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L’Istituto Grappa del Trentino assegna a Ginetto Tranquillini il premio “Il Più”

L’Istituto tutela Grappa del Trentino ha creato un riconoscimento per valorizzare i decani della grappa, che ogni anno premierà “Il più” veterano tra i produttori del territorio. La storia rappresenta un valore aggiunto

 
20 agosto 2014 | 12:21

L’Istituto Grappa del Trentino assegna a Ginetto Tranquillini il premio “Il Più”

L’Istituto tutela Grappa del Trentino ha creato un riconoscimento per valorizzare i decani della grappa, che ogni anno premierà “Il più” veterano tra i produttori del territorio. La storia rappresenta un valore aggiunto

20 agosto 2014 | 12:21
 

«Per aver saputo trarre dalla vinaccia un’ottima grappa e dal suo lavoro un elisir di lunga vita». Con questo epiteto è Ginetto Tranquillini (nella foto, al centro), classe 1924, il primo nome a riempire gli annali della Grappa del Trentino, grazie all’iniziativa promossa per la prima volta nel 2014 dall’Istituto di Tutela Grappa del Trentino che prende il nome “Il Più”, premio che intende ogni anno puntare i riflettori su un personaggio che ha contribuito negli anni a scrivere la storia di questo prodotto invidiato da tutto il mondo per la sua unicità.

Per questo, il popolo della Grappa trentina si è dato appuntamento lo scorso 18 agosto, negli ampi spazi verdi attrezzati che fanno corona alla distilleria Pisoni a Pergolese (Tn), per festeggiare “Il Più” anziano della compagine, Ginetto Tranquillini, di Arco giunto alla soglia dei novant’anni. Un traguardo al quale Ginetto si avvicina ancora in perfetta salute e con una lucidità di mente da far invidia ad un quarantenne. Nel suo racconto, proposto ieri nel corso dei festeggiamenti, mai un vuoto di memoria mai una pausa per ricordare.

da sinistra: Arrigo Pisoni, Ginetto Tranquillini e Beppe Bertagnolli

Il premiato
Nato a Mori (Tn) il 16 novembre del ’24, Ginetto Tranquillini ha attraversato, assieme ai suoi 11 fratelli, la prima guerra mondiale conoscendo da vicino le difficoltà che una simile catastrofe ha causato anche ai Trentini che allora erano ancora sudditi austriaci. Dopo alcuni anni di apprendistato in casa di distillatori già affermati il Tranquillini, nel 1948 acquista prima una piccola distilleria ad Ala e successivamente quella che diventerà la sua distilleria a Mori. Con la infaticabile collaborazione della moglie Giovanna il Tranquillini da vita ad una serie di grappe di grande qualità fra le quali memorabile quella di moscato. La costruzione del collegamento di Mori con l’autostrada lo costringe ad abbandonare la sua distilleria e a realizzarne una per lui e per suo figlio Amedeo vicino ad Arco, in località Noreda, in un casolare del 700 incastonato fra olivi e vigneti.

A Tranquillini e alla sua famiglia ha portato il saluto il presidente dell’Istituto tutela Grappa del Trentino, Beppe Bertagnolli (nella foto, a destra), al quale ha fatto eco un altro decano dei distillatori trentini, Arrigo Pisoni (nella foto, a sinistra). Bertagnolli ha sottolineato l’importanza di questi incontri che oltre ad affrontare temi piacevoli, lasciano spazio a valutazioni che attengono in maniera precisa al settore: «Non dobbiamo disperdere le origini della nostra storia - ha dichiarato - perché da queste deriva il valore aggiunto». L’incontro si é concluso con un buffet a base di un’eccellete carne salada proposta dalla macelleria di Massimo Cis di Bezzecca.

Istituto di tutela della Grappa del Trentino
L’Istituto è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale.

Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15 milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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