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FareAmbiente: +80% di reati alimentari e 3 milioni di etichette illegali dal 2012

Circa 9mila tonnellate di prodotti sequestrati, oltre 3 milioni di etichette illegali, più di 28 milioni di finanziamenti illeciti. Questi i numeri contenuti nel rapporto sulle frodi alimentari nel 2013 di FareAmbiente. Il 2013 è stato anche l’anno in cui è venuta a galla la fragilità del sistema di controllo della sicurezza alimentare nell’Ue

16 luglio 2014 | 14:41
FareAmbiente: +80% di reati alimentari 
e 3 milioni di etichette illegali dal 2012
FareAmbiente: +80% di reati alimentari 
e 3 milioni di etichette illegali dal 2012

FareAmbiente: +80% di reati alimentari e 3 milioni di etichette illegali dal 2012

Circa 9mila tonnellate di prodotti sequestrati, oltre 3 milioni di etichette illegali, più di 28 milioni di finanziamenti illeciti. Questi i numeri contenuti nel rapporto sulle frodi alimentari nel 2013 di FareAmbiente. Il 2013 è stato anche l’anno in cui è venuta a galla la fragilità del sistema di controllo della sicurezza alimentare nell’Ue

16 luglio 2014 | 14:41
 

Nel 2013 si è registrato un forte aumento della contraffazione di etichette che ha comportato 3.367.846 di sequestri. È quanto emerge dall’annuale rapporto di FareAmbiente sulle frodi agroalimentari presentato questa mattina a Roma. I numeri, sottolinea il documento, sono in crescita, con poco più di 600mila etichette sequestrate e 7mila tonnellate di prodotti nel 2012.



Alle cifre dei Nac si aggiungono quelle del Nucleo Agroalimentare e Forestale (Naf) del Corpo Forestale dello Stato, con 189 reati accertati (80% in più rispetto al 2012), 226 persone segnalate all'Autorità Giudiziaria (47% in più rispetto al 2012), 1.114 illeciti amministrativi (6% in meno rispetto al 2012), 7.607 controlli effettuati (19% in più rispetto al 2012).

Purtroppo la criminalità non si limita solo a contraffare i prodotti alimentari, ma li crea tavolino; è il caso dei tanto temuti “wine kit” o “food kit”, quei metodi per ricavare vino o formaggio partendo da polvere di mosto, acqua a additivi chimici o polvere di caglio, nel caso dei formaggi, che finiscono in rete presentandosi ai consumatori come vini o formaggi di qualità a basso costo.

«La criminalità organizzata - si legge nel rapporto - si è orami impossessata della filiera del cibo per fare affari; ci si è resi conto come sia remunerativo mettere le mani su cibo che arriva sulle tavole dei consumatori ignoti, che a causa della crisi globale, sulle proprie tavole mette di tutto senza controllare».

Ma il 2013 è stato anche l’anno in cui è venuta a galla la fragilità del sistema di controllo della sicurezza alimentare nell’Ue: secondo i Nac sono 28,3 i milioni di euro di illeciti finanziamenti ai danni dello stato e della Ue, sono stati sequestrati beni per 6,7 milioni di euro e deferiti all’autorità giudiziaria 2.055 autori di reato, 84 le violazioni penali, 111 quelle amministrative.



Il Naf, Nucleo agroalimentare della forestale, ha accertato 189 reati, l’80% in più rispetto al 2012, 226 segnalati all’autorità giudiziaria (+47%), 1.114 illeciti amministrativi (-6%), i Nas invece su 11.803 controlli sui ristoranti hanno rilevato nel 45% dei casi delle difformità con la normativa vigente. La guardia di finanza poi ha sequestrato 12mila tonnellate e 280mila ettolitri di prodotti agroalimentari oggetto di frode.

Il primato spetta all’olio di oliva (circa 900 tonnellate), ai mosti e all’uva parzialmente fermentati (9mila tonnellate), e vini e spumanti per oltre 270mila ettolitri. I maggiori controlli della guardia costiera, sono stati fatti presso i punti di sbarco (45.322), seguiti da quelli in mare (12.258). Le sanzioni sono state 4885, le principali elevate in mare (1209), in pescherie (840), nei punti di sbarco (802) e nella ristorazione (606). L’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) infine, ha eseguito oltre 36mila controlli e verificati oltre 24mila operatori e 55mila prodotti.

Durante il convegno è stato presentato un corso gratuito di base di educazione alimentare online, per tutelare la salute dei consumatori, ad opera di FareAmbiente in collaborazione con la testata giornalistica online Frodi Alimentari. Il rapporto sulle frodi 2014 è stato presentato dalla professoressa Anna Zollo, che ne è stata la coordinatrice e responsabile scientifico.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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