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A Napoli Pizza Village 50 pizzaioli uniti dalla stessa grande passione

I più grandi nomi dell’eccellenza napoletana, da Gino Sorbillo a Brandi a La Masardona, da Gigino Pizza a Metro al colosso Rossopomodoro, per un totale di 50 pizzerie, sono stati coinvolti al Napoli Pizza Village

di Clara Mennella
vicedirettore
 
02 ottobre 2014 | 17:40

A Napoli Pizza Village 50 pizzaioli uniti dalla stessa grande passione

I più grandi nomi dell’eccellenza napoletana, da Gino Sorbillo a Brandi a La Masardona, da Gigino Pizza a Metro al colosso Rossopomodoro, per un totale di 50 pizzerie, sono stati coinvolti al Napoli Pizza Village

di Clara Mennella
vicedirettore
02 ottobre 2014 | 17:40
 

Organizzata da Apn, Associazione pizzaiuoli napoletani, il Napoli Pizza Village ha trasformato lo skyline del più bel lungomare d’Italia, ridisegnandolo con ben 50 forni a legna messi in funzione da altrettanti professionisti dell’alimento napoletano per eccellenza ma amato e apprezzato in tutto il mondo. «Cinquecentomila presenze e oltre 100 mila pizze sfornate - dichiara il presidente di Apn Sergio Miccù - ci fanno capire che stiamo andando nella direzione giusta e il nostro è un format vincente che stiamo pensando di esportare, in vista di Expo».

Napoli Pizza Village ha offerto anche intrattenimento e una serie di eventi interni alla manifestazione: Il 13° Campionato del Mondo del Pizzaiuolo - Trofeo Caputo, conquistato da Valentino Libro della provincia di Napoli, l’area Family Village dove 12 maestri della pizza hanno impartito lezioni ad aspiranti pizzaioli amatoriali e il palco spettacoli, gestito dalla radio ufficiale Kiss Kiss Network.



«Il Pizzavillage - afferma Gino Sorbillo - che è alla quarta edizione, è un’ottima opportunità per meglio raccontare e promuovere la pizza napoletana e la collocazione, sul lungomare di Napoli, è lo spazio ideale. 50 pizzaioli al lavoro, ognuno con la sua identità, ma che fanno squadra e corrono verso lo stesso obiettivo. Appartengo ad una famiglia di pizzaioli da tre generazioni, il mio locale è nel centro antico di Napoli, in quella che è definita la via della pizza, Via Dei Tribunali, da circa un anno ho aperto anche sul lungomare Gino Sorbillo lievito madre al mare e fra pochi giorni aprirò nel cuore di Milano in c.so Vittorio Emanuele Gino Sorbillo lievito madre al Duomo ma non voglio essere solo un battitore libero, mi pregio di appartenere ad un grande gruppo e penso che manifestazioni come questa facciano bene alla nostra città».

Un altro bell’esempio di collaborazione sono state le lezioni di pizza organizzate da Rossopomodoro che sono state impartite su prenotazione dietro ad un piccolo versamento interamente devoluto in beneficenza alla onlus Un cuore per amico: «Volevamo portare - racconta Franco Manna, ideatore, promotore ed esecutore del progetto Rossopomodoro - la cultura della preparazione della pizza anche a casa; in tutti i nostri punti vendita (150 in Italia e nel mondo) facciamo da sempre sia lezioni di cucina che lezioni di pizza, perché vogliