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Il Consorzio di tutela Ortona Doc debutta a Vinitaly con 2 eccellenze

Il Consorzio di tutela Ortona Doc ha presentato i suoi primi tre vini, che saranno a Vinitaly 2014. Debutto anche per il vino con l’etichetta “Un brindisi alla pace”, per il 70° anniversario della Liberazione della Città

 
04 aprile 2014 | 15:40

Il Consorzio di tutela Ortona Doc debutta a Vinitaly con 2 eccellenze

Il Consorzio di tutela Ortona Doc ha presentato i suoi primi tre vini, che saranno a Vinitaly 2014. Debutto anche per il vino con l’etichetta “Un brindisi alla pace”, per il 70° anniversario della Liberazione della Città

04 aprile 2014 | 15:40
 



Sono stati presentati ufficialmente i primi due vini prodotti dal Consorzio di tutela Ortona Doc. Nato da un patto di alleanza di alcune cantine e aziende agricole del territorio ortonese, il Consorzio si è costituito nel 2013 e ha debuttato di fatto al Vinitaly, ospite dello stand del comune di Ortona.

I vini esprimono l’intero territorio in una maniera unica: tutte le forze e le competenze sono state unite per produrre un unico vino, nelle declinazioni rosso e bianco, che sarà commercializzato da tutte le cantine aderenti in nome di un lungimirante patto di fratellanza, che suggella una storia viticola lunga 1500 anni.

Il vino Ortona Doc proviene da uve allevate con sistema pergola abruzzese. Il rosso è a base Montepulciano d’Abruzzo (95% min), il bianco a base Trebbiano (minimo 70%). Entrambi provengono da un territorio caratterizzato dalla peculiare posizione tra l’Adriatico e il massiccio della Majella, protetto dai venti umidi dell’ovest e beneficiante di un’escursione termica che garantisce una maggiore conservazione degli aromi e delle acidità nelle bacche di uva. L’Ortonese conta 2.700 ettari di vigne e 5 milioni di viti.

È stato anche presentata una bottiglia, in edizione limitata con l’etichetta “Un brindisi alla pace”, realizzata dal maestro Mario Scarano e vincitrice del concorso di idee indetto dall’assessorato alle Politiche agricole e al Turismo del Comune di Ortona per il 70° anniversario della Liberazione della Città (nella foto accanto). L’etichetta viene apposta su mille bottiglie a marchio Ortona doc. Il concorso di idee è stato realizzato dall’assessorato all’agricoltura del Comune di Ortona; il premio è stato consegnato dal colonnello Colonello Spike Hazleton, addetto militare dell’Ambasciata del Canada in Italia.

«Nel XVII secolo il vino di Ortona riforniva le Cantine della corte di Napoli e del Papa Paolo V», spiega il presidente del Consorzio di Tutela Ortona Doc, Francesco Falcone (nella foto sotto, a destra). «La sua storia non dà lustro solo ad un’area ristretta, ma alla provincia di Chieti e all’Abruzzo intero. La sua storia ha un prestigio che il Consorzio vuole restituire».

«Partendo da questo percorso storico - aggiunge Falcone - le aziende presenti sul territorio hanno deciso di mettersi insieme per cercare di costruire qualcosa per il futuro. Le aziende che hanno partecipato alla costituzione del Consorzio Ortona Doc sono 9, ma ci sono già altre richieste di adesione. Il teritorio è caratterizzato dalla presenza di due grosse strutture cooperative di primo grado, più una di secodno grado che raccoglie tutti i viticultori, che sono quindi riuniti in cooperativa. Le famiglie di agricoltori sono circa 2mila e la superficie vitata del comune è di 2.700 ettari. Quello che ci fa ben sperare in un possibile sviluppo positivo dell'Ortona Doc è che le aziende che partecipano al Consorzio hanno già oggi fette di mercato importanti con le altre Doc del territorio: in totale producono oltre 16 milioni di bottiglie».

da sinistra: Giannicola Di Carlo e Francesco Falcone

La qualità de “li vini dolci e bruschi” di Ortona e delle uve impiegate è stata per secoli ben nota a tutti, oggetto di un commercio fiorente verso Venezia, Napoli, Roma, e Ragusa. «Nel Medioevo venivano inflitte pesanti sanzioni verso chi tentasse di imbarcare vino che non fosse prodotto nel Comune», spiega l’assessore all’Agricoltura del Comune di Ortona, nonché vicepresidente del Consorzio Ortona Doc, Giannicola Di Carlo (nella foto sopra, a sinistra). «La produzione vitivinicola è da sempre il fiore all’occhiello di Ortona: la prima volta che il suo vino viene citato in un documento scritto è in una lettera del 594 d.C., a firma del Papa Gregorio Magno. La sua qualità divenne così nota da venire presto protetta da rigide politiche: alla fine del 1500, ad esempio, non veniva permesso a chi non fosse ortonese di impiantare vigneti nel territorio, con lo scopo di preservare le caratteristiche qualitative, evitare il surplus di produzione e mantenere il giusto prezzo di mercato».

«La viticoltura - sottolinea Di Carlo - è l'attività economica più importante del Comune di Ortona. Un numero da sottolineare sono le 25mila tonnellate di anidride carbonica che la superficie fogliare dei nostri vigneti riesce a fissare, ad assorbire, riducendo quindi l'impatto ambientale dell'anidride carbonica presente nell'atmosfera del Comune di Ortona».

In occasione della presentazione del Consorzio è stata distribuita una copia del libro di Elio Giannetti “La vite e il vino”, curato dall’associazione ortonese di Storia patria, ed è stata offerta una degustazione del Bianco e del Rosso Ortona doc alla presenza delle aziende fondatrici Cantina Ortona, Caldora Vini, Citra, Casal Thaulero, Cantina San Zefferino, Dora Sarchese, Cantine Dragani, Agriverde, De Iure Salvatore.



Sono intervenuti anche gli studenti della V B della scuola primaria di Ortona “Piazza San Francesco” (istituto comprensivo 2), che hanno partecipato al concorso di idee indetto dal Comune di Ortona, oltre ad alcuni dei giornalisti e degli opinion maker ospiti del wine tour organizzato per il Consorzio Ortona Doc dal 2 al 5 aprile nell’Ortonese. L’appuntamento al Vinitaly con i primi vini Ortona doc è per domenica 6 aprile 2014 presso il padiglione 12 area Abruzzo, nello stand del Comune di Ortona.


Consorzio tutela Ortona Doc
via Civiltà del Lavoro 111 - 66026 Ortona a Mare (Ch)
info@ortonadoc.it
www.ortonadoc.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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