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Il latte è davvero un alimento sano? Tra i disturbi, difficile digestione e acidità

Le proteine contenute nel latte vaccino, come tutte le proteine di origine animale, sono acide e, se ingerite in eccesso dall'uomo, provocano acidificazione del sangue; perciò il latte può risultare dannoso per la salute

di Tiziana Colombo
 
12 luglio 2014 | 14:29

Il latte è davvero un alimento sano? Tra i disturbi, difficile digestione e acidità

Le proteine contenute nel latte vaccino, come tutte le proteine di origine animale, sono acide e, se ingerite in eccesso dall'uomo, provocano acidificazione del sangue; perciò il latte può risultare dannoso per la salute

di Tiziana Colombo
12 luglio 2014 | 14:29
 

Da quando mi sono ritrovata intollerante al nichel e al lattosio mi si è aperto un mondo. Avevo sempre creduto che il latte fosse un alimento fondamentale e completo per l’uomo. Mio nonno solitamente cenava con la zuppa di riso e latte asserendo che era un toccasana per la salute. Quest’abitudine diceva che lo aveva fatto arrivare a 90 anni sano come un corallo. Ho sempre sentito dire: “Il latte fa bene alle ossa, devi berne molto! Fa bene perché contiene calcio e stimola l’assimilazione di vitamina D”.



Il mio ginecologo, quando ero in gravidanza e passavo notti insonni, mi consigliava di bere un bicchiere di latte caldo prima di andare a letto in modo da diminuire l’acidità gastrica, che secondo lui era la causa del mio non dormire e avrebbe favorito un buon sonno per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo.

Oggi invece latte e latticini vengono messi sotto accusa da buona parte del mondo medico e non solo! Ho ampiamente dibattuto questo tema sia con la dottoressa Rosa Sica e qui di seguito vi riporto il suo pensiero.

Il latte materno per un neonato è l’alimento più completo. Lo stesso si può sostenere per il latte vaccino, l’alimento più diffuso per la colazione di bambini e adulti, che vorrebbero rimanere eterni bambini? Non siamo forse gli unici mammiferi a consumare latte anche dopo lo svezzamento? La verità è che il latte vaccino è l’alimento più idoneo si, ma al vitello, non al piccolo dell’uomo.

Ecco perché:

  • La composizione nutrizionale del latte vaccino è diversa rispetto a quella del latte materno che ha un contenuto superiore in zuccheri e inferiore in proteine rispetto a quello vaccino. D’altro canto, tale composizione risponde alle esigenze nutrizionali del bambino, che ha bisogno di più zuccheri per alimentare principalmente il sistema nervoso (cervello) e necessita di un apporto in proteine moderato, tale da sviluppare la massa muscolare in armonia con i suoi ritmi di crescita. Ricordiamo che, al contrario, un vitello in due mesi deve passare da 60 Kg a 115 kg di peso: il latte vaccino che contiene il triplo delle proteine contenute nel latte di donna, è stato pensato dalla natura per servire a tale scopo!
  • La composizione proteica, dal punto di vista qualitativo, del latte materno è diversa rispetto a quella del latte vaccino:

TIPO DI LATTE

CASEINE

SIEROPROTEINE

Latte materno

35

65

Latte vaccino

80

20

Latte di capra

84

16

Latte di asina

33

67


Nel latte vaccino le caseine rappresentano l’80% delle proteine a differenza del latte materno (35%). Questo implica la formazione di grossi coaguli nell’ambiente acido dello stomaco, di difficile digestione per gli enzimi proteolitici del neonato e dell’adulto. Il vitello, invece, ha un apparato digerente tale da consentire la digestione della caseina contenuta nel latte delle loro madri(il latte è un alimento specie-specifico). Situazione opposta per le sieroproteine che, nel latte di donna, rappresentano il 65% della composizione proteica. Da questo punto di vista il latte di asina è quello più compatibil.
  • Nel latte materno sono presenti, tra le sieroproteine, le immunoglobuline IgA, anticorpi che rinforzano le difese immunitarie del bambino. La mucosa dell’intestino, non essendo ancora completamente sviluppata, è più permeabile alle macromolecole che in caso di nutrizione con latte materno vengono prontamente neutralizzate dalle IgA. In caso di nutrizione con latte vaccino, che è privo di queste immunoglobuline, le macromolecole provenienti dall’ambiente esterno potrebbero, una volta attraversata la mucosa intestinale, sensibilizzare il bambino, facilitando lo sviluppo diallergie. La presenza delle IgA contrasta inoltre lo sviluppo di eventuali infezioni.
  • I bambini, inoltre, durante lo svezzamento, non tollerano bene il latte vaccino per la perdita parziale o totale dell’enzima lattasi, enzima in grado di metabolizzarlo. Di qui i fenomeni di intolleranza.
  • Le proteine contenute nel latte vaccino, come tutte le proteine di origine animale, sono acide e, se ingerite in eccesso, provocano acidificazione del sangue. Dato che l’organismo possiede un efficace meccanismo di autoregolazione del livello di acidità, per evitare le conseguenze dello squilibrio, non appena le sostanze acide assorbite con gli alimenti superano la capacità di controllo del meccanismo del sangue, il nostro organismo reagisce con la formazione di sali di calcioche essendo alcalini tamponano l’acidità. Ma l’organismo dove preleva il calcio? La risposta è inquietante: il calcio viene rimosso dalle ossa e dai denti. Esiste una forte correlazione tra consumo di proteine animali ed insorgenza di osteoporosi.
  • Il consumo di latte e latticini inoltre sembra essere correlato anche con un aumentato rischio di alcuni tipi di tumore.
  • Evidenze epidemiologiche dimostrano che un maggiore consumo di prodotti lattiero-caseari e carne, tipici della dieta occidentale, rappresenti uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2 (DT2) e di obesità.

Siamo ancora convinti che il latte faccia bene alle ossa e che sia un alimento sano e adatto alla salute dell’uomo?

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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