Su un numero non trascurabile di utensili da cucina, in Francia, Svizzera e Germania sono state trovate tracce del batterio E. Coli BLSE, resistenti agli antibiotici. In Italia per ora non è stato lanciato nessun allarme e nessuno al governo si è ancora mosso, ma si auspica un intervento di prevenzione da parte del ministero della Salute.
La moltiplicazione dei batteri resistenti agli antibiotici, si legge sul quotidiano francese Le Figaro, preoccupa i professionisti della sanità, che affermano di avere a disposizione sempre meno antibiotici per combattere questi potenti microrganismi.
Alcuni ricercatori svizzeri hanno analizzato in laboratorio, per 16 mesi, dei taglieri da cucina utilizzati quotidianamente, alcuni all'interno degli ospedali, altri utilizzati nelle cucine private, sempre in Svizzera, Francia e Germania. Su 154 taglieri, provenienti da un ospedale svizzero, 10 (il 6,5%) presentavano alcune tracce del batterio E. Coli BLSE, trasmessi attraverso i polli.
Secondo lo studio apparso a marzo sulla rivista specialistica Infection Control and Hospital Epidemiology, all'interno delle cucine private i taglieri contaminati erano 5 su 144 (3,5%). I danni che i batteri E. Coli BLSE provocano alla salute sono: dolori addominali e diarrea, che può evolvere fino a forme più gravi di emorragie, anche mortali.
Negli ultimi anni questi batteri sono sempre più resistenti a causa di un eccessivo trattamento di questi ultimi con gli antibiotici, sia da parte degli uomini, che per quanto riguarda il trattamento degli animali. Gli antibiotici più comuni dunque non hanno più alcun effetto contro questi germi, perciò è necessario ricorrere a dei farmaci più potenti, che dobbiamo impegnarci a proteggere, per non ritrovarsi un giorno senza alcun metodo di azione terapeutica.
I consigli degli esperti
Lance Prince, un ricercatore specializzato in resistenza antibiotica all'università George Washington negli Stati Uniti, i risultati delle ricerche effettuate in svizzera sono allarmanti: «La prossima tappa di questo processo sarà l’insorgere di un batterio multi-resistente, e questo sarà un vero incubo».
Trattare la carne cruda richiede delle strette misure igieniche, da applicare quotidianamente, come lavarsi le mani ogni volta che si è tagliata della carne cruda, o utilizzare un coltello per la carne cruda e uno diverso per tagliare altri alimenti; in caso contrario l’attrezzo da cucina potrebbe essere stato contaminato dal batterio.
I taglieri devono essere rigorosamente lavati con acqua calda e detergente per le stoviglie; lavarli con uno strofinaccio da cucina non è sufficiente. Gli esperti raccomandano inoltre di avere un unico tagliere che si utilizza per tagliare la carne, e un altro per tagliare gli altri alimenti.
Si può consumare pollo senza timore, se è ben cotto, dato che le alte temperature distruggono i batteri. Per quanto riguarda tutti gli altri tipi di carne, la cui sicurezza alimentare non è garantita, questi devono essere cotti perfettamente.