Una tradizione che si ripete nel tempo, custodita nell’identità e nella natura adornata dalle Dolomiti (Patrimonio mondiale Unesco) dell’area vacanze Alpe di Siusi. Quando i colori sfumati dell’autunno cominciano a colorare di tinte calde il più grande altipiano d’Europa, le mucche tornano a valle, lasciando gli alpeggi, accolte da una festa in cui la tradizione contadina si esprime in tutto il suo splendore.
È la transumanza. Il rituale magico che segna il passaggio alla stagione più fredda. Si comincia il 28 settembre tra i paesaggi di Fiè allo Sciliar. Il suono dei campanacci annuncia l’arrivo di 120 animali adornati di corone di fiori profumati che si muovono, a partire dalle 10.00, dalla Malga Tuff fino a raggiungere il paese dove prendono vita i festeggiamenti tra musica e prodotti tipici. Il 4 ottobre tocca a Castelrotto, meta di una coloratissima sfilata di mucche e di pastori.
Circa 250 capi arricchiti di cappelli fioriti e campanacci scelti danno bella mostra di sé, rievocando la transumanza accompagnati da allevatori vestiti in abiti tradizionali, tra gli odori della cucina locale e le arti artigianali del posto. Partono alle 10.00 da Campaccio all’Alpe di Siusi per raggiungere Castelrotto. Tra loro non è difficile riconoscere l’esemplare più bello, il prescelto per sfoggiare gli addobbi più importanti.
Ad animare la festa, poi, c’è la banda musicale del paese e il mercato contadino, con prodotti freschi e saporiti. Il rituale ritorna il 5 ottobre al Prato Platzliner di Tires al Catinaccio, immerso nel Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Alle 11.00 gli animali scendono a valle circondati da specialità gastronomiche tirolesi e musica.
Per informazioni: www.alpedisiusi.info.