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Bolzano fra i vigneti delle Dolomiti Un’estate ricca di eventi da non perdere

Bolzano si presenta come città vitale e accogliente con un’invidiabile cornice verde fatta non solo di bosco, ma anche di vigneti che s’infiltrano nell’architettura urbana. Una vocazione vinicola ultrasecolare

di Claudio Zeni
 
17 luglio 2014 | 18:50

Bolzano fra i vigneti delle Dolomiti Un’estate ricca di eventi da non perdere

Bolzano si presenta come città vitale e accogliente con un’invidiabile cornice verde fatta non solo di bosco, ma anche di vigneti che s’infiltrano nell’architettura urbana. Una vocazione vinicola ultrasecolare

di Claudio Zeni
17 luglio 2014 | 18:50
 

Conosciuta come “Porta delle Dolomiti” e abbinata all’ormai nota icona con il campanile del Duomo sullo sfondo del Rosengarten/Catinaccio, Bolzano si presenta come città vitale e accogliente con un’invidiabile cornice verde fatta non solo di bosco, ma anche di vigneti che s’infiltrano nell’architettura urbana. Ma non basta questo per fare di Bolzano una città singolare perché  le sue strade e le sue piazze sono tanto animate quanto quieti e riposanti sono i suoi dintorni letteralmente a portata di mano o... di gambe, con ben tre funivie a disposizione per chi ama l’ebbrezza di uno spettacolare volo panoramico sulla città e sulle Dolomiti.

Dalle colline moreniche di Santa Maddalena e Santa Giustina scendono verso la città  i doni preziosi che hanno reso Bolzano una “città dei vini”: tanta uva schiava per il classico “Magdalener” (Santa Maddalena), una fama eguagliata negli ultimi anni da un altro gioiello enologico, il Lagrein, vitigno autoctono di fondovalle assolutamente esclusivo, che fornisce due versioni “Dunkel”, cioè scuro, e “Kretzer”, un delicato rosato, più raro e prezioso.



A fugare qualsiasi dubbio sulla vocazione vinicola ultrasecolare di Bolzano non occorre scomodare Goethe e il suo “Viaggio in Italia”, o Michel de Montaigne o gli appunti di decine di poeti, artisti e intellettuali. Bastano pochi numeri: oltre 500 ettari di vigneti, pari a un terzo circa del territorio comunale e 27 cantine vinicole disseminate per tutta la città, la tradizione antica dei cosiddetti “Buschenschänke”, i masi agricoli per l’assaggio del vino della casa e dei piatti tipici della cucina contadina disseminati lungo le pendici della città; le osterie annesse ai conventi circondati da pergolati.

“Calici di stelle” è la manifestazione che gli appassionati del vino non devono perdere. Venerdì 8 agosto, dalle ore 18.30 alle 24.00, cittadini e ospiti potranno assaggiare lungo la suggestiva via dei Portici il prezioso nettare di Bacco delle diverse cantine vinicole, mentre i produttori stessi saranno a disposizione per svelare alcuni segreti e dare informazioni.

Il 27 settembre, infine, ritorna dopo venti anni la giornata dedicata al classico di Bolzano, il S. Maddalena. Questo vino dal colore rosso rubino intenso e dall’aroma fruttato e floreale, prodotto sulle colline della zona di S. Maddalena, sarà il vero protagonista. La giornata si aprirà con una degustazione delle diverse varietà di S. Maddalena all’Hotel Eberle, per proseguire poi con la visita alle cantine che per l’occasione apriranno le loro porte ai curiosi. Per l’occasione sarà possibile visitare la chiesetta di S. Maddalena e verranno organizzate passeggiate tra i vigneti.

A coronamento della giornata lo chef stellato Roland Trettl delizierà i palati degli ospiti con una cena di gala all’Hotel Eberle. L’Azienda di Soggiorno di Bolzano ogni sabato pomeriggio fino ad ottobre propone visite guidate alla scoperta delle zone di produzione dei vini autoctoni Lagrein e St. Magdalener con degustazione e visita in una cantina. E tanto per restare fra il sacro e profano, perché non ricordare la “Porticina del vino” ben visibile sul lato nord del Duomo, affacciata su Piazza Walther, dove per esclusiva concessione dell’autorità il nettare prezioso poteva essere venduto.

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Julius Meiln
Siad
Union Camere

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