Pabogel, uno dei più grandi appuntamenti fieristici dell'agroalimentare, della filiera del grano e del food del Centro e Sud d'Italia ha chiuso la sua 17ª edizione con un bilancio più che positivo, registrando un grande interesse degli operatori professionali giunti anche dall'estero. Nei grandi spazi della Fiera di Roma erano allestiti stand con le attrezzature e le materie prime per i settori merceologici di riferimento come pane, pizza, ristorazione, bar e gelateria. Anche se i dati della Confcommercio indicano quest'anno come il peggiore in assoluto per il commercio al dettaglio, Pabogel ha contribuito a monitorare l'evoluzione del mercato e ad indicare i cambiamenti necessari perché le tradizioni artigiane non vengano ulteriormente penalizzate.
Quattro giorni di eventi collaterali come concorsi, seminari, stage e show cooking hanno affrontato temi di attualità coinvolgendo numerosi operatori della ristorazione, di bar e di esercizi pubblici. Presenti in forze gli chef e i giovani delle scuole alberghiere grazie alla collaudata partnership con la Federazione italiana cuochi Lazio, con il suo presidente Alessandro Circiello, e con Francesca Rocchi di Slow Food. Nel grande spazio dello stand Fic Lazio numerosi chef hanno realizzato piatti e dato gratuitamente lezioni di cucina. A fare gli onori di casa erano il presidente Nazionale Fic Paolo Caldana e il segretario generale Salvatore Bruno. Ai fornelli, con il coordinamento di Simone Loi, si sono alternati in tanti, da Luciano Tona a Giorgio Nardelli, da Michele D'Agostino a Umberto Vezzoli. Era presente anche Roberto Rosati che guida il team emergenze della Fic recentemente impegnato a lungo nella realizzazione dei pasti per i terremotati in Emilia. Tra gli intervenuti anche Giuseppe Palma, di Federpesca, Alfonso Pecoraro Scanio già ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura ed esperti e critici enogastronomici tra cui Beppe Bigazzi, Luigi Cremona, Marco Rossetti, la nutrizionista Sara Farnetti della 'Prova del cuoco” e Valeria Arnaldi di Leggo.
Questa manifestazione fieristica dell'agroalimentare, unica nel suo genere a Roma, festeggia quest'anno un il quarto di secolo con 17 edizioni, curate dal presidente Ezio Amendola. «Tutto il mondo ci riconosce la validità del Made in Italy - ha detto Alessandro Circiello - e se questo non bastasse i grandi economisti ci dicono che migliorare la qualità e l'unicità della nostra produzione è la strada giusta per avere un futuro al riparo dai preoccupanti scenari che la globalizzazione prospetta. Questo Salone vuole comunicare al meglio il prodotto italiano e valorizzare la collaborazione tra operatori e consumatori». Folto il programma di eventi collaterali che ha visto Laura e Silvia Squizzato, le gemelle di Rai 1, cimentarsi nei dolci light, Sara Papa impastare il suo famoso pane col lievito madre, Mirko Palmieri preparare la pasticceria mignon salata, il campione del mondo di zucchero artistico Davide Malizia creare capolavori da sciogliere in bocca, seguito da Pietro Pusceddu che l'arte la fa con coloratissime verdure. Hanno realizzato show cooking anche molti chef di scuole alberghiere come Claudio Matrecano dell'Istituto alberghiero di Stato Gioberti di Roma che, assistito dai suoi allievi, ha preparato un'aerea Sfera di spigola con zucca, ricotta di bufala, pistacchi e zafferano. Ma sono stati soprattutto i giovani chef a stupire per la loro creatività e maestria nella difficile arte degli abbinamenti dei sapori. è stato il caso di Alessio Puccio del ristorante Il Cybo di Roma di Hortensia Martinez, ora lanciatasi anche nel catering, che ha composto un'originale Salmone in crosta al limone ed erbe, e di Massimo Gianangeli del ristorante romano A Modo mio che ha preparato una Coda di rospo al Mojito, completo del cocktail che piaceva tanto ad Hemigwuy. Confermato anche quest'anno il trend di crescita di Pabogel già si pensa alle novità della prossima edizione.