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L'"Atlante dei territori del vino italiano" descrive l'offerta enologica del Paese

L'Atlante dei territori del vino italiano” racconta i nostri territori vitivinicoli e i prodotti che ne derivano. Non un elenco di vini ma una descrizione dell'offerta enologica, risultato delle tradizioni produttive

di Mariella Morosi
 
29 ottobre 2013 | 16:57

L'"Atlante dei territori del vino italiano" descrive l'offerta enologica del Paese

L'Atlante dei territori del vino italiano” racconta i nostri territori vitivinicoli e i prodotti che ne derivano. Non un elenco di vini ma una descrizione dell'offerta enologica, risultato delle tradizioni produttive

di Mariella Morosi
29 ottobre 2013 | 16:57
 

L'”Atlante dei territori del vino italiano”, documenta in due grandi volumi per un totale di 864 pagine la ricca diversità dei nostri vini e deiterritori vitivinicoli da cui nascono. La complessa opera, promossa dal ministero delle Politiche agricole e forestali con la collaborazione dell'Enoteca Italiana e dell'Istituto geografico militare dell'esercito italiano, è stata presentata a Roma nella sede del ministero alla presenza del ministro Nunzia De Girolamo e del presidente della commissione Agricoltura del Senato, Roberto Formigoni (nella foto).

Delle fasi che hanno portato in 5 anni al completamento dell'opera hanno parlato Fabio Carlesi dell'Enoteca Italiana e gli esperti che a vario titolo hanno contribuito alla sua stesura: Luigi Moio, docente di Enologia all'università di Napoli Federico II, Giuseppe Alonzo del Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, il senatore Stefano Boco e Giovanni Petrosino per il contributo di carte geografiche militari.

«È stato un lavoro straordinario - ha detto il ministro De Girolamo - che dimostra come la terra sia la forza del nostro Paese. Quest'opera in previsione di Expo 2015 sarà tradotta in inglese e digitalizzata per comunicare le nostre tradizioni e la nostra storia. Per questo ho fortemente voluto il padiglione del vino per mostrare le nostre capacità nel produrre eccellenza. Le battaglie che facciamo si chiamano sono “contraffazione” e “semplificazione” per snellire le procedure burocratiche, ma è importante anche prendere consapevolezza delle nostre capacità».

L'Atlante vuole essere uno strumento per tutto il settore, a livello scientifico ma anche commerciale, per il sostegno che dà alla promozione di un prodotto fondamentale per l'economia italiana. Nella definizione del nostro mosaico vitivinicolo introduce come novità assoluta il concetto di “macroarea” come unità di lettura del territorio che comprende terre con caratteri climatici, litologici, morfologici e pedologici comuni.

Non propone un elenco di vini ma descrive l'offerta enologica come il risultato delle tradizioni produttive proprie di ogni macroarea dove le peculiari condizioni ambientali hanno contribuito a selezionare scelte varietali, tecniche e organizzative e che nel tempo hanno anche plasmato il paesaggio e la cultura locale.

Roberto Formigoni«È un'opera che mancava - ha detto il senatore Formigoni- e che costituisce un contributo importante per far cresce la percezione del valore culturale del nostro vino, cresciuto così tanto nell'apprezzamento internazionale. Soprattutto può reinsegnare alle nuove generazioni ad avvicinarsi al vino. Al Senato, con qualche luce e qualche ombra, abbiamo cominciato a confrontarci sulla Pac sul capitolo della vitivinicoltura, ma non dobbiamo sottovalutare l'occasione straodinaria che ci offre l'Expo per affascinare milioni di visitatori con il nostro agroalimentare».

Il primo volume si apre con un breve profilo storico del vino italiano, seguito dai capitoli “Qualità del vino, territorio e legislazione”,”Il sistema vitivinicolo italiano all'inizio del XXI secolo, capacità produttiva, importanza e struttura”, “Geografia vitivinicola italiana” e la “Guida alla lettura”. Seguono le sezioni dedicate alle varie regioni, anche nel secondo volume, nonché il glossario, le note bibliografiche, l'indice dei toponimi e delle denominazioni.

L'Atlante, ricchissimo di cartografie, immagini, fotografie e tabelle relative al sistema produttivo delle singole regioni e delle 33 macroaree scelte, ha l'ambizione di essere un punto di riferimento per i produttori, gli studiosi e gli appassionati nonché per le amministrazioni e i ricercatori come base delle loro attività.

Ne emerge comunque un'immagine dell'Italia del vino che assume spessore e valore proprio dalla ricchezza del prodotto, frutto di una molteplicità di ambienti, vitigni, tradizioni e sedimentazioni culturali. I due volumi, racchiusi un cofanetto, sono in vendita al prezzo di 98 euro (Edizioni Pacini di Pisa, tiratura 9mila copie).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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