Caorle (Ve), centro di villeggiatura tra Trieste e Venezia, che si prolunga nelle località turistiche di Porto S.Margherita e di Duna Verde, è un noto centro dell'Alto Adriatico di origini antiche. Qui mare e spiaggia si incontrano con la storia, la cultura, la pesca ed il fascino della laguna.
Fare una puntata a Caorle è un piacere da non perdere per la sua lunga spiaggia dorata, il coloratissimo porto peschereccio e il mercato ittico dalle antiche tradizioni, come l'asta del pesce “in recia” (all'orecchio) e per i prelibati piatti locali della cucina tradizionale come il “moscardin”, il “Broeto alla Caorlotta”, il “Saòr” e la “Pasta al nero di sepe”: sono tutti piatti che il gruppo della ristorazione tipica caorlotta presenta e offre ogni giorno.
Di questa associazione, solo 7 esercizi sugli oltre 100 presenti nella cittadina, fa parte la Taverna Caorlina che dispone anche di alcuni nuove e confortevoli camere proprio nel centro di Caorle. Aperto nel 1965 dalla famiglia Comisso sul luogo della loro preesistente falegnameria, il locale nacque pizzeria con forno a legna con cucina stagionale: all’epoca era la prima pizzeria di Caorle. Affermatosi come locale della tradizione e aperto tutto l’anno, tranne qualche settimana di chiusura invernale, ha tanto traffico soprattutto nei fine settimana di primavera e nei mesi estivi.
Oggi dispone di 310 coperti tra interno ed esterno, 20 dipendenti e una cucina di pesce in cui domina il pesce. Il “moscardin” è una qualità di mollusco tipico del mare antistante Caorle: si pesca tutto l'anno con le reti a strascico, a tirate brevi, e con l'utilizzo di attrezzi a ridotte dimensioni. La tecnica di pesca usata serve a dare minimo stress, maggiore qualità e morbidezza al prodotto.
È nella cottura in lesso che si apprezza maggiormente, e per questo è considerato una delle specialità tipiche della cucina locale. Piatto di invenzione lagunare sono invece le “sarde in saòr”, o più semplicemente “Saor”. Le sardine vengono fritte, messe a macerare con olio, cipolla, affettata fine ed appena soffritta, sale e annaffiate di aceto.
È un piatto delicato e nello stesso tempo forte, autentica invenzione dei pescatori che per poter mantenere a lungo le sardine non vendute in passato erano soliti friggerle a mezza cottura e conservarle immerse nello stesso olio di cottura. Tra i vini scelti per accompagnare i pasti tanti veneti e friulani: Lison Pramaggiore, Valpolicella e tanto Prosecco, ma anche rossi giovani con il pesce, soprattutto con fritto o con i formaggi friulani.
Taverna Caorlina
via Francesconi 19 - 30021 Caorle (Ve)
Tel 0421 81115
www.caorlina.it
info@caorlina.it