Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 10:42 | 104256 articoli pubblicati

Falso Verdicchio in vendita anche online Qualità scarsa ed etichette illegali

L'Istituto Marchigiano di Tutela vini al Vinitaly 2014 ha affrontato il tema della falsificazione del Verdicchio, schierandosi contro i famosi wine kit, acquistabili online, che si spacciano per prodotti italiani

di Piera Genta
 
18 aprile 2014 | 15:26

Falso Verdicchio in vendita anche online Qualità scarsa ed etichette illegali

L'Istituto Marchigiano di Tutela vini al Vinitaly 2014 ha affrontato il tema della falsificazione del Verdicchio, schierandosi contro i famosi wine kit, acquistabili online, che si spacciano per prodotti italiani

di Piera Genta
18 aprile 2014 | 15:26
 



Grazie all’Istituto Marchigiano di Tutela vini al Vinitaly 2014 si è affrontato il problema della contraffazione del Verdicchio con i risultati di una analisi commissionata all’università Politecnica delle Marche ed una degustazione comparativa tra i due campioni.
Natale Giuseppe Frega ha analizzato uno dei kit, acquistato alcuni mesi fa su Amazon: un prodotto con bassi polifenoli che ha perso tutti gli antiossidanti ed è privo delle proprietà salutari del vino.

Il tracciato della frazione aromatica del Verdicchio canadese ha un profilo totalmente piatto. Si tratta quindi di una bevanda idroalcolica che nulla a che vedere con il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Inutile commentarne la degustazione comparativa. Ma cosa contiene questa bella scatola con tanto di Colosseo, bandiera italiana, la scritta "Vino italiano" di qualità ed indicazione della tipologia? Etichette, chiarificante, stabilizzante, lieviti, tappi, capsule, succo d’uva concentrato, istruzioni.

Il costo 41,35 dollari per una capacità produttiva di 23 litri (30 bottiglie a 0,75 litri) da fare in 4 settimane venduto dalla canadese Paklab che propone anche altri kit di grandi vini italiani. Se viene digitato su Amazon Verdicchio, si trovano affiancati sia il famigerato kit che il Verdicchio di Jesi prodotto da una cantina del territorio ed ancora se si vuole estendere la ricerca su YouTube ci sono numerosi video che ne seguono la produzione casalinga.

Paradossale poi leggere i commenti dei vari utilizzatori, da quello soddisfatto ma dispiaciuto perché non ha ricevuto la bustina dei chips a quello che loda le qualità della brodaglia. Il direttore dell’istituto Marchigiano di Tutela vini, Alberto Mazzoni, ha richiamato l’attenzione sul concetto di tutela dei prodotti e difesa del consumatore anche dal punto di vista sanitario.

Se da un lato l’Unione europea protegge il made in Italy altrettanto non succede nel resto del mondo ed è fondamentale arginare il fenomeno. Quasi ogni settimana i Nac denunciano episodi di sounding, etichette illegali, contraffazione dei prodotti, pirateria. Un mercato quello del falso che nel nostro agroalimentare vale quasi il doppio dell’originale: 60 miliardi di euro contro 33,4.

Sempre sul tema, il Consorzio Barolo Barbaresco Alba langhe e Roero sta intervenendo contro il commercio online dei falsi Barolo wine kit nel Regno Unito con una campagna di azioni mirate a partire dalla rimozione dai siti e-commerce eBay e Amazon degli annunci per la vendita dei “wine making kit” recanti la dicitura Barolo o “Barolla”, storpiatura del nome Barolo per trarre in inganno i consumatori meno esperti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Notte Rossa
Siggi
Giordana Talamona
Siad

Notte Rossa
Siggi
Giordana Talamona

Siad
Fonte Margherita
Delyce