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Frutta, continua la crisi del settore I produttori manifestano a Roma

In piazza Montecitorio a Roma centinaia di agricoltori distribuiscono pesche e frutta estiva ai cittadini per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave crisi che li sta travolgendo; -40% dei prezzi in una settimana. Per la crisi della settore frutta estiva, risultano oggi a rischio almeno 10 milioni di giornate di lavoro

30 luglio 2014 | 12:28
Frutta, continua la crisi del settore  
I produttori manifestano a Roma
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I produttori manifestano a Roma

Frutta, continua la crisi del settore I produttori manifestano a Roma

In piazza Montecitorio a Roma centinaia di agricoltori distribuiscono pesche e frutta estiva ai cittadini per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave crisi che li sta travolgendo; -40% dei prezzi in una settimana. Per la crisi della settore frutta estiva, risultano oggi a rischio almeno 10 milioni di giornate di lavoro

30 luglio 2014 | 12:28
 

Il coordinamento Agrinsieme ha scelto la centralissima Piazza Montecitorio di Roma per ribadire oggi l’emergenza che sta investendo il settore della frutta estiva, schiacciato da prezzi riconosciuti ai produttori in costante decremento, che non consentono per questa campagna neppure la copertura dei costi di produzione.



Il coordinamento Agrinsieme (che riunisce Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative Agroalimentari), fin dai primi sentori della crisi, si è attivato sia in ambito nazionale - stimolando e sostenendo l’impegno del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina (nella foto) - sia in ambito europeo, per chiedere un intervento tempestivo a favore di questo comparto, fondamentale per la frutticoltura nazionale.

Poiché ad oggi non si sono ancora avute risposte definitive da parte della Commissione Europea e gli effetti della crisi si fanno sempre più evidenti, Agrinsieme vuole dare, prima che sia troppo tardi, un messaggio forte alle istituzioni europee e sensibilizzare l’opinione pubblica distribuendo gratuitamente pesche ai consumatori.

Sotto lo slogan “Ciò che vale va difeso”, i produttori ortofrutticoli delle aziende e cooperative delle organizzazioni che fanno capo ad Agrinsieme vogliono comunicare ai consumatori le qualità del loro prodotto e insieme anche rappresentare i numeri della crisi e l’importanza del settore ortofrutticolo, che con oltre 12 miliardi di euro incide per circa un quarto sul valore complessivo realizzato dal settore primario e che rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare, con una quota pari al 22%.



«Tutto questo è a rischio - sostiene Agrinsieme in una nota - se l’andamento dei prezzi continuerà a registrare decrementi percentuali a doppia cifra: nella settimana dal 14 al 20 luglio i prezzi hanno segnato un -40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».

«Da settimane - continua Agrinsieme - si assiste ad una pesantissima crisi della frutta dovuta all’andamento climatico anomalo, alla contemporanea maturazione nei principali paesi produttori delle stesse tipologie di prodotti, al costante calo dei consumi domestici (più del 20% negli ultimi 10 anni). Ciò ha comportato un crollo dei prezzi pagati agli agricoltori, che non riescono a coprire nemmeno i costi di produzione».

«Per dare l’idea della crisi - aggiunge Agrinsieme - oggi un chilo di frutta estiva, per coloro che hanno la possibilità di raccogliere il prodotto, viene pagato al produttore dai 15 ai 20 centesimi di euro, con un crollo rispetto alla campagna precedente di circa il 40%. Per la crisi della frutta estiva risultano oggi a rischio almeno 10 milioni di giornate di lavoro. Sono oltre 100mila le persone occupate per attività diretta nella frutta estiva, senza considerare l’indotto».

Numeri importanti che mostrano ancora di più quanto le misure d’urgenza attivabili in Europa siano assolutamente necessarie. Agrinsieme ribadisce che senza un intervento eccezionale della Comunità europea, seppur tardivo, si mette seriamente a repentaglio la prospettiva delle imprese agricole e delle centinaia di migliaia di lavoratori in esse occupati.

Maurizio Martina«Sono giuste le istanze dei produttori - ha detto il Ministro Maurizio Martina dopo aver incontrato i partecipanti alla manifestazione sulla crisi del settore della frutta estiva - e proprio per questo l’Italia è in prima fila nel chiedere alla Commissione europea un intervento urgente e tempestivo a favore del settore. Abbiamo già da tempo espresso e continuiamo a ribadire con forza la nostra posizione al Commissario Ciolos, coinvolgendo anche altri Stati membri come la Francia e la Spagna. Credo sia doverosa una risposta concreta da parte della Commissione, fino ad oggi ancora non arrivata, a una vera emergenza che merita attenzione».

Lo scorso 18 luglio, in particolare, il Ministro Martina ha inviato una lettera al Commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Ciolos, nel quale ha chiesto che la Commissione valuti, con estrema urgenza, la possibilità di attivare adeguate misure,  eccezionali e transitorie per fronteggiare la crisi del mercato italiano delle pesche e nettarine.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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