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Il Prosecco Doc sarà tutelato in Cina L'accordo scoraggia i contraffattori

Nell’ambito dei negoziati per la tutela delle nostre indicazioni geografiche in Cina, il Governo italiano ha ottenuto che insieme al Prosecco Docg di Conegliano Valdobbiadene entrerà sotto tutela anche il Prosecco Doc

 
12 settembre 2014 | 14:33

Il Prosecco Doc sarà tutelato in Cina L'accordo scoraggia i contraffattori

Nell’ambito dei negoziati per la tutela delle nostre indicazioni geografiche in Cina, il Governo italiano ha ottenuto che insieme al Prosecco Docg di Conegliano Valdobbiadene entrerà sotto tutela anche il Prosecco Doc

12 settembre 2014 | 14:33
 

L’Alleanza delle Cooperative esprime “grande soddisfazione per l’importante risultato ottenuto dal governo italiano nell’ambito dei negoziati per la tutela delle Indicazioni geografiche europee nella Repubblica popolare cinese”. Grazie al lavoro congiunto del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Agricoltura, accanto al Prosecco superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene, già presente sin dall’avvio dei negoziati nella prima lista di Denominazioni d’origine tutelate, anche il Prosecco Doc godrà della protezione, essendo stato inserito nella seconda lista delle denominazioni, che saranno protette entro quattro anni dall’entrata in vigore dell’accordo.



«Questa sorta di tutela progressiva per le due indicazioni geografiche del vino prosecco - dichiara Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - contribuirà a scoraggiare i contraffattori di entrambi i prodotti. La trattativa per l’accordo fra la Commissione europea e il governo cinese è peraltro arrivata al 10º round di negoziati e il testo con le caratteristiche delle tutele previste è ormai a buon punto di definizione».

L’Alleanza delle Cooperative, che aveva inviato alcune settimane fa una lettera sulla questione al Ministro dell’Agricoltura Martina e al vice ministro dello Sviluppo economico Calenda, auspica inoltre che «il sostegno a una nostra eccellenza, in uno dei mercati esteri ove si verificano i maggiori casi di contraffazione e concorrenza sleale, sia il primo passo di una rinnovata azione del governo a difesa del sistema paese, in un’ottica di collaborazione tra istituzioni e produttori italiani».

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