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I Jre ospiti di Cantina Guido Berlucchi tra progetti futuri e dibattito al femminile

La sezione italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe ha organizzato il suo 21° congresso nazionale presso il Relais Franciacorta a Borgonato di Cortefranca (Bs); annunciati i nuovi ingressi e mostrata la guida 2014

 
24 marzo 2014 | 19:00

I Jre ospiti di Cantina Guido Berlucchi tra progetti futuri e dibattito al femminile

La sezione italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe ha organizzato il suo 21° congresso nazionale presso il Relais Franciacorta a Borgonato di Cortefranca (Bs); annunciati i nuovi ingressi e mostrata la guida 2014

24 marzo 2014 | 19:00
 



Jre Italia è nata nel 1992 ed è riconosciuta dal mondo gastronomico come una delle più prestigiose associazioni culinarie. Il gruppo è composto da 81 chef che si riconoscono all’interno di un sistema di valori, differenti ma complementari, dove la tradizione e l’innovazione si fondono sinergicamente con il talento e la passione. Creatività e innovazione, memoria e territorio: sono gli ingredienti comuni a tutti i Jeunes Restaurateurs, che non sono solo chef, ma anche proprietari e gestori dei loro ristoranti.

Il congresso nazionale, svoltosi oggi 24 marzo presso il Relais Franciacorta della Cantina Guido Berlucchi, a Borgonato di Cortefranca (Bs), ha rappresentato l’occasione d’incontro tra cuochi e ristoratori professionisti, riuniti per fare il bilancio della situazione dopo un anno di intense attività, ma anche per conoscersi e per riaffermare l’idea che l’importante è sentirsi parte integrante di un gruppo, come avviene all’interno di una famiglia.

Dopo l’assemblea riservata ai soli associati alla presenza di Andrea Sarri (nella foto a destra), presidente dei Jre, si è tenuta la conferenza stampa, durante la quale sono state presentate le attività 2014/2015, annunciati i nuovi ingressi e mostrata in anteprima la nuova guida 2014. Al termine della conferenza stampa, si è tenuta una tavola rotonda in cui si è affrontato il tema della presenza femminile all’interno dell’associazione e delle cucine dei ristoranti: "Chef e imprenditoria, un’opportunità solo maschile?".

Non più. Ad oggi, l’Italia vanta il più alto numero di donne imprenditrici rispetto alla media europea: per sfida, per necessità o per un’attitudine a reinventarsi, le italiane si sono rimesse in gioco, a costo di affrontare pesanti sacrifici e rinunce per raggiungere il loro obiettivo.

Giovani chef che hanno aperto ristoranti, fondato nuove aziende e creato start up all’avanguardia, conciliando i due lavori, di mamma e moglie con quello imprenditoriale, ottenendo spesso ottimi risultati.

Andrea SarriIl dibattito è stato moderato da Valeria Palumbo, giornalista e storica delle donne, ex caporedattore centrale de L’Europeo e di Global Foreign Policy, attuale collaboratrice di Rcs Multimedia News, Ispi, associazioni e siti internet, tiene lezioni universitarie, scrive reading teatrali e conduce corsi e incontri a festival storici e letterari.

Con gli interventi di due chef dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe:

