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Due novità per Santa Margherita e una svolta all’insegna del “green”

Debutto a Vinitaly per Sassoregale Vermentino Maremma Toscana Doc e Müller Thurgau-Glera Brut di Santa Margherita, che ha inoltre avviato un programma certificato di “carbon neutrality” per azzerare le emissioni di CO2

 
16 aprile 2014 | 11:47

Due novità per Santa Margherita e una svolta all’insegna del “green”

Debutto a Vinitaly per Sassoregale Vermentino Maremma Toscana Doc e Müller Thurgau-Glera Brut di Santa Margherita, che ha inoltre avviato un programma certificato di “carbon neutrality” per azzerare le emissioni di CO2

16 aprile 2014 | 11:47
 

Novità di prodotto per Santa Margherita Gruppo Vinicolo per l’ultima edizione di Vinitaly: nuove referenze e nuovi packaging che rispondono alle richieste di un consumatore sempre più esigente e selettivo nelle scelte e nei gusti. Dalla Toscana al Veneto, per arricchire con personalità e stile il proprio mosaico enologico, grazie alle due novità Sassoregale Vermentino Maremma Toscana Doc e Müller Thurgau-Glera Brut.



Sassoregale Vermentino Maremma Toscana Doc
Macchia mediterranea, ginestre, brezze, la forza del sole: il Vermentino Maremma Toscana Doc di Sassoregale - la tenuta nel Grossetano di Santa Margherita Gruppo Vinicolo - nasce così, da questi “semplici” ingredienti. È il primo vino bianco prodotto nei 38 ettari (30 a vigneto) che compongono questo gioiello toscano che sino ad oggi si era focalizzato su sangiovese, merlot e syrah. Il Vermentino è il “vitigno” del Mediterraneo, capace com’è di reggere le temperature più torride dell’estate e le brusche inversioni termiche, presente in un’area molto vasta che comprende la penisola iberica, il sud della Francia con la Corsica, e l’Italia in tutte le regioni e isole affacciate sul Mar Tirreno e la Puglia.

Un vino davvero di “territorio” - sempre più presente nelle scelte degli Italiani (è fra i dieci vitigni più apprezzati secondo le recenti classifiche Iri-Infoscan) - che nella Tenuta Sassoregale ha trovato tutti gli elementi per mostrarsi nella sua maturità: le lavorazioni di campagna sono state improntate alla totale sostenibilità e in cantina si è scelta la strada di quelle più semplici e naturali (spremitura soffice, fermentazione in solo acciaio, cinque mesi sui lieviti per ampliare il proprio corredo aromatico).

Sassoregale si sviluppa nella vallata dal fiume Ombrone, a Civitella Paganico, ad una ventina di chilometri dal Mar Tirreno beneficiando appieno delle sue influenze: i vigneti, posti ad una altitudine di circa 150 metri slm, poggiano su terreni ricchi e profondi, sono accarezzati ogni giorno dalle brezze e questa costante ventilazione rinfresca i grappoli mantenendoli in perfetta salute, aiutandoli a maturare nelle condizioni ottimali. La luce della Maremma contribuisce poi ad ottimizzare la fotosintesi generando così uve, e successivamente vini, particolarmente profumati, ricchi ed avvolgenti.

Tutte caratteristiche che si ritrovano in questo Vermentino che presenta un quadro aromatico intenso ed elegante, dove alle note dominanti di agrumi e frutta a polpa bianca si affiancano piacevoli sentori di ortica ed erbe mediterranee. Al palato si distende dinamico e prestante al tempo stesso, grazie a una interessante struttura gustativa resa agile e ritmica da una infiltrante venatura sapida. Ideale con antipasti a base di verdure e di pesce, si abbina ottimamente con tutta la cucina di pesce di acqua salata, sia di primi piatti che di portate importanti corredate da erbe aromatiche e spezie. Perfetto con l’aragosta alla catalana. Il Vermentino Maremma Toscana Doc Sassoregale ha fatto il suo debutto ufficiale a Vinitaly 2014.

Santa Margherita Müller Thurgau-Glera Brut
Santa Margherita ha presentato a Vinitaly anche un altro vino, figlio della tradizione enologica della cantina di Fossalta di Portogruaro. Era il 1952 quando venne presentato il primo vino spumante da vitigno Glera ed era il 1986 quando sui mercati debuttò il Müller Thurgau frizzante: due vini immediatamente apprezzati in tutto il mondo. Oggi, a distanza di quattro decadi, Müller Thurgau e Glera si fondono assieme per dar vita ad un nuovo spumante charmat secco che va a rispondere ad una domanda crescente di vini innovativi, ma ricchi di storia e tradizione, affiancandosi ai “fratelli maggiori” monovitigno.

