Antica varietà a bacca bianca, un tempo coltivato quasi esclusivamente nella riviera di Levante, nelle Cinque Terre e nei Colli di Luni, nelle colline del basso Piemonte, il Ruzzese oggi trova la più ampia diffusione (comunque molto limitata) nella Liguria occidentale, in provincia di Imperia. Chiamato anche 'Razzese” nella provincia di La Spezia, è ora quasi scomparso a causa della scarsa resa.
Citato dal conte Giorgio Gallesio, autore nei primi dell'Ottocento della 'Pomona italiana”, opera di botanica e agricoltura dedicata ai frutti e alle uve da vino coltivate in Italia, oggi la Regione Liguria lo ha inserito fra i vitigni storici idonei alla coltivazione e viene utilizzato come vitigno complementare in tutte le Doc e le Igt regionali. Se si è conservato lo si deve ai rappresentanti di due antiche famiglie liguri, quella del conte Nino Picedi Benettini e quella di Mario Maccario.
Limitatissima la produzione, il vino si presenta con un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso troviamo intense note di agrumi, frutta dolce e salvia. In bocca è tondo ed equilibrato, una buona vena acida regge bene l'elevato contenuto alcolico, sapido sul finale e persistente. Viene abbinato a piatti a base di pesce azzurro, seppie con piselli, pesce al forno.