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"Cheese" a Bra chiude la sua 9ª edizione Premio Delverde all'osteria Campanara

Cheese 2013 chiude i battenti, con migliaia i visitatori provenienti anche dall'estero, centinaia i produttori presenti e tanti i formaggi in degustazione. Premio DelVerde all’osteria con il miglior orto di proprietà

di Giovanni Angelucci
 
25 settembre 2013 | 18:38

"Cheese" a Bra chiude la sua 9ª edizione Premio Delverde all'osteria Campanara

Cheese 2013 chiude i battenti, con migliaia i visitatori provenienti anche dall'estero, centinaia i produttori presenti e tanti i formaggi in degustazione. Premio DelVerde all’osteria con il miglior orto di proprietà

di Giovanni Angelucci
25 settembre 2013 | 18:38
 

BRA (CN) - È terminata lo scorso lunedì Cheese, la manifestazione dedicata alle forme del latte e al mondo dei formaggi. La sua nona edizione ha colorato le strade e le piazze della cittadina piemontese di Bra con più di duecentomila visitatori. Come di consueto, l’evento organizzato da Città di Bra e Slow Food Italia, in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ha aperto le porte a centinaia di casari, pastori, affinatori e produttori pronti a confrontarsi e presentare le loro prelibatezze.



Scrivere un diario degli appuntamenti seguiti (e non) di ogni giornata sarebbe difficile, se non impossibile. Ho passeggiato tra gli stand del mercato dei formaggi dove ho conosciuto i produttori dei presìdi Slow Food. Nella gran sala dei formaggi ho scoperto un mondo di prodotti in cui la produzione lattiero-casearia del Regno Unito ha fatto da protagonista.

Ho parlato con innumerevoli produttori ed espositori, ognuno dei quali presentava a Cheese i suoi formaggi “da non perdere” e ho goduto partecipando alle degustazioni guidate nei laboratori del gusto, alcuni dei quali ospitati eccezionalmente nella suggestiva cornice di Pollenzo (a pochi chilometri da Bra), nelle sale della Banca del Vino e dell’università di Scienze gastronomiche.

Le Cucine di strada, i chioschi degustazione nelle aree regionali, la Piazza della Birra e quella della Pizza hanno donato un ristoro di eccellente qualità tra i chilometri macinati all’insegna del buon sapere. I Master of Food affiancavano le degustazioni di formaggi tipici di Belgio, Gran Bretagna e Italia a vini e birre artigianali locali; i laboratori del latte, gli incontri di informazione e discussione per approfondire tematiche, quest’anno sono state legate al latte crudo alimentare, ai fermenti, alla tradizione casearia delle isole britanniche, al benessere animale, all’importanza dei pascoli.

Giornata importante quella del lunedì 23 settembre in cui la nuova guida chiocciolata ha compiuto ventiquattro anni e ha visto luce l’edizione 2014. È stata presentata Osterie d’Italia, la guida ai ristoranti più venduta in Italia, sussidiario del mangiare bene all’italiana, contenitore di saperi, tradizioni e indirizzi di qualità.

Rilevante novità di quest’anno è il riconoscimento per l’osteria con il miglior orto di proprietà a cui è stato assegnato il Premio Delverde dall’omonimo pastificio abruzzese che da più di quarant’anni produce pasta di altissima qualità nel piccolo comune di Fara San Martino. Un’idea che nasce per incoraggiare l’utilizzo di prodotti naturali e a km zero, non a caso nel primo anno in cui la guida con le chiocciole ha iniziato a segnalare, per ogni locale recensito, la presenza o meno di un orto proprio. Ad aggiudicarsi il titolo in questa prima edizione è stata la Campanara di Galeata (Fc). Una quattro giorni braidese tutta da imparare, e non solo da assaggiare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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