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Nel Roquefort Carrefour tracce di E.Coli Ritiro precauzionale dal commercio

Nelle confezioni di formaggio francese da 100 g, prodotto dalla ditta Prolaidis, è stato rilevato il pericoloso batterio patogeno. Carrefour rassicura: il lotto risultato inquinato non è stato consegnato in Italia

 
17 febbraio 2014 | 10:39

Nel Roquefort Carrefour tracce di E.Coli Ritiro precauzionale dal commercio

Nelle confezioni di formaggio francese da 100 g, prodotto dalla ditta Prolaidis, è stato rilevato il pericoloso batterio patogeno. Carrefour rassicura: il lotto risultato inquinato non è stato consegnato in Italia

17 febbraio 2014 | 10:39
 

Batterio Escherichia Coli (E.Coli) “altamente patogeno” nel formaggio Roquefort Carrefour. A lanciare l’allarme è il ministero della Salute, su segnalazione della Commissione europea. «Sono state informate le autorità regionali e il Comando carabinieri Nas per le operazioni di ritiro del prodotto dalla commercializzazione», annuncia il dicastero. «La Carrefour ha dichiarato di aver adottato tutte le misure per ritirare i prodotti e informare i consumatori». Il Ministero avvisa «a scopo precauzionale i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e contattare i carabinieri Nas o la Asl competente per territorio».

Anche l’azienda rassicura: il lotto risultato inquinato dal batterio non è stato consegnato in Italia. Nella nota il ministero della Salute informa che «la Commissione europea, attraverso il punto di contatto Rasff (Rapid alert system for food and feed, ndr) ha segnalato il riscontro di elevato contenuto di Eschericha Coli ceppo Stec altamente patogeno in formaggio Roquefort Carrefour in confezioni da 100 g con data di scadenza 19/04/2014».



La ditta di produzione è Prolaidis stabilimento n FR 59 343 030 CE. Le autorità francesi hanno comunicato che la ditta ha ritirato dal mercato anche i seguenti lotti prodotti dalla medesima materia prima del lotto oggetto della notifica di allerta: DM 0592 da consumare entro il 15/04/2014; DN 0592 da consumare entro il 16/04/2014; DR 0591 da consumare entro il 19/04/2014; DS 0591 da consumare entro il 20/04/2014; DV 0591 da consumare entro il 20/04/2014; DX 0591 da consumare entro il 30/04/2014.

L’azienda dal canto suo spiega che «in Italia non è stato consegnato il lotto» di formaggio Roquefort «risultato non conforme in Belgio, ma solo uno dei lotti che sono stati individuati come potenzialmente a rischio poiché provenienti dalla stessa partita di latte (DN0592 scad16/4/2014)», riferisce Flavia Marè, responsabile assicurazione qualità di Carrefour. «Grazie ai sistemi di sicurezza e alla totale tracciabilità dei prodotti, il produttore del formaggio è stato in grado di individuare tutti i lotti di formaggio prodotto con la stessa partita di latte. Siamo quindi stati in grado di intervenire immediatamente e nel giro di poche ore abbiamo provveduto a ritirare precauzionalmente il prodotto dalla vendita anche in Italia e di avvisare i nostri clienti immediatamente».

«Le nostre procedure sulla qualità sono molto rigide - sottolinea ancora Marè - e in questi casi adottiamo misure precauzionali con elevata rapidità di intervento in tutti i nostri punti vendita ove il prodotto è presente. Il fornitore ha dato evidenza di aver messo in atto sistemi di autocontrollo conformi rispetto alle normative francesi».

Il ceppo Stec di E.Coli trovato nel formaggio Roquefort Carrefour «è tra quelli più pericolosi», sottolinea all’Adnkronos Salute Pierangelo Clerici, presidente Amcli (Associazione microbiologici clinici italiani) e primario di Microbiologia all’ospedale di Legnano, nel Milanese. «Può provocare gastroenterite violenta con febbre, diarrea e vomito, quindi con il rischio di disidratazione. Nei casi più gravi si potrebbe anche arrivare alla sindrome uremico-emolitica, con grave insufficienza renale e a volte anche morte».

Il consiglio del microbiologo, in caso di sintomi gastrointestinali come quelli descritti, è di «recarsi subito in un pronto soccorso ospedaliero. È importante - avverte - rivolgersi a un centro in cui siano presenti un infettivologo e un microbiologo, riferire ai sanitari gli alimenti assunti in modo che possano partire indagini mirate con coprocoltura. La cosa fondamentale è individuare tempestivamente e con precisione il ceppo che ha scatenato i sintomi, così da scegliere l’antibiotico più adatto ed efficace». Clerici invita però ad evitare ogni allarmismo. Anche perché l’allerta lanciato dal Ministero «è la dimostrazione che l’Italia è in grado di intervenire rapidamente» in caso di rischi per la salute pubblica.

Secondo Coldiretti, nel 2013 in Italia sono stati importati dalla Francia circa 60mila chili di questo formaggio francese. «Il Roquefort - riferisce l’organizzazione degli agricoltori - è un formaggio erborinato prodotto esclusivamente in Francia con latte di pecora con la caratteristica presenza di venature blu-verdi dovute all’azione di un agente (il Penicillium roqueforti o Penicillium glaucum) che favorisce lo sviluppo di muffe. Il formaggio viene fatto maturare in un sistema di grotte in cui temperatura e umidità rimangono costanti nel tempo ed a seconda del tempo di maturazione cambia consistenza e gusto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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