Marco Bernardi (nella foto, a sinistra), 63 anni, contitolare dell’azienda vinicola La Tordela di Torre de’ Roveri, è il nuovo presidente della società cooperativa agricola “Vignaioli Bergamaschi”. È stato eletto ieri dal nuovo consiglio direttivo scaturito dalla assemblea dei soci.
Vicepresidente è stato confermato Giovanni De Ferrari (nella foto, a destra) della azienda Lurani Cernuschi di Almenno San Salvatore; gli altri consiglieri sono: Michela Moretti dell’azienda La Rovere di Torre de’ Roveri; Marco Plebani dell’azienda Il Calepino di Castelli Calepio; Diego Locatelli dell’azienda Locatelli-Caffi di Chiuduno; Maurizio Cavalli dell’azienda Faletti-Cavalli di Villa di Serio; Pietro Lussana dell’azienda Il Castelletto di Scanzorosciate in rappresentanza della Cantina sociale bergamasca. Rispetto al mandato precedente, il numero dei componenti del direttivo scende da tredici a sette componenti. Presidente uscente è il conte Nino Grumelli Pedrocca (nella foto, al centro), che ha presieduto la cooperativa sin dalla sua costituzione nel 2007.
«Vignaioli Bergamaschi - ricorda il suo direttore Sergio Cantoni, che è anche direttore del Consorzio Valcalepio - è stata la prima cooperativa agricola ad essere riconosciuta dalla regione Lombardia ed ha come scopo principale la commercializzazione del vino prodotto dai soci, che sono attualmente 22 imbottigliatori. E’ solo tramite questa cooperativa che i piccoli produttori possono arrivare a portare le loro etichette sugli scaffali della grande distribuzione o su certi mercati esteri, soprattutto quelli più lontani, partecipiamo a fiere in Italia e all’estero, teniamo corsi di aggiornamento per i soci, organizziamo il concorso internazionale “Emozione dal mondo: Merlot e Cabernet insieme”, la cui nona edizione si terrà nel prossimo ottobre e che rappresenta una vetrina internazionale non indifferente per Bergamo e la sua produzione enologica».
“Vignaioli Bergamaschi” aderisce a Unavini, l’Unione nazionale delle associazioni produttori vitivinicoli: da circa un anno Sergio Cantoni ne è vicepresidente. Tramite l’Unavini la cooperativa bergamasca può accedere all’utilizzo dei fondi europei Ocm Vino per la promozione e la vendita del vino italiano nei paesi che non fanno parte dell’Unione europea.