piana del Sele e del Cilento. Il tonno scottato con crosta di nocciole e carciofi saltati ne è un esempio

 
19 maggio 2012 | 12:37

Ristorante L'Oleandro a Paestum Il binomio perfetto tra orto e pescato

L'abile commistione tra orto e mare è la forza de L'Oleandro a Paestum (Sa), dove la maestria dello chef Gaetano Iannone incontra l'incredibile ricchezza di prodotti dei territori della Piana del Sele e del Cilento. Il tonno scottato con crosta di nocciole e carciofi saltati ne è un esempio

19 maggio 2012 | 12:37
 

Siamo nella Piana del Sele, territorio a sua forte valenza identitaria. E come potrebbe non essere così quando ci si imbatte in quel patrimonio dell'umanità costituito dall'affascinante area archeologica di Paestum con i suoi templi fatati?

Piacevole e corroborante sorpresa è stata quella di imbattersi in una ristorazione ad albergo annessa che si è rivelata di ottima qualità. Il plesso alberghiero, articolato anche con proposte di residence, è quello degli Oleandri. Il ristorante, coerentemente col nome dell'albergo, è l'Oleandro.

Ampie sale elegantemente arredate e tavoli eleganti e confortevoli. Ottimo e compunto, senza affettazione, il servizio. La cucina è affidata a uno chef giovane ma già esperto: Gaetano Iannone.

La linea guida è un binomio vincente di stagionalità e territorio. Qui per territorio si intende, sia per ortaggi e verdure e sia per un pescato freschissimo, anche il vicino Cilento. Per non dire della Mozzarella di bufala campana Dop, qui sovrana.

Si comincia con una suadente successione di tre antipasti, il primo dei quali è costituito da una vellutata di asparagi con crudo di gamberi rossi. In stagione con saporiti asparagi ben lavorati in cucina e in sapiente attingere dal mare cilentano questi squisiti gamberi rossi. è un piatto ben fatto, che denota maestria e guizzo creativo.

A supporto di tale opinione giunge in tavola il secondo antipasto: filetti di triglia marinati agli agrumi su julienne di finocchi. Anche qui mare ed orto. La confidenza con il pescato, che non vede cottura in cucina, palesa la grandissima bontà della materia prima.

Ad ultimare il trittico un piccolo capolavoro dello chef: millefoglie di alici con cicoria di campo, mozzarella di bufala e concassea di pomodorini; in questo piatto al binomio vincente e qui consolidato di orto e pescato locale si aggiunge la porcellana bianca della Piana del Sele, la Mozzarella di bufala campana Dop.

Il filo conduttore degli antipasti, ovvero il binomio virtuoso tra orto e pescato, ancora si dipana nel prosieguo della cena, regalandoci altre deliziose emozioni.

Si passa ad un sontuoso primo: paccheri di Gragnano con fagioli di Controne e vongole. Controne è un paesino dell'entroterra cilentano e sta ai suoi rinomati ed eccellenti fagioli come Cicerale, altro paesino dell'entroterra cilentano, sta ai suoi ceci. La fattura del piatto in cucina è lodevole, con fagioli che in parte si stemperano in crema e con vongole che arrecano il loro contributo di spiccata sapidità.

A seguire, un bocconcino di tonno scottato con crosta di nocciole e carciofi saltati. è un altro piccolo capolavoro dello chef che lavora in punta di fioretto tonnetto locale dalle carni sublimi e ad esso aggiunge carezze di sapori e di texture che non sovrastano ma docilmente accompagnano.

Ed eccoci ai dolci, il primo dei quali è una scomposta di sfoglia con ricotta di bufala e confettura di corbezzoli. La grande qualità della fresca ricotta bufalina avrebbe forse meglio gradito che dalla scomposizione, comunque ben eseguita, si fosse più naturalmente e secondo tradizione, risaliti ad una composta, ovvero ad una preparazione classica.

Il secondo dolce, a chiudere, è un'ottima bavarese al cioccolato bianco e gelée di fragole. I vini che si sono avvicendati a supporto delle pietanze sono stati due bianchi cilentani, un Fiano ed un Greco. Anche il conto costituisce piacevole sorpresa. Per tale sontuosa cena, vini inclusi, abbiamo pagato 55 € a testa.


L'Oleandro
via Laura 240, 84047 Paestum (Sa)
Tel 0828 851876

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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