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Iri, nuova realtà imprenditoriale Il gelato nel segno dell'innovazione

Iri, che ha sede operativa a San Zeno Naviglio, alle porte di Brescia, conta oggi su uno stabilimento in Veneto che produce le basi del gelato, dolcezze al 100% e frutta fresca con una nuova distribuzione e affiliazione

 
01 marzo 2013 | 11:29

Iri, nuova realtà imprenditoriale Il gelato nel segno dell'innovazione

Iri, che ha sede operativa a San Zeno Naviglio, alle porte di Brescia, conta oggi su uno stabilimento in Veneto che produce le basi del gelato, dolcezze al 100% e frutta fresca con una nuova distribuzione e affiliazione

01 marzo 2013 | 11:29
 

Iri, Imprenditori riuniti italiani, è una neo costituita realtà aziendale fondata da otto imprenditori di Brescia e Bergamo che si propone, nei prossimi 5 anni, di divenire un punto di riferimento industriale e commerciale a livello nazionale e internazionale nella produzione e nella commercializzazione di preparati per gelateria, pasticceria e cioccolateria, puntando su progetti innovativi, solidi e di alta qualità. Obiettivo: 350 punti vendita in Italia e nel mondo in 5 anni.

La sede operativa a San Zeno Naviglio, alle porte di Brescia, conta oggi su uno stabilimento in Veneto che produce le basi del gelato, e uno in provincia di Bergamo che elabora Fruit Up, un nuovo ghiacciolo senza coloranti e conservanti, al 100% frutta fresca, che verrà immesso sul mercato nella primavera del 2013.

Tutte le produzioni possono contare su rigidi controlli sulla filiera, sia sull’entrata dei materiali che sull’uscita dei prodotti finiti, grazie ad un laboratorio attrezzato in cui lavorano 6 chimici appositamente formati.

I due brevetti hanno permesso a Iri di realizzare diversi progetti imprenditoriali con principale punto di forza l'avere una produzione semplice, innovativa e di altissima qualità e le reti di franchising messe in campo da Iri economicamente interessanti per gli affiliati e comprensive di piani di marketing ed attività di comunicazione.

Dedicato, specificatamente, alla rete commerciale è il progetto Non Dirmi No, che nasce dalla convinzione che fare rete possa essere il punto di forza del made in Italy. Ad oggi, nel nostro Paese, ci sono circa 38mila gelaterie: consociare in un unico network queste aziende, a cui viene richiesto un piccolo contributo dedicato al marketing per poter attuare campagne mediatiche di impatto, permette di creare nuove opportunità ad una vasta serie di piccoli imprenditori che oggi faticano a competere sul mercato.

Vito BelliLuciano Cremaschini, amministratore delegato, e Vito Belli (nella foto), responsabile sviluppo progetto, presentando a stampa e autorità il progetto Iri, hanno sottolineato come al centro della filosofia IRI ci siano innanzitutto innovazione e qualità, valori essenziali riscontrabili all’interno di una produzione completamente italiana che parte dall’acquisizione di due brevetti internazionali e passa attraverso una serie di marchi, diverse linee produttive e una possibilità di crescita economica che spazia dalla produzione alla commercializzazione, al supporto logistico, all’affiliazione commerciale.

Nesfruit
Una soluzione derivata da frutta fresca al 99% (il minimo per legge è il 22%), 100% made in italy. Una produzione che permette di eliminare il “ciclo del freddo”, dal momento che è possibile mantenere ogni busta fuori dal frigorifero fino a 2 anni. Con alcune semplici mosse il preparato Nesfruit diventa gelato artigianale in soli 8 minuti di preparazione.

Nescream
Parallelamente a Nesfruit, Nescream utilizza prodotti 100% freschi e viene utilizzato per i gelati al gusto di creme.

Fruitline
Una linea 100% frutta fresca pensata appositamente per il mondo delle pasticcerie, delle gelaterie e dei bar che può essere utilizzata per guarnire dolci, per preparare cocktail oppure per produrre in proprio il gelato.

Granita Express
Sfrutta uno sciroppo di frutta fresca al 100%, prodotto interamente naturale senza conversanti o coloranti. Un format semplice fatto di punti vendita di circa 20 metri quadrati, con strutture montabili e smontabili con estrema facilità.

