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Capire l’andamento di un’impresa attraverso gli indicatori di redditività

Gli indicatori di redditività determinano i dati da conseguire nella formazione di un fatturato o di un budget. Sono lo strumento che ci dà la possibilità di “leggere” un fatturato e prendere decisioni di conseguenza. Sono indispensabili per la determinazione di politiche aziendali su obiettivi e rischi

di Giancarlo Pastore
23 agosto 2014 | 13:27
Capire l’andamento di un’impresa 
attraverso gli indicatori di redditività
Capire l’andamento di un’impresa 
attraverso gli indicatori di redditività

Capire l’andamento di un’impresa attraverso gli indicatori di redditività

Gli indicatori di redditività determinano i dati da conseguire nella formazione di un fatturato o di un budget. Sono lo strumento che ci dà la possibilità di “leggere” un fatturato e prendere decisioni di conseguenza. Sono indispensabili per la determinazione di politiche aziendali su obiettivi e rischi

di Giancarlo Pastore
23 agosto 2014 | 13:27
 

Per un’impresa di tipo ricettivo, ristorante o albergo che sia, esiste uno strumento fondamentale per la valutazione dell’andamento degli affari: gli indicatori di redditività. Si tratta di indici che ci permettono di valutare il nostro lavoro in base ai dati a nostra disposizione. Sono lo strumento che ci dà la possibilità di “leggere” un fatturato o un budget e prendere decisioni di conseguenza. Essi sono una moltitudine e ognuno ha una sua precisa funzione anche nel rapporto fra loro e nella loro determinazione.

Gli indicatori di redditività determinano i dati da conseguire nella formazione di un fatturato o di un budget. Essi danno un significato alla qualità dei nostri obiettivi. Sono indispensabili per la determinazione di politiche aziendali su obiettivi da raggiungere e rischi da correre. Essi vanno oltre la semplice formazione di un’opinione: fanno capire la concretezza e la realtà di cifre che (immagino) altrimenti sarebbero soggette a interpretazioni. La bontà delle interpretazioni, poiché soggettive, sarebbe difficilmente dimostrabile.


  • ROE (Return on Equity) = Reddito netto/Capitale netto. È un indice di redditività del capitale stesso, indice globale dei risultati economici dell’azienda. È una percentuale che evidenzia il potenziale del capitale di rischio e la capacità dell’azienda di attrarre capitali (cioè quanto rende il capitale conferito all’azienda). Per potere dire se il tasso ROE è buono o cattivo confrontarlo con rendimento d’investimenti alternativi (BOT, CCT, Depositi bancari).
  • PREMIO AL RISCHIO = differenza tra premi alternativi sicuri e ROE. Se il premio al rischio fosse zero, non avrebbe senso fare l’investimento.
  • LEVA FINANZIARIA = LEVERAGE, che designa il rapporto d’indebitamento d’impresa (indebitamento finanziario netto/patrimonio netto impresa). Sfruttare la leva finanziaria vuol dire prendere in prestito dei capitali confidando nella propria capacità di investirli ottenendo un rendimento maggiore del tasso d’interesse richiesto dal prestatore.
  • REDDITO OPERATIVO (RO) = Risultato economico della sola gestione caratteristica.
  • ROD = Costo medio del capitale finanziario a titolo di prestito espresso in percentuale.
  • ROS (Return on Sales) = RO/V (V = Vendita netta). Reddito operativo medio per unità di ricavo. Esprime la redditività aziendale in relazione alla capacità remunerativa del flusso dei ricavi (indice di redditività delle vendite misurato dal rapporto tra reddito operativo e ricavi netti sulle vendite per 100). Dipende dalle relazioni esistenti tra ricavi e costi operativi ed esprime le capacità di profitto ottenibile nel corso del ciclo acquisti materie prime lavorazione, vendita prodotto finito.
  • ROT = Vendita netta/Capitale investito (Tasso di rotazione capitale investito). La variazione nel tempo (stessa azienda da t1 a t2) e nello spazio (Impresa in relazione ai concorrenti) del ROT dà un’indicazione dell’efficacia dei fattori produttivi in relazione ad 1 determinato volume di ricavi. Rappresenta con il ROS la disaggregazione del ROI.
  • ROI (Return on Investment) = Capitale investito/Capitale netto (ROI = Reddito operativo/Capitale investito). ROI = ROS x ROT. ROI indica la redditività e l’efficienza economica della gestione, esprime cioè quanto rende 1 euro investito in quell’azienda. Difetti del ROI: aumenta con il semplice susseguirsi degli esercizi. Ciò perché l’ammortamento cresce di anno in anno riducendo la base contabile. Al denominatore abbiamo un fondo mentre al numeratore c’è un flusso: per rendere i due elementi omogenei è consigliabile utilizzare la semisomma del capitale investito all’inizio del periodo considerato e quello alla fine. Per poter giudicare questo indice bisogna confrontarlo con il costo medio del denaro: se il ROI è inferiore al tasso medio d’interesse sui prestiti, la remunerazione del capitale di terzi farebbe diminuire il ROE; si avrebbe cioè una leva finanziaria negativa. Farsi prestare capitali porterebbe a peggiorare i conti dell’azienda. Se il ROI è superiore al costo del denaro preso a prestito farsi prestare denaro porterebbe ad aumentare i profitti e migliorare i conti.
  • ROI-ROD >0 in questo caso il rendimento degli investimenti effettuati è maggiore del costo percentuale medio del capitale finanziario a titolo di prestito quindi la leva finanziaria ha un effetto moltiplicatore positivo nei confronti del ROE.
  • ROI-ROD=0 in questo caso il rendimento degli investimenti effettuati e il costo percentuale medio del capitale finanziario a titolo prestito si equivalgono e la LEVA finale ha effetto nullo.
  • ROI-ROD<0 in questo caso il rendimento degli investimenti è minore del costo percentuale medio del capitale investito a titolo di prestito e la LEVA finanziaria ha un effetto moltiplicatore negativo sul ROE.
  • ROA (Return on Assets) = Indice di bilancio che misura la redditività relativa al capitale investito o all’attività svolta. Si calcola come rapporto tra utile corrente ante oneri finanziari e tot dell’attivo.
  • ROCE (Return on Capital Employed) = Indice economico dell’efficienza e della redditività degli investimenti di capitali d’azienda. Fornisce informazioni su come un’azienda sta utilizzando i capitali per generare reddito.
  • ROCE = Profitto al lordo degli oneri finanziari e delle imposte (EBIT) / la differenza fra le attività totali e le passività correnti.
  • EBITDA (Earnigs Before Invest Taxes Depreciation Amortization). In italiano MOL = valore aggiunto - costo del personale / utile + ammortamenti + accontanomenti + svalutazioni - plusvalenze + minusvalenze + oneri finanziari - proventi finanziari / ricavi + rimanenze - costi materie prime - costi servizi - costi godimento di beni di terzi - costi personale (escluso accantonamento TFR). MOL fa capire se l’azienda è in grado di generare ricchezza. È utile per comparare i risultati di diverse aziende che operano in uno stesso settore. EBITDA è molto simile al valore dei flussi di cassa quindi fornisce un’indicazione espressiva al fine di valutarne il valore. Utilizzato anche per calcolare il risultato operativo di un’azienda.
  • EBIT (Earnig Before Invest and Taxes). In italiano utile operativo o MON = MOL - ammortamenti.
  • VALORE AGGIUNTO = Fatturato - Costo materie prime - Costo servizi.

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