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L’Ue unita per promuovere il cibo sano Ma in Italia cala la Dieta mediterranea

Il Consiglio europeo ha di recente invitato i 28 Stati membri dell’Unione europea ad incoraggiare la società civile a una sana alimentazione. Nel 2014, però, gli italiani hanno detto addio alla Dieta mediterranea

 
21 luglio 2014 | 15:13

L’Ue unita per promuovere il cibo sano Ma in Italia cala la Dieta mediterranea

Il Consiglio europeo ha di recente invitato i 28 Stati membri dell’Unione europea ad incoraggiare la società civile a una sana alimentazione. Nel 2014, però, gli italiani hanno detto addio alla Dieta mediterranea

21 luglio 2014 | 15:13
 

Un nuovo sostegno agli obiettivi del Protocollo di Milano per Expo 2015 arriva da Coldiretti che si aggiunge ai sottoscrittori dell’Accordo su cibo e alimentazione promosso dalla fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. I contributi di Coldiretti si indirizzano nell’ambito della promozione di un’agricoltura sostenibile e della Dieta mediterranea, come l’iniziativa “SOS frutta”che è appena iniziata e porterà migliaia di agricoltori nelle spiagge per la più grande azione educativa mai fatta prima sulla frutta nei luoghi della vacanza, con la distribuzione gratuita di duecentomila pesche, susine e cocomeri e i consigli per dare a tutti la possibilità di consumare una componente determinante della dieta mediterranea.
 


Il Consiglio europeo ha di recente invitato i 28 Stati membri dell’Unione europea a incoraggiare la società civile a una sana alimentazione, sottolineando l’importanza dei regimi alimentari che contribuiscono a condurre una vita in salute, come la Dieta Mediterranea - iscritta dall'Unesco dal 2010 nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'Umanità -, la quale contiene per costituzione quegli alimenti indicati dal Consiglio come sani, tra cui frutta, cereali integrali, verdura, carne magra, pesce, olio di oliva in sostituzione dei grassi saturi.

Nel 2014, però, gli italiani hanno detto addio alla dieta mediterranea, dall’extravergine (-4%) al pesce (-7%) fino alla verdura fresca (-4%) rispetto al 2013, secondo le elaborazioni su dati Ismea nel primo bimestre dell'anno. Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino, se consumati a tavola in pasti regolari, si sono dimostrati un elisir di lunga vita per gli italiani: nel corso di dieci anni sono più che raddoppiati (+138%) gli ultracentenari presenti in Italia, Paese che può contare su 15.080 over 100, secondo l’ultimo censimento della popolazione elaborato dall’Istat nel 2011; oggi gli italiani sono tra i più longevi del mondo con una vita media che ha raggiunto i 79,4 anni per gli uomini e gli 84,5 per le donne. Ma il futuro è preoccupante.
 
Roberto Moncalvo«L’Italia ha la fortuna di poter contare su un patrimonio agricolo legato al territorio in grado di esprimere eccellenze dal punto di vista ambientale, qualitativo, della sicurezza alimentare e per la salute, che rappresenta il vero valore aggiunto del Made in Italy - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo (nella foto accanto) nel sottolineare che - L’impegno per una corretta alimentazione è una responsabilità di tutti, perchè stimolare uno stile di vita sano partendo dalla dieta significa garantire un futuro migliore alle persone e al Pianeta».
 
La Fondazione Bcfn, infatti, attraverso gli studi cha hanno portato alla definizione e realizzazione della Doppia Piramide alimentare-ambientale, ha dimostrato come i cibi più sani dal punto di vista nutrizionale siano anche quelli che hanno un impatto inferiore sull’ambiente, perché hanno un’impronta ecologica ridotta.
 
Guido Barilla«Siamo molto lieti - afferma Guido Barilla (nella foto accanto), presidente della fondazione Bcfn - di ricevere questa importante adesione al Protocollo di Milano, che continua a ricevere consensi dalle istituzioni e dalla società civile. Le Istituzioni europee, inoltre, stanno dimostrando sempre maggiore sensibilità e impegno verso gli obiettivi che sono il cuore del Protocollo di Milano: su questa linea, la Fondazione Bcfn, il prossimo 9 ottobre, presenterà a Bruxelles un Policy Paper che chiede alla Commissione Europea di sviluppare un programma di lungo termine attraverso gli stati membri per promuovere le diete sostenibili, illustrandone i vantaggi salutistici e ambientali rispetto ad altri regimi alimentari».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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