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Dirigenti e manager pubblici, giù dal treno dei mega stipendi

di Alberto Lupini
direttore
 
24 marzo 2014 | 12:52

Dirigenti e manager pubblici, giù dal treno dei mega stipendi

di Alberto Lupini
direttore
24 marzo 2014 | 12:52
 

Le pernacchie dei pendolari (che usufruiscono di uno dei peggiori servizi in Europa) erano scontate. Ma a dare il senso vero della reazione di un Paese indignato ci ha pensato un imprenditore del calibro di Diego Della Valle, patron di Tod’s, che ha attaccato senza mezzi termini l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti: «Se avesse il coraggio e la dignità di andarsene, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa». Che Della Valle, socio con Montezemolo di Ntv, la società di Italo (concorrente delle Ferrovie), ce l’abbia con Moretti forse è comprensibile visti gli ostacoli posti allo sviluppo dei treni veloci. Ma certo la reazione forte e indignata alle dichiarazioni del boiardo delle Ferrovie - che si era detto pronto a lasciare il suo incarico nel caso il Governo avesse tagliato il suo stipendio da ben 850mila euro l’anno - è un segnale preciso di come l’Italia che lavora e oggi soffre non può più accettare rendite di posizioni e di potere ingiustificate.

Moretti, senza entrare nel merito delle sue doti professionali, è il campione, arrogante, di quei manager di aziende pubbliche (da quelle comunali a quelle dello Stato, per lo più inutili), dove la selezione avviene per meriti politici e i risultati sono per lo più disastrosi. Tolte società che hanno per soci più soggetti (è il caso di alcune municipalizzate o di fondazioni), le migliaia di aziende pubbliche in Italia hanno un unico socio (un ente pubblico), sono gestite da consigli di amministrazione pieni di politici trombati (pensiamo solo alle Aler o alle società di promozione) ma superpagati e si occupano di attività che potrebbero essere svolte direttamente dal socio (Comune o Ministero che sia, poco importa).

La scure sugli stipendi che vuole usare Renzi è più che giustificata, anche se non è radicale come forse dovrebbe essere. La vera rivoluzione sarebbe quella di commissariare e sciogliere tutte le società che hanno un unico socio pubblico, e nell’arco di sei mesi/un anno lasciare come società quelle ce hanno seri motivi per stare sul mercato. È il caso delle Ferrovie e, forse, delle Poste. Ma non certo di carrozzoni assurdi come furono Buonitalia al ministero delle Politiche agricole o la società per il mega portale (poi abortito) del ministero del Turismo...

I tagli delle spese inutili devono partire anche da qui. Ed è inutile che questi boiardi o mandarini di Stato si lamentino. Se sono così bravi, e non gli garba il taglio di stipendio, possono sempre trovare un’occupazione nelle aziende private che certamente saprebbero ben valutare i loro costi/benefici.

Ma il problema non riguarda solo le aziende pubbliche. Guardiamo in faccia la realtà. L’Italia ha il più alto numero di dirigenti pubblici. Tre volte più della Francia. E anche questi sono i più pagati d’Europa. 280mila alti burocrati sono un numero spropositato anche rispetto al totale dei dipendenti pubblici. E la cosa grave è che tutti hanno pagelline con valutazioni ai massimi livelli, quasi che i servizi pubblici italiani fossero fra i più efficienti d’Europa. Ci sono alti burocrati che percepiscono compensi annui in alcuni casi superiori a 300mila euro lordi. Quasi come il Presidente della Repubblica e più di Obama. I tagli ai costi della politica devono essere radicali anche qui, ne va della possibilità di fare ripartire l’Italia.

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01/04/2014 19:13:45
3) Signori Si Cambia !
Come si cambia. Per quanto l'uomo Moretti sia presuntuoso, non credo che la sua uscita, che non fa premio alla sua intelligenza, sia avulsa dal suo credo e sponsor sindacale e non faccia parte degli artriti della CGIL con il Presidente del Consiglio. Ricordo , in occasione di un rinnovo del contratto dei Ferrovieri ai tempi in cui Moretti era il Vice Segretario della FILT - CGIL delegato ai Ferrovieri, una sua ferma posizione riguardo le retribuzioni dei Dirigenti F.S. Per inciso il contratto dei Dirigenti era determinato da CGIL CISL e UIL. Contro la volontà dei Dirigenti del SINDIFER ( oggi ASSIDAI - FEDERMANAGER - CIDA), sindacato maggioritario della categoria, il Moretti imponeva con forza un tetto massimo per la retribuzione dei DIRIGENTI di 99 milioni di lire. Ing: Cirino Carroccio Dirigente Generale F.S. in pensione
Cirino Carroccio
Ingegnere
Professionisti -SRP
28/03/2014 11:07:57
2) Finiamola con la casta e i privilegi
Lo stato è l'espressione allargata delle famiglia e se nella famiglia le regole non sono uguali per tutti i figli è caos. Questo vale per l'Italia e per l'Europa. E' giusto che a questo si adeguino: la casta, i top manager, i Sindacati. Penso sia il tempo di tornare, magari inserendola nella costituzione, alla Job evaluation che ha fatto ricca la grande mela; abbandonando il liberalismo economico che si è concretizzato nella libertà di rubare. .
filippo D'Angelo
Pensionato
25/03/2014 09:40:50
1) ...e sarebbe ora!!!
sì...sarebbe ora che a dirigenti simili siano decurtati stipendi...d'oro! non muoiono di fame se anche gliene tolgono la metà! e i poveri disgraziati che invece il lavoro l'hanno perso? o che per ricevere 1.000 euro di pensione devono lavorare 40 ANNI??? e' illogica una deformazione a forbice così ampia! saranno anche laureati, ma visto che fine fanno i nostri meritevoli, mi sorge il dubbio che più che per il merito siano lì per le...raccomandazioni! i meritevoli vanno all'estero e lì sì vengono valutati e fanno carriera! qui da noi solo raccomandati e leccapiedi! si..ripeto..leccapiedi! lo stato italiano purtroppo è mafia! o esiste l'uono o l'altro e si fanno guerra! oppure se la dividono l'Italia! ed è quello che è successo negli ultimi 20 anni! io ho quasi 60 anni , ma se potessi racimolare il poco necessario , me ne adrei dall'Italia! ci avete disgustato! governi capaci solo di rubare dalle tasche del popolo ma non a rinunciare ad una briciola del loro! ladri, sfruttatori, infatti ne abbiamo a iosa di esempi! rubano milioni...e vengono premiati con poltrone direttive, un operaio disoccupato che ruba per dar da mangiare ai figli, invece, subito in carcere! esempi ne abbiamo a centinaia! Berlusconi in testa! Bossi e figli, Fiorito, ecc..ec...ci avete resi solo schiavi ! altro che ITALIA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO....questa è un'Italia fondata sul ladrocinio e sulle ruberie al popolo!
ornella scalvini
disoccupata


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