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Alimentazione e sostenibilità ambientale Le ultime tendenze del settore a NutriMi

Il convegno NutriMi è stata l'occasione per approfondire il tema dell'importanza di una corretta alimentazione, per uno stile di vita sano, in un epoca in cui le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse

di Tiziana Colombo
 
04 aprile 2014 | 14:45

Alimentazione e sostenibilità ambientale Le ultime tendenze del settore a NutriMi

Il convegno NutriMi è stata l'occasione per approfondire il tema dell'importanza di una corretta alimentazione, per uno stile di vita sano, in un epoca in cui le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse

di Tiziana Colombo
04 aprile 2014 | 14:45
 

NutriMi è un convegno internazionale, punto di riferimento per tutta la comunità scientifica interessata all'approfondimento e all'aggiornamento sulla nutrizione e alimentazione. Un crocevia tra mondo scientifico, istituzioni, associazioni di categoria, produttori, distributori e consumatori.

Incentrato sulle novità e sulle tendenze in fatto di nutrizione, di alimentazione e di salute, che quest'anno da anche ampio spazio alla multiculturalità, alla nutrizione, alle scelte alimentari al benessere olistico, alla dietetica, alle intolleranze alimentari e alla sostenibilità ambientale. Durante l’edizione di quest’anno, svoltasi ieri all'Hotel Palazzo delle Stelline, alla comunità scientifica sono stati presentati dati e studi scientifici atti a promuovere la cultura della corretta alimentazione, che è alla base delle prevenzione e al benessere della salute.



“Glutine e lattosio: in Italia boom-intolleranze. Nuovi test genetici e alimenti ad hoc per affrontarle” è tra i seminari che hanno destato notevole interesse. A proposito di questo tema gli esperti in problemi legati alle allergie hanno concluso che la predisposizione è necessaria, ma l’ambiente gioca un ruolo decisivo.

Purtroppo le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse e i numeri sono sempre in maggiore aumento in tutto il mondo. In Italia alcuni dati forniti dell'istituto superiore di Sanità, dicono che l'8% dei bambini e il 2% della popolazione adulta soffre di "reazioni avverse ad uno o più cibi" che si manifestano con sintomi gastrointestinali: dolori addominali, crampi, diarrea, vomito.

Sette italiani su dieci soffrono di intolleranza al lattosio, che oltre alla predisposizione genetica che può essere causata da alcune malattie infiammatorie croniche intestinali quali celiachia, morbo di Chron, da infezioni batteriche o virali, e da trattamenti farmacologici.; uno su cento soffre di celiachia; per quanto riguarda la sensibilità al glutine che si manifesta con sintomi intestinali o extra-intestinali può essere una fase transitoria.

Un altro seminario seguitissimo è stato “Arriva la dieta che, grazie all'olfatto, fa perdere peso due volte più velocemente rispetto a qualsiasi altra”. L’estate si avvicina, la prova costume ci attende e la “Dieta S” è un regime alimentare che prevede di assicurare effetti stabili e duraturi nel tempo, messa a punto da Sprim Italia che si rifà al significato della parola nell’Antica Grecia: stile di vita.



I principi fondamentali di questa dieta: sono “smell science sexy” ovvero le 3 S che permettono il recupero della forma fisica attraverso un adeguato regime alimentare, lo sport e la cura degli inestetismi riattivando il metabolismo permettendo così una perdita di peso due volte più veloce rispetto ad altre diete. Questo è possibile grazie recupero dell’olfatto, il nostro senso legato al gusto e protagonista nel rapporto tra l’uomo e il cibo.

La Dieta S che dura tre mesi, più una fase di mantenimento di altri tre mesi, sarà oggetto di uno studio clinico che coinvolgerà 90 donne non fumatrici, in sovrappeso o affette da obesità. Il tema della multiculturalità a tavola è stato un altro dei temi affrontati nella prima giornata di NutriMi: l'appello lanciato è stato: " Riscopriamo gli alimenti tradizionali".

La nutrizione da sempre condiziona in maniera profonda la durata e la qualità della vita. Oggi questo effetto è ancor più condizionato dall'integrazione di diverse culture alimentari che se mal gestite possono costituire un limite. In Italia il fenomeno dell’immigrazione è largamente diffuso e gli immigrati provengono per la gran parte dall’Europa dell’est, dal nord Africa, dall’India e dalle Filippine.

Per tradizione culturale e religiosa gli immigrati benché si adattino al nuovo ambiente alimentare, tendono a osservare rigorosamente i divieti imposti dalla religione, e tendono quindi ad adattarsi con difficoltà alla cucina del Paese che li ospita aumentando così il rischio di malattie legate al clima e all'alimentazione non adeguata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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17/04/2014 16:42:11
1) Cibo e sostenibilita'
Secondo me e' vero che le intolleranze alimentari stanno aumentando per via dell'ambiente e dell'inquinamento. Non puo' essere solo un tema di predisposizione. Si e' parlato anche di possibili soluzioni di questo problema? Prima ho visto che Barilla ha lanciato un progetto che finanzia idee di giovani su alimentazione e sostenibilita'. http://www.barillagood4.com/it/ Secondo me e' interessante. L'avete gia' visto?
Nicoletta Villani



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