Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 10:06 | 104252 articoli pubblicati

Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui Due Golfi Da 25 anni tappa obbligata per buongustai

Lo Stuzzichino della famiglia De Gregorio porta avanti, fin dal 1989, con grande passione la tradizione dell’osteria italiana. La grande cucina sorrentina qui viene esaltata con scrupolosa ricerca delle materie prime

di Vincenzo D’Antonio
 
19 agosto 2014 | 11:31

Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui Due Golfi Da 25 anni tappa obbligata per buongustai

Lo Stuzzichino della famiglia De Gregorio porta avanti, fin dal 1989, con grande passione la tradizione dell’osteria italiana. La grande cucina sorrentina qui viene esaltata con scrupolosa ricerca delle materie prime

di Vincenzo D’Antonio
19 agosto 2014 | 11:31
 

Le lirette in tasca. Sant’Agata sui Due Golfi buen retiro per villeggianti che alla vociante Sorrento preferivano la quiete collinare di borgo tranquillo. La crescente fama di luogo che si appresta a diventare mitico, il sublime Alfonso Iaccarino ed il suo Don Alfonso. E pressoché di fronte, dopo la chiesa, prima del curvone un atrio con banco, una piccola sala, soltanto due i tavoli, ed una cucina a vista. Ai fornelli, Paolo; a coadiuvarlo in tutto, ben oltre le mansioni di cucina, la preziosa consorte Filomena, instancabile. A condurre la sala, sorriso radioso, il giovanissimo Mimmo. Tanta la voglia di fare e formidabile l’intuizione dell’ambire al miglioramento continuo.

da sinistra: Paolo, Filomena, Dora e Mimmo De Girolamo
Nella foto, da sinistra: Paolo, Filomena, Dora e Mimmo De Girolamo.

Piatto forte, il piatto eponimo: Lo Stuzzichino. Trionfo di fritti, voluttuosa abbondanza, sapori a declinare quanto la Lobra sa offrire. Colpiva la bontà del piatto, la sua dovizia, il suo essere sempre “quasi” uguale alla volta precedente. Salvifico e grandemente meritorio quel “quasi”. Ogni volta il tocco in più originale. Sempre, ma proprio sempre il sorriso di Mimmo ed il suo chiedere, talvolta palesemente, talvolta con il solo sguardo, il giudizio di una clientela già allora affezionata e (causa/effetto) ben coccolata. A sera qualche buon primo piatto. Pesce talora reso possibile dal pescato locale. Qualche birra, qualche bottiglia di vino.

E i turisti che arrivano e fanno la fila. Le stuoine di carta, con il retro adoperato per versificazioni dell’istante. Peppe, il fratello di Mimmo che contribuisce talvolta alla sala. E l’opportunità subito colta di un ampliamento. E ci si amplia. E lo spazio esterno dal suddetto ampliamento abilitato, diviene attrezzata sala esterna. I posti a sedere decuplicano. Mimmo studia, intesse relazioni, diviene sommelier. Sua compagna di corso la bravissima Nicoletta Gargiulo. E la prima carta dei vini. E l’olio di Vittoria Brancaccio (Le Tore).



Paolo sbrigliato dalla numerica favorevole e da ampliamento che interviene anche in cucina, si cimenta in ben altre preparazioni: sontuosi primi piatti con utilizzo sapiente di latticini, di ortaggi e di pescato locale. Pregevoli proposte di secondi piatti. Carta dei vini in costante crescita qualitativa. Il gioco allegro di dare nomi originali a piatti originali. Mise en place di ragguardevole standing.

Arriva l’euro. Personale aggiunto, sia in cucina che in sala, quanto basta. Ben educato, ben motivato. Per Mimmo l’affiancamento della vita: la dolce Dora, moglie di Mimmo, mamma di Paolo jr. e Maddalena jr. Mimmo è di bravura immensa. Meno bravo sarebbe, e lui lo sa molto bene, se Dora non fosse al suo fianco. Le serate estive di grande successo: musica mai banale. Le cene a tema. Essere host di prestigiosi guest chef e saper ricambiare la visita ed i ruoli.



Si muove la critica. Mimmo viene scoperto a livello nazionale. Arrivano le prime chiocciole. Arrivano le prime e poi seconde recensioni de Lo Stuzzichino. E si festeggiano i venti anni che è già tripudio di commenti favorevoli. E si arriva al quarto di secolo di attività in anno corrente ed arriva il prestigioso riconoscimento: la migliore trattoria d’Italia.

Mimmo caro, quelle versificazioni dell’istante sul retro delle stuoine di carta, le hai proprio buttate tutte? Non c’era una qualche beneaugurante profezia in alcune di esse? Sei solista bravo innanzitutto perchè hai sempre saputo cantare in coro. Sei patron accorto ed abile perché hai sempre voluto intendere (e continuerai a farlo, ne siamo certi) il raggiungimento di un traguardo come lo start point di impegnativo percorso da proseguire. Ad maiora, caro Mimmo.


Lo Stuzzichino
via Deserto 1A - 80064 Sant’Agata sui Due Golfi (Na)
Tel 081 5330010 - Fax 081 5330010
www.ristorantelostuzzichino.it
mimmo@ristorantelostuzzichino.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Fonte Margherita
Delyce
Molino Dallagiovanna
Cantine Collalto

Fonte Margherita
Delyce
Molino Dallagiovanna

Cantine Collalto
Julius Meiln