Il blend originale delle due uve, infatti, racconta molta della storia di Santa Margherita: il Müller Thurgau proviene da vigneti posti sulle pendici delle Dolomiti fra i 400 ed i 600 metri d’altezza; la Glera, invece, dalle colline della Marca Trevigiana. La vinificazione è in bianco, separatamente, con spremitura soffice delle uve. Dopo la prima fermentazione, avviene l’assemblaggio con la seconda fermentazione, a temperatura controllata, e la “presa di spuma”.

La ricchezza e l’originalità del blend - la delicata aromaticità del Müller Thurgau e la florealità e la consistenza del frutto della Glera - si percepisce nettamente al bicchiere: il brillante color giallo paglierino e uno scoppiettante perlage anticipano una immediata esplosione di profumi dai richiami floreali e di agrumi ravvivati da piacevoli note di erbe di campo e officinali. In bocca si conferma l’impressione di vivacità e vitalità avvertita al naso grazie a una sensazione gustativa “croccante” e una freschezza vibrante che prolunga nel finale le note aromatiche. Il Müller Thurgau-Glera Brut Santa Margherita - che si presenta in un originale formato della bottiglia ed una elegante grafica nel packaging - è ideale sia come aperitivo che in accompagnamento a sfiziosi antipasti a base di affettati o verdure, a primi piatti di pasta con sughi delicati o a base di pesce. Spettacolare sui fritti, sia di pesce che di verdure.

Pinot Grigio “Carbon Neutral”
L’azienda veneta, che ha sede a Fossalta di Portogruaro (Ve), ha inoltre intrapreso una strada all’insegna dell’evoluzione “green”. L’allarme degli scienziati dell’Ipcc sulle mutazioni climatiche dovute ai gas-serra ed al global-warming trovano infatti una prima risposta nella politica di carbon-neutrality avviata da Santa Margherita per il suo vino icona: il Pinot Grigio. Dopo aver avviato numerose azioni per una sempre più vasta sostenibilità - utilizzo di uve a chilometro zero; adesione a diversi protocolli, sia nazionali che territoriali, per la riduzione della chimica nei vigneti e la salvaguardia della biodiversità; autoproduzione dell’energia necessaria al funzionamento delle proprie cantine da fonti rinnovabili come fotovoltaico e biomasse (che hanno comportato la piena autosufficienza con quasi 400mila kilowattora prodotti ed una riduzione di 210 tonnellate di CO2 nell’atmosfera) - è con orgoglio che oggi Santa Margherita annuncia a Vinitaly la realizzazione del più vasto programma certificato di “carbon neutrality” mai compiuto da una cantina italiana: dal primo aprile, tutte le bottiglie di Pinot Grigio distribuite in Canada - quasi 1,5 milioni di bottiglie all’anno - sono certificate carbon neutral, grazie all’analisi di un istituto straniero di alta reputazione (Carbonzero). Tutte le emissioni di CO2 sono state “azzerate” attraverso interventi diretti nel ciclo di produzione e riduzioni reali di emissioni in compensazione, attraverso carbon-offsets.

Si è partiti dal calcolo dell’impronta carbonica dell’intero ciclo produttivo del Pinot Grigio destinato al Canada, sia come valore assoluto sia come “impatto” di ogni singola bottiglia. Questo calcolo è stato realizzato e certificato utilizzando il Life Cycle Analysis che misura la quantità di CO2 rilasciata in atmosfera. Sono state quindi individuate le azioni possibili da attuare immediatamente per gestirne la riduzione e, infine, sono stati indicati gli offsets acquistabili per quella parte di emissioni di CO2 che non può essere abbattuta all’interno del ciclo aziendale. Questo processo porta alla “carbon neutrality” ovvero ad una impronta carbonica pari a zero, annullando totalmente l’1,67 kilogrammi CO2 che vengono prodotti per ogni bottiglia di Pinot Grigio destinato al Canada. A titolo di esempio: produrre un chilogrammo di zucchero significa immettere nell’atmosfera 1,31 chili di CO2 mentre l’impronta carbonica di un passeggero sulla tratta ferroviaria Venezia-Roma è pari a 17 chili di CO2.

Ettore Nicoletto«Già questo - spiega Ettore Nicoletto (nella foto), amministratore delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo - ci ha visto in una posizione ottimale per affrontare il complesso delle riduzioni di emissioni. Non si tratta di un’operazione “green-washing”: partiamo dal Canada, ma l’obiettivo è di esportare in tutto il mondo questo modo di produrre vino, anche sul mercato interno».

Durante la promozione di lancio Santa Margherita donerà 50 centesimi del ricavato della vendita di ogni bottiglia di Pinot Grigio a Tree Canada, associazione che provvederà a piantare alberi nei cortili delle scuole, lungo le strade e nei parchi.


Santa Margherita
via Ita Marzotto 8 - 30025 Fossalta di Portogruaro (Ve)
Tel 0421 246111 - Fax 0421 246417
www.santamargherita.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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