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Alla scoperta del radicchio di Treviso Igp Il "fiore d'inverno" che sboccia in Veneto

Il radicchio rosso di Treviso Igp, tra i prodotti di punta del Veneto, viene omaggiato con rassegne a tema, in cui vengono preparati piatti e bevande a base di radicchio, e illustrati i passaggi della sua produzione

di Renato Girello
 
11 febbraio 2014 | 14:54

Alla scoperta del radicchio di Treviso Igp Il "fiore d'inverno" che sboccia in Veneto

Il radicchio rosso di Treviso Igp, tra i prodotti di punta del Veneto, viene omaggiato con rassegne a tema, in cui vengono preparati piatti e bevande a base di radicchio, e illustrati i passaggi della sua produzione

di Renato Girello
11 febbraio 2014 | 14:54
 

Definirlo un ortaggio è riduttivo. Indicarlo come l'unica verdura che nel periodo invernale si coltiva in campo aperto non rende l'idea del lavoro che richiede per arrivare sulle nostre tavole. Ben sette passaggi. Stiamo parlando del radicchio rosso di Treviso Igp. Una cicoria che si coltiva in 24 comuni del Veneto, nelle provincie di Treviso, Venezia e Padova, e che prevede una rotazione triennale delle colture per preservare da muffe e insetti dannosi questo eccezionale prodotto che incontra sempre più i favori dei consumatori ed è una eccezionale fonte di reddito per gli agricoltori.

È anche per questo che il radicchio è protagonista di diverse manifestazioni nel periodo della sua produzione, da novembre sino a marzo, ad opera dei comuni del territorio, delle Pro Loco trevigiane, riunite nell'Unpli, della provincia e soprattutto del Consorzio di tutela, nato nel 1996, che vigila sul corretto uso delle denominazioni e sulla produzione, al fine di salvaguardare la tipicità e assicurare la valorizzazione commerciale.



Fra le manifestazioni più importanti c'è la festa del radicchio rosso di Treviso a Dosson di Casier, giunta alla 28ª edizione, con serate gastronomiche di grande livello, grazie all'impegno degli oltre 220 volontari dell'Unpli e all' eccellenza di chi lavora in cucina. Per promuovere questo "fiore d'inverno" come indica il titolo delle diverse rassegne organizzate dalle Pro Loco della zona, è stato predisposto anche un press tour che ha coinvolto la stampa quotidiana, riviste del settore, televisioni che si occupano di enogastronomia.

Un giro che, avendo come base di partenza e ospitalità il Relais Barco Zonca, ad Arcade, ha visto il radicchio impegnato in difficili abbinamenti per la preparazione di ben 7 differenti tipi di pizza, la prima serata, presso la pizzeria "Alciarodeluna". Il giorno successivo si sono viste le differenti fasi di lavorazione, sino all'imbianchimento in acqua e poi alla confezione finale del prodotto, presso l'azienda Nonno Andrea, di Paolo Manzan, presidente del Consorzio di Tutela, a Villorba.

L'azienda agricola Ca' Mauro, di Silea, ha presentato i suoi prodotti lavorati e confezionati in vasetti. Tappa successiva l'azienda agricola Venturin, di Visnadello di Spresiano, che alleva 250 capi di razza Frisona e lavora quotidianamente il suo latte producendo e vendendo formaggi, alcuni al radicchio.

Non poteva mancare una birra artigianale al radicchio rosso di Treviso Igp, merito del maestro birraio Ivan Borsato, del micro birrificio Casa Vecia a Camalò. Per concludere la giornata una cena all'insegna del radicchio, dall'antipasto al dolce, presso il ristorante Al Migò, dello chef Mirco Migotto, un locale che fa parte del Consorzio ristoranti del radicchio che, nel periodo invernale, propongono una cucina del territorio che valorizza le specificità locali, in questo caso il radicchio.

L'ultimo giorno il press tour si è concluso con una visita guidata al centro storico di Treviso e poi con la cerimonia di premiazione degli agricoltori a Dosson, nona tappa della Rassegna Fiori d'inverno, a cura dell'Unpli Treviso e della provincia. Gran finale con il pranzo, ancora una volta all' altezza di questo straordinario radicchio rosso che per ora è venduto principalmente in Italia, anche a causa dei costi di spedizione via aereo all' estero, ma che sfruttando nuove tecniche di conservazione potrebbe diventare un altro messaggero della qualità del made in Italy all'estero.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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