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Monte San Pietro in Alto Adige La prima malga... vegetariana!

Un vero e proprio tempio della salute a tavola che Alexander Bisan ha voluto dedicare alla natura, in quanto fonte di vita per gli uomini e gli animali. Un’attività apprezzata da un numero sempre crescente di visitatori

di Claudio Zeni
 
15 agosto 2014 | 12:19

Monte San Pietro in Alto Adige La prima malga... vegetariana!

Un vero e proprio tempio della salute a tavola che Alexander Bisan ha voluto dedicare alla natura, in quanto fonte di vita per gli uomini e gli animali. Un’attività apprezzata da un numero sempre crescente di visitatori

di Claudio Zeni
15 agosto 2014 | 12:19
 

Chi avrebbe mai detto che nella terra dello speck, del gulasch e dei canederli, dove la tradizione culinaria è strettamente connessa con il rapporto non proprio paritario tra l’uomo e gli animali, qualcuno sarebbe un giorno riuscito a fare attecchire la filosofia vegetariana, proprio all’interno di uno dei luoghi simbolo dell’enogastronomia altoatesina, come è, in effetti, il maso? Tra il santuario della Madonna di Pietralba e il Bletterbach, l’affascinante “Gran Canyon“ dell’Alto Adige, una comoda strada forestale, percorribile anche con il passeggino, porta, in 35-40 minuti, alla malga Monte San Pietro, un vero e proprio tempio della salute a tavola che Alexander Bisan (nella foto) ha voluto dedicare alla natura, in quanto fonte di vita per gli uomini e per gli animali.

Alexander Bisan

Quella di Alexander, che poteva inizialmente sembrare una missione impossibile, si è invece col tempo trasformata in un’attività apprezzata da un numero sempre crescente di persone e di visitatori, che hanno raccolto il suo invito a trascorrere più tempo all’aria aperta e a lasciarsi contagiare dalla volontà di rispettare e prestare attenzione a tutte le creature dell’universo. Ma quello che davvero stupisce gli ospiti che arrivano alla malga Monte San Pietro è il menu di piatti proposti dalla cucina.

Coraggiosamente - nella convinzione che il consumo di carne sia discutibile dal punto di vista ecologico e contraddica il principio di onorare e rispettare l’universo in ogni sua forma - a partire dal 2013, la malga ha trasformato la propria proposta in un’offerta esclusivamente vegetariana e vegana. Le pietanze vengono scelte accuratamente e preparate con ingredienti di provenienza non solo regionale ma addirittura dei prati e dei boschi circostanti e in gran parte biologici. Gli sciroppi dissetanti alla melissa, al sambuco e alla menta e i tè alle erbe - rilassanti, curativi e rinfrescanti - vengono creati da piante raccolte a mano. Le torte e i dolci, spesso appena sfornati, sono cremose, delicate e saporite.

Insomma, c’è di che fare storcere il naso al turista distratto e affamato, in cerca dei classici sulla tavola elencati in una qualsiasi guida turistica datata. Eppure, con quella pazienza e quello sguardo attento che Alex da sempre suggerisce di coltivare, si possono trovare vere e proprie chicche - tagliatelle al pesto di erbe aromatiche, polpette al farro, gnocchi alle ortiche e agli spinaci selvatici, solo per citare qualche piatto - che, una volta provate, è difficile dimenticare.



«È un onore poter sorprendere i miei ospiti con alcune particolarità e viziarli con piatti salutari - dice sempre Alex - nel servire a tavola voglio avere la coscienza pulita». E la mucca Berta, che rumina tranquilla, gettando uno sguardo verso chi le fa una foto, non può che apprezzare la filosofia del suo amico umano. Oltre alla ristorazione, la malga offre un programma alternativo di attività per scuole, gruppi e famiglie.

Per consultarlo, visitare il sito www.naturheilt.it o scrivere a info@naturaguarisce.it.

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