Bel Gelato Outlet
Come dice il nome stesso, un progetto che parte dalla consapevolezza che, oggi, il gelato ha raggiunto un costo molto alto (in media 17 euro al chilo). È anche, quindi, difficile accedere e mantenersi all’interno di un mercato così competitivo; IRI mette a disposizione la propria struttura, i propri prodotti, le proprie competenze a chi voglia intraprendere questa attività imprenditoriale.

Grazie alla possibilità di utilizzo dei due brevetti internazionali Nesfruit e Nescream (due soluzioni innovative, 100% naturali, senza conservanti e completamente made in Italy e che rappresentano una nuova concezione produttiva), IRI è in grado di produrre gelato di qualità altissima in un lasso di tempo ristrettissimo, 8 minuti, e senza la necessità di essere un mastro gelataio.

Di qui la realizzazione delle due catene di franchising, presentate in sede di conferenza stampa dal responsabile del settore Alberto Odorici: Bel Gelato Outlet e Granita Express. Due prodotti, il gelato e la granita, che, secondo tutte le statistiche, incontrano il favore del pubblico e che godono quindi di un ampio margine di crescita commerciale.

Con queste due reti di franchising, Iri conta di aprire nel primo anno di attività circa 100 punti vendita, offrendo così una nuova possibilità imprenditoriale a 100 persone. Un progetto rivolto soprattutto ai giovani, ma anche a tutte quelle persone che anche in un momento complicato come questo hanno voglia di mettersi in gioco e di scommettere su un prodotto di alta qualità.

La rete di negozi si svilupperà grazie all’aiuto ed al supporto di Iri. Rispetto ad altri competitors che “offrono” una cifra di ingresso molto alta, Iri ha deciso, visto anche il difficile momento economico, di tenere il più possibile calmierati i costi (l’investimento richiesto si aggira sui 50mila euro), offrendo inoltre agli affiliati un aiuto concreto lungo tutto il percorso necessario oggi ad aprire una attività commerciale di successo.

Dall’evasione di tutte le pratiche burocratiche, all’arredamento del punto vendita, alla possibilità di contare su finanziamenti agevolati e convenzionati, allo studio di campagne marketing, alla formazione, IRI segue il proprio affiliato dall’inizio e lungo tutto il percorso aziendale, nella ferma convinzione che un prodotto così innovativo sia una grande opportunità imprenditoriale da sfruttare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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07/05/2014 16:29:49
8) occhi aperti
imprenditori del gelato? lunga esperienza? in cosa.....? aprire gli occhi prima di affidarsi a "imprenditori"spuntati dal nulla che fanno credere che la luna spunta dove dicono loro, sono capaci di starti dietro mesi poi firmi magari una fideussione a garanzia e se ti va male c.....tuoi fondamentalmente vivono sulle disgrazie altrui,giustamente si difendono dicendo che non costringono nessuno.Un consiglio affidatevi ad aziende con anni di esperienza ma non solo per il gelato (i corsi li fanno pure loro e in certi casi mandano un gelateiere per insegnarvi tutto compreso le torte gelato ecc.)per quando riguarda i macchinari ci sono aziende con la a maiuscola ,con le stesse cifre aprite una gelateria senza mettervi in mano a gente senza scrupoli,che vadano all'estero ad arricchirsi sempre se trovano terreno facile
giannina gori

19/11/2013 12:07:27
7) Difendo gli artigiani del gelato
Vorrei tranquillizzare lo staff del gruppo IRI che non credo che il mio operato come consulente e formatore nel campo della gelateria possa portar via loro dei futuri clienti. Li esorto quindi ad evitare di attribuirmi meriti che non posseggo. Faccio solo il mio lavoro con sacrificio, costanza ed impegno... da circa 35 anni. Ho deciso di difendere la categoria degli artigiani del gelato, con pasione, sacrificio e studio. Ecco perché le nostre posizioni sono così diverse. Io difendo un mestiere (quello dei gelatieri), loro un business (quello del gruppo IRI naturalmente).
roberto lobrano

