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Crisi, Italia verso la deflazione Crollano del 4,4% i prezzi della frutta

I prezzi dei beni alimentari fanno registrare un tasso tendenziale nullo dopo tre mesi consecutivi di flessione e il drastico calo dei prezzi della frutta spinge il settore alimentare verso la deflazione. Il 54% delle famiglie continuano a fare economia sul carrello alimentare, scegliendo i prodotti sulla base del prezzo più basso

30 settembre 2014 | 15:15
Crisi, Italia verso la deflazione 
Crollano del 4,4% i prezzi della frutta
Crisi, Italia verso la deflazione 
Crollano del 4,4% i prezzi della frutta

Crisi, Italia verso la deflazione Crollano del 4,4% i prezzi della frutta

I prezzi dei beni alimentari fanno registrare un tasso tendenziale nullo dopo tre mesi consecutivi di flessione e il drastico calo dei prezzi della frutta spinge il settore alimentare verso la deflazione. Il 54% delle famiglie continuano a fare economia sul carrello alimentare, scegliendo i prodotti sulla base del prezzo più basso

30 settembre 2014 | 15:15
 

Per il secondo mese consecutivo l’economia italiana ha mostrato una riduzione dei prezzi rispetto all'anno precedente, fenomeno che non si presentava da oltre cinquant'anni, ma il dato di oggi, al di là degli effetti stagionali, continua a riflettere le difficoltà della domanda per consumi. Nell'ultimo anno, nonostante l'aumento dell'Iva che ha coinvolto circa il 50% dei beni e servizi considerati nel paniere, in sei occasioni i prezzi hanno registrato una diminuzione congiunturale; così l'ufficio studi di Confcommercio commenta le stime preliminari dell'Istat sull'inflazione di settembre.



«Settembre - dichiara Confesercenti - spazza via le residue speranze di aggirare il rischio deflazione. Le variazioni del tasso di inflazione, ormai, sono dovute prevalentemente agli energetici: rimane invece stabile la discesa dei prezzi dei beni, che ci dimostra come gli acquisti siano ancora al palo. Così non si va da nessuna parte: bisogna assolutamente evitare di scaricare nuovi costi su imprese e famiglie, mentre va messa in campo una terapia fiscale d’urto che alleggerisca significativamente la pressione fiscale».

L'Italia si conferma in deflazione e anche sulla tavola non c’è attività, con i prezzi dei beni alimentari che fanno registrare un tasso tendenziale nullo dopo tre mesi consecutivi di flessione. È la frutta fresca a far segnare il maggior crollo dei prezzi, con un calo del 4,4% rispetto allo scorso anno che spinge alla deflazione il settore dell’alimentare e delle bevande analcoliche (-0,1%), in linea con il calo medio dell’inflazione dello 0,1%.

Il risultato di settembre riflette la debolezza perdurante della domanda interna, con i consumi sempre al palo e le famiglie obbligate a "farsi i conti in tasca" anche per mangiare, come è evidente dal calo della spesa per il cibo che ormai va avanti da 13 trimestri consecutivi. I prezzi sono fermi, ma le famiglie continuano a fare economia sul carrello alimentare, scegliendo i prodotti sulla base del prezzo più basso per un caso su due (54%). Ma le famiglie spendono anche molto meno per il cibo da asporto (il 62%) e scelgono discount e negozi "etnici" per comprare.

Non solo gli acquisti nelle cattedrali del low cost sono cresciuti nell'ultimo anno del 5% circa, in assoluta controtendenza rispetto alle altre tipologie commerciali, ma secondo un'indagine Cia-Censis oggi convenienza e flessibilità trainano anche le botteghe gestite da stranieri, dove il 23% degli italiani acquista generi alimentari, frutta e verdura: per il 62% i prezzi sono più convenienti; per il 34% conta la particolarità dei prodotti offerti; per il 22% incidono anche gli orari più flessibili e dilatati rispetto ai negozi tradizionali.

Seppure si possono prevedere per i prossimi mesi modesti movimenti dei prezzi, che riporterebbero l'inflazione su valori lievemente positivi, è necessario attuare, con la prossima Legge di Stabilità, misure efficaci che, modificando favorevolmente le aspettative di famiglie e imprese, scongiurino la possibilità del consolidarsi di pericolose tendenze deflazionistiche.

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