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Ortinfestival celebra l'agricoltura urbana Semi e spezie diventano gioielli d'arte

Un format originale e aggregante quello di Ortinfestival, nei Giardini della Reggia di Venaria, che ha saputo entusiasmare grandi e piccini ed ha ottenuto il Patrocinio del Comitato Scientifico dell’Expo 2015

di Piera Genta
 
04 giugno 2014 | 17:33

Ortinfestival celebra l'agricoltura urbana Semi e spezie diventano gioielli d'arte

Un format originale e aggregante quello di Ortinfestival, nei Giardini della Reggia di Venaria, che ha saputo entusiasmare grandi e piccini ed ha ottenuto il Patrocinio del Comitato Scientifico dell’Expo 2015

di Piera Genta
04 giugno 2014 | 17:33
 

Un’immagine di Carl Warner, il celebre fotografo inglese che utilizza come elementi dei suoi paesaggi cibi veri ed il claim Dagli Orti “Reali”, all’orto reale… con Gusto! Così si presenta la prima edizione di Ortinfestival allestito nel Parco basso dei Giardini della Reggia, il Potager Royal, un’area a maglia quadrata di circa 10 ettari localizzata nei pressi della Cascina Medici del Vascello, dove tra il Seicento ed il Settecento si estendevano parte dei Giardini, mentre nel corso dell’800 il medesimo spazio era utilizzato per coltivazioni estensive da parte dell’Azienda Agricola della Real Casa che svolgeva anche attività di ricerca e sviluppo in ambito agronomico.



Oggi il Potager è stato ricostruito sul modello di quello esistente con 10 chilometri di canali di irrigazione e 1700 alberi da frutta storicamente presenti nel territorio piemontese ed ancora ortaggi ed erbe officinali, cereali, parti a prato, fontane, giochi d’acqua e gallerie verdi. Un contenitore ideale suddiviso in diverse sezioni per raccontare e fare vivere l’orticoltura urbana e non e parlare delle tecniche di recupero sostenibile di terreni che altrimenti non verrebbero utilizzati, di come costruire un orto sul balcone o sul cemento del cortile in maniera sana e rispettosa dell’ambiente.

È stato possibile passeggiare e soprattutto conoscere le antiche varietà di ortaggi autoctoni, le piante aromatiche mediterranee e del mondo, i fiori commestibili e soprattutto una incredibile raccolta di oltre 50 nuove specie di verdure esotiche che si sono perfettamente adattate al nostro clima e sono coltivate con successo in Italia. Alcune di queste verdure sono state presentate in un appuntamento dello show cooking presso il teatro al coperto della Cascina Medici del Vascello, trasformato per l’occasione in una enorme cucina, da Silvia Ling del ristorante cinese Zheng Yan di Torino.

Tra gli appuntamenti golosi, quello con Alfonsina Trucco, 85 anni, campionessa mondiale di pesto al mortaio, una vita trascorsa con la gemella Enrichetta nella trattoria Rosin di Tre fontane nell’entroterra ligure. Il suo segreto: buon senso, buona volontà ed ingredienti di qualità pestati nel mortaio di marmo (il suo ha 150 anni) con il doppio pestello.



Nel cartellone non potevano mancare le attività ludico didattiche i workshop e gli incontri dedicati all’agricoltura con ospiti autorevoli come il climatologo Luca Mercalli o l’esperta naturalista Loredana Matonti. Ricca di suggestioni gastronomiche la food court con cucina peruviana e la Pachamanca, quella argentina, iraniana, indiana e russa ed ancora le zuppe, le bombette pugliesi e lo street food. A completare l’offerta enogastronomica l’area degustazione di vino e birre, il Farmer Market, mercantino contadino allestito dalle associazioni di categoria, CIA, Coldiretti, Confagricoltura. Importante la partecipazione di cuochi torinesi con show cooking che si sono affiancati all'offerta istituzionale del ristorante Stil Novo nella Reggia, che ha fra l'altro ospitato la cena di inaugurazione tutta ovviamente vegetariana.

Ed anche i semi e le spezie diventano arte o meglio gioielli d’arte. Ecco che Silvia Beccaria, artista tessile torinese, ha realizzato “La Speziale” un gioiello ispirato alle gorgiere storiche in uso nel ‘500, complemento capace di mettere in straordinario risalto la bellezza e l’espressività del volto. Pepe rosa, cardamomo, coriandolo, pepe della Giamaica racchiusi nei baccelli intrecciati e tessuti, filo dopo filo, vogliono rappresentare la congiunzione tra il mondo della bellezza e quello del gusto e dei profumi, e divenire strumento di esaltazione del fascino femminile e della sensualità, in un connubio di sapori e poteri seduttivi. E creato appositamente per la manifestazione, Bijou du Jardin, perfetto cromatismo di ben 24 semi tra cui aneto, carota, ravanello, rucola, prezzemolo, finocchio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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10/06/2014 18:29:17
1) cibo di strada
Ma ad Ortinfestival il cibo era soprattutto di strada...basta con queti coppapasta!!!
anna consonni




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