28/05/2013 11:24:25
6) Troppi guru attorno al gelato
Ma questi guru strapagati, alias mercanti, che criticano tanto e che "insegnano" a fare il gelato consigliando macchinari, prodotti, basi, in base allo sponsor che li paga dove li mettiamo?? Come se fare il gelato è come fare la bomba atomica!!! Non sarebbe ora di finirla di fare corsi spillando denari alla gente e prendendola pure per i fondelli?? Almeno questi impresari sono persone che propongono questo prodotto hanno investito soldi, molti, e ore della propria vita. In Italia sono tutti bravi a criticare, quelli che non sanno nemmeno cosa voglia dire aprire un'azienda!!!! Criticate che questo prodotto dura 2 anni, perché i semilavorati che usate voi che scadenze hanno??
Gianluigi Galanti

14/03/2013 13:15:19
5) Prima di criticare è meglio che qualcuno assaggi il prodotto
Sig.ri Gelatai non è che uno perchè ha fatto un mestiere per cento anni allora possiede il segreto di tutta la materia prima del mondo! Noi Italiani siamo i primi al mondo per fantasia e capacità di reinventarci quindi mi esimerei da commenti fuori luogo prima di vedere e verificare i prodotti. Se sul mercato ci sono nuove ed oneste iniziative devono essere bene accette in quanto cosi facendo tengono alto il nome e forse valorizzano di più il nostro lavoro, diversamente sarà il mercato stesso a bocciarle. Quindi, perchè non assaggiare e verificare il metodo di lavorazione proposto da questi imprenditori, tanto l'olio buon viene sempre a galla ... criticando invece, oltre che a fare pubblicità al prodotto dimostriamo solo insicurezza nel nostro lavoro.
Gianluca Ghizzardi
amm.to re
VB
13/03/2013 15:19:13
4) Bisogna accettare il progresso
Gentile Sig. Roberto Lobrano, ma forse preferisce essere chiamato Mr. ICE ROCK, pseudonimo elegante e d’impatto,

Lo Staff del gruppo IRI è lusingato che una figura così preparata in materia e professionalmente contesa da tutti, abbia trovato la nostra idea meritevole di un commento puntuale ad approfondito, non lasciandola con il vestito dell’indifferenza, caratteristico delle banalità, ma abbigliandola con la stoffa regale che solo una grande intuizione merita.

Siamo dispiaciuti che dalle Sue parole trapeli scetticismo e diffidenza, sentimenti tipici del conservatore che vede avanzare il progresso e che, ahimè, deve accettare, suo malgrado, perché inarrestabile e necessario.

Risulta per noi di difficile comprensione il tono con cui descrive il potenziale cliente, definendolo “disperato senza soldi” e “persona senza voglia di lavorare e con velleità da imprenditore” forse perché riteniamo che, un’idea rivoluzionaria possa solleticare positivamente l’attenzione del mercato e possa far emergere la grande voglia di riscatto in un momento dove la crisi economica mondiale ha costretto molte figure ad accontentarsi, perché non sufficientemente esperte, non sufficientemente competenti o semplicemente non sufficientemente giovani. Perché quindi criticare un’ idea che permette a tutti di avvicinarsi al mondo del gelato senza per forza avere una formazione decennale? Perché non incentivarla? Forse perché questo significa permettere a tutti di intraprendere un’attività senza necessariamente passare da scuole, accademie o consulenti che oggi sono fondamentali per chiunque voglia intraprendere una professione così specifica?

Si ricordi che il segreto delle più grandi dittature è stato quello di mantenere il popolo nell’ignoranza, limitando la possibilità di conoscere, poiché la conoscenza nelle mani di troppe persone rischia di fare crollare equilibri consolidati da anni; per questo il gruppo IRI ha sempre scelto la democrazia, per lasciare che siano le persone a scegliere e non il sistema a farlo per loro.

Ciò che Lei con la Sua conoscenza linguistica d’ oltralpe definisce “choconnerie” è il lavoro di persone che per anni hanno scelto di investire tempo e risorse, rinunciando spesso alle proprie famiglie, per scoprire un processo che permettesse di trasformare la frutta in gelato . E’ triste vedere sminuito e ridotto a ridicola caricatura il risultato di tanto impegno, soprattutto quando tra le righe si avverte un senso di ostilità che proprio fatichiamo a comprendere.

