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Prodotti alimentari tra i souvenir preferiti Moncalvo: «Un bene per gli agricoltori!»

Vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve, sono i souvenir preferiti da un italiano su quattro, per questa estate; la crisi economica spinge i turisti verso spese utili, direttamente in frantoi, cantine o malghe

 
10 luglio 2014 | 10:26

Prodotti alimentari tra i souvenir preferiti Moncalvo: «Un bene per gli agricoltori!»

Vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve, sono i souvenir preferiti da un italiano su quattro, per questa estate; la crisi economica spinge i turisti verso spese utili, direttamente in frantoi, cantine o malghe

10 luglio 2014 | 10:26
 

Quasi un italiano su quattro (22%) torna dalle vacanze con prodotti tipici come souvenir che si classificano come i preferiti nell’estate 2014. È quanto emerge all’Assemblea della Coldiretti dall’indagine Coldiretti/Ixè sulle vacanze made in Italy nel piatto dalla quale si evidenzia però che quest’anno una maggioranza del 39% di italiani torna a mani vuote dalle ferie.



Le difficoltà economiche costringono molti a risparmiare in vacanza e spingono anche verso spese utili, con i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve che vincono su tutte le altre scelte nell’estate 2014. Al secondo posto si classificano gli oggetti tipici di artigianato, acquistati dal 20% degli italiani mentre il 18% acquista gadget, portachiavi, magliette e il 16% cartoline e immagini del luogo che perdono terreno nella sfida con gli smartphone.

La tendenza a fare spese utili ha dunque favorito l'acquisto come ricordo nei luoghi di vacanza dei prodotti alimentari tipici da consumare al ritorno a casa con parenti e amici. Dalla mozzarella di bufala in Campania al formaggio Asiago in Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele nelle montagne del Friuli, dal vino Barolo del Piemonte alla Fontina in Valle d'Aosta, dal limoncello campano al Caciocavallo del Molise sono alcuni dei souvenir più richiesti dai turisti per portare un ricordo "appetitoso" dei luoghi di vacanza.

Specialità nostrane che possono essere acquistate nella grande varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia presenti nelle città, ma anche nei centri minori delle campagne che si stanno rivitalizzando grazie a queste nuove opportunità. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo.

Una tendenza emergente è quella dell’acquisto diretto delle specialità nostrane dai produttori direttamente in frantoi, cantine, malghe, cascine e azienda o nei mercati, agriturismi e botteghe di Campagna Amica. Una opportunità per i vacanzieri italiani e stranieri che possono così garantirsi souvenir esclusivi e di qualità al giusto prezzo , ma anche una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche ed inimitabili.

Roberto Moncalvo«I nostri mercati degli agricoltori - afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo (nella foto) - stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione e animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e quello di produzione, tra città e campagna».

«Oltre all’ottimo rapporto prezzo/qualità - sottolinea Moncalvo - l’acquisto dal produttore è spinto spesso anche dalla sincera volontà di un numero crescente di cittadini di aiutare con i propri atti di acquisto i territori che visitano durante le vacanze».

Negli oltre 1.200 mercati degli agricoltori di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio a Km0 messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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