  • Marianna Vitale: nata a Napoli. Con una laurea in letteratura spagnola e un padre cuoco di professione, si avvicina ai fornelli solo nel 2008 quando Lino Scarallo la chiama a lavorare a Palazzo Petrucci. Con il marito apre il ristorante Sud e solo dopo due anni arriva la prima stella Michelin.
  • Iside De Cesare: nata a Roma. Abbraccia il mondo della cucina facendo esperienza da Agata e Romeo, la Pergola dell’Hilton e da Salvatore Tassa alle Colline Ciociare. Alla Frasca di Castrocaro Terme, approda come chef pasticcera e conosce Romano, reduce da esperienze nelle cucine di Gualtiero Marchesi a Erbusco, il Rigoletto a Reggilo. Decidono di unirsi e aprono La Parolina, premiato da una stella Michelin.
E quattro imprenditrici di successo:
  • Marina Colombo: nata a Milano. Si iscrive alla Bocconi e si laurea in Economia Aziendale a pieni voti. Per gratificazione personale si diploma anche alla Scuola di Arti Grafiche. Durante l’università lavora nell’azienda di famiglia che produce componentistica elettronica abbandonando momentaneamente qualsiasi attività artistica. A 50 anni, quando i suoi figli escono di casa, si reinventa e crea, pur continuando ad occuparsi della società precedente, il suo nuovo personale progetto: MarinaC.
  • Rina Menardi: nasce a Sesto al Reghena in Friuli. È nel laboratorio di fabbro del padre che, affascinata dai materiali, inizia a sperimentare la propria creatività. Ventenne entra in contatto con l’argilla e capisce subito che la ceramica sarà materia espressiva della sua essenza. La fama di artista-artigiana-ceramista e il suo successo crescono grazie alla forza espressiva delle sue opere, sintesi di anima, colore, materia e natura.
  • Cristina Nonino: nasce a Udine. E’ la maggiore delle tre sorelle. Diplomata al Liceo Scientifico, lascia gli studi universitari in Economia e Commercio dopo la nascita dei suoi tre figli. Si inserisce in azienda affiancando il padre Benito nella produzione e oggi riveste il ruolo di amministratore delegato insieme con le sorelle Antonella e Elisabetta ed è responsabile commerciale del mercato Italia.
  • Cristina Ziliani: nasce a Brescia. Nel 1981 entra alla Guido Berlucchi occupandosi di amministrazione, per poi ideare ex novo l’ufficio marketing e relazioni esterne. Nel 2003 è fautrice del “nuovo corso” di Antica Fratta. Diventata presidente, decide di puntare all’eccellenza qualitativa della gamma e alla valorizzazione dell’imponente villa che ospita l’azienda vinicola. Nel contempo, è consigliere delegato alla comunicazione. Nel 2007 è nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Franco Ziliani con i suoi tre figli Cristina, Paolo e Arturo

«È un onore ricevere nella nostra sede storica i Jeunes, così familiarmente li chiamiamo», ha sottolineato Cristina Ziliani (nella foto), responsabile della comunicazione Berlucchi. «La nostra partnership prosegue con soddisfazione da anni, in loro abbiamo trovato interlocutori attenti, dinamici. Basti pensare con quanto entusiasmo hanno scelto il loro Cellarius Millesimato favorito, personalizzando lo sciroppo di dosaggio e creando un Franciacorta su misura: Cellarius Jre».

Proprio quest'ultimo vino è stato servito, insieme agli altri più rappresentativi della casa, durante l'esclusiva cena di gala a palazzo Lana Berlucchi, adiacente alle cantine seicentesche. Nell'antica dimora, residenza di Guido Berlucchi, fu riscritto il destino del territorio: qui  il nobiluomo ricevette l'enologo Franco Ziliani, che gli suggerì di produrre il primo metodo classico della Franciacorta. Era il 1955 e il resto, come si dice, è storia.

Grana PadanoNon poteva mancare il supporto del Consorzio Grana Padano, che da oltre dieci anni sostiene l'Associazione e le sue numerose iniziative. La partnership con alcuni degli chef Jre, poi, anima uno dei progetti più vivaci del Consorzio Grana Padano, il Taglio Sartoriale, grazie a cui il Consorzio offre ai più grandi chef della cucina italiana la possibilità di selezionare la stagionatura di Grana Padano su misura per le loro creazioni culinarie.

«Il motto dell'Associazione, talento e passione, e la filosofia che spinge i Jre a inseguire un modello di cucina contemporaneo, di ricerca, ma profondamente radicato nel territorio sono le ragioni per cui il nostro Consorzio crede fermamente in questa collaborazione», afferma Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano. «Il Grana Padano affonda le proprie radici nella storia del nostro Paese e si fa portavoce di una cultura del buono e sano che valorizzi il made in Italy nel mondo», conclude Baldrighi.

In occasione del convegno sono state degustate le caratteristiche della Dop più consumata nel mondo nelle tre diverse stagionature - 16 mesi, 22 mesi e 27 mesi - per conoscere le peculiarità di ognuna.

Il menu della cena di gala, interamente al femminile, è stato creato a più mani da alcune chef Jre, tra cui: Aurora Mazzucchelli, Anna Matscher, Marianna Vitale, Iside De Cesare, Carla Aradelli, Nadia Moscardi e Fabrizia Meroi che hanno interpretato il “Pranzo di Babette”.

Tra i partner dell'evento c'erano anche Electrolux, Marchesi Antinori, Frantoio di Sant'Agata d'Oneglia, Pilsner Urquell, Vranken-Pommery, Nespresso e S.Pellegrino.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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