Il nostro prodotto è stato testato e degustato da grandi mastri gelatai, persone che hanno capito fino in fondo lo spirito che ha portato a trasformare un’idea in una realtà, e non è quella che Lei definisce una “pozione miracolosa” e non vuole tantomeno “illudere” nessuno, ma solo provare a guardare il mondo della gelateria e della graniteria da un altro punto di vista, quello della semplicità e dell’intuitività.

Il nostro progetto non vuole in alcun modo sminuire il lavoro di passione e dedizione che fino ad oggi è stato svolto da mastri gelatai che hanno dedicato la propria vita alla cultura del gelato, siamo convinti che non si debba mai offendere l’operato di nessuno, soprattutto quando non si conosce nel dettaglio, e che la tradizione è il punto di partenza per le nuove scoperte, nulla è davvero innovativo, se non si fa tesoro della storia e del vissuto.

Tutte le grandi innovazioni che hanno rivoluzionato il mondo hanno fatto i conti con lo scetticismo e con la resistenza al cambiamento, è un passaggio obbligato, ma questo è il segno che siamo sulla strada giusta.

Lo Staff di IRI, prima di concludere, si augura che i suoi toni verso i potenziali interessati a scoprire un’idea rivoluzionaria possano essere più delicati, poiché non necessariamente chi non la pensa come Lei, preferendo l’innovazione alla tradizione, deve essere agghindato di termini offensivi e screditanti. Non necessariamente chi non la pensa come Lei deve per forza essere un “ disperato” o un “pesce”, forse è solo un essere umano con un’ opinione diversa dalla Sua e come tale, deve essere rispettata.

Scusandoci di averLe creato un eccessivo stato di nervosismo e insoddisfazione, La invitiamo, quando la Sua agenda lo permetterà, ad essere nostro ospite per poter degustare di persona i nostri prodotti, in modo da poter esprimere un “proprio” giudizio senza dover per forza usare la Sua immaginazione. Un cortese invito in 3 parole: “venga a trovarci”.
La cultura italiana è ricca di parole che hanno accompagnato il termine Mastro, Giovanni Verga racconta della dedizione e dell’integrità di Mastro Don Gesualdo, La cultura dolciaria racconta da dedizione di chi ha dedicato la propria vita al gelato definendolo Mastro gelataio, Carlo Collodi racconta le avventure di Pinocchio, burattino dalla bugie facili…noi però non ne abbiamo bisogno...
Lo Staff

Gruppo IRI
13/03/2013 09:37:58
3) Ma cosa venderanno ?

L'ennesima porcata simil-grom. Idee buone solo a spillare i soldi dei poveracci che accettano di aprire il punto vendita senza neanche sapere cosa andranno a vendere. Mi dispiace sempre quando siti come questo magnificano queste splendide trovate. Capisco che i soldi per la pubblicità servono sempre, ma ne va della credibilità... Mah!


PRECISAZIONE: abbiamo semplicemente dato una notizia. Non era pubblicità, nè un avviso a pagamento
red

Orsi Mauro

12/03/2013 18:13:05
2) Come fa ad essere fresco un prodotto di due anni ?
Non so in che modo possa essere definito "fresco" un prodotto che dura 2 anni. Un gruppo di imprenditori con un potere economico tale da poter sostenere una gestione di 350 locali in 5 anni dovrebbero investire queste "energie" in qualcosa che è possa dare una buona e sana visibilità al mercato del gelato. Queste idee balorde mirate ad un mercato di bovi sono destinate a fallire miseramente con l'aggravante di creare un danno immenso a quello che è il vero gelato italiano: non una busta, non un "derivato" della frutta, non un chimico addestrato. Passione, competenza e serietà nella propria missione: regalare un'emozione vera e sana al nostro cliente!
Alessandro Alberti

07/03/2013 18:15:58
1) Serve un gelato artigianale
Basta dar spazio a questi spacciatori di illusioni a buon mercato. Non se ne può più di denigratori della categoria che vogliono annullare la cultura di un mestiere pluricentenario. Drogano il mercato con proclami di purezza al 100% dimostrando un'ignoranza abissale della materia e un'infima considerazione delle capacità discernitive della clientela. Non si rendono conto che illudere la gente che è già in difficoltà con pozioni miracolose da baraccone è di una gravità sconcertante? Vergogna! La cultura del gelato artigianale di tradizione italiana va difesa e non vilipesa in questo modo...
Lobrano Roberto




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