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Stop agli aiuti dall'Ue per l'ortofrutta Ciolos: «In arrivo un nuovo regime»

Dopo l'annuncio della sospensione delle misure d'emergenza per l'ortofrutta a fronte dell'embargo russo, le imprese italiane rischiano ulteriori danni. L'87% dei fondi è stato reclamato da produttori polacchi. Dacian Ciolos afferma che nei prossimi giorni sarà presentato un regime più mirato ed efficiente

11 settembre 2014 | 12:11
Stop agli aiuti dall'Ue per l'ortofrutta 
Ciolos: «In arrivo un nuovo regime»
Stop agli aiuti dall'Ue per l'ortofrutta 
Ciolos: «In arrivo un nuovo regime»

Stop agli aiuti dall'Ue per l'ortofrutta Ciolos: «In arrivo un nuovo regime»

Dopo l'annuncio della sospensione delle misure d'emergenza per l'ortofrutta a fronte dell'embargo russo, le imprese italiane rischiano ulteriori danni. L'87% dei fondi è stato reclamato da produttori polacchi. Dacian Ciolos afferma che nei prossimi giorni sarà presentato un regime più mirato ed efficiente

11 settembre 2014 | 12:11
 

La Commissione europea annuncia di aver “sospeso le misure di emergenza (introdotte dopo l'embargo russo) per frutta e verdura deperibile e ora sta cercando di progettare un sistema più mirato”, a causa “di un aumento sproporzionato di richieste per alcuni prodotti”. Da fonti comunitarie si apprende che Bruxelles nutre seri dubbi sul fatto che i dati presentati dalla Polonia siano realistici. Per le misure introdotte il 18 agosto scorso l'Ue ha messo a disposizione 125 milioni di euro.



“La decisione é stata presa - spiega la Commissione europea - per evitare di compromettere l'efficacia delle misure di emergenza e raggiungere l'obiettivo di stabilizzare i mercati di quei prodotti in tutti gli Stati membri colpiti dall'embargo russo. Bruxelles si impegna quindi a presentare a breve uno schema di intervento più mirato, tenendo in considerazione quanto è avvenuto”.

I dati parlano da soli. Secondo quanto appreso, l'87% di fondi destinati a sostenere i produttori Ue di ortofrutta deperibile è stato reclamato da produttori polacchi. Solo per cetrioli e cetriolini le richieste polacche sono pari al 487% dell'export annuale di tutta l'Ue verso la Russia. Stessa tendenza per cavolfiori e broccoli (il 286% delle esportazioni annuali Ue per la Russia), per i cavoli si raggiunge il 231% dell'export Ue verso Mosca. Quanto alle richieste per i peperoni equivalgono al 62% della produzione annua della Polonia.

Il commissario Dacian Ciolos assicura che la Commissione europea rimane impegnata a sostenere quei produttori che hanno improvvisamente perso un importante mercato a causa delle misure russe. «Intendo presentare - dice Ciolos - un nuovo regime nei prossimi giorni più mirato ed efficiente, continuando questo percorso».

I 125 milioni di euro messi a disposizione dall'Ue lo scorso 18 agosto, per interventi sull'ortofrutta deperibile, sono destinati per un massimo di 82 milioni di euro a mele e pere e per 43 milioni a pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori, broccoli, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, prugne, frutti di bosco, uva da tavola fresche e kiwi. Un contributo più elevato va a chi è membro di organizzazioni di produttori.



«Lo stop agli aiuti per l'ortofrutta colpita dall'embargo deciso dalla Russia - afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - colpisce duramente l'Italia che è leader europeo nella produzione di ortofrutta che sta attraversando una crisi senza precedenti». L'ortofrutta è il settore produttivo del Made in Italy più colpito dall'embargo con le esportazioni che avevano raggiunto i 72 milioni di euro nel 2013, senza dimenticare i danni indiretti provocati dal rischio di invasione sul territorio nazionale di prodotti di altri Paesi che non possono trovare più uno sbocco in Russia.

A seguito della notizia relativa alla decisione della Commissione europea di sospendere le misure di emergenza, introdotte dopo l’embargo russo per frutta e verdura deperibile, il Ministro Maurizio Martina, anche in qualità di presidente di turno del Consiglio, ha inviato un messaggio al Commissario europeo per l’agricoltura e per lo sviluppo rurale Dacian Ciolos.
 
Martina ha chiesto al Commissario Ciolos di superare immediatamente lo stop agli aiuti affinché ci sia una risposta concreta per le imprese che non possono tollerare ulteriori ritardi, sottolineando la necessità di intervenire in modo tempestivo per non causare ulteriori danni al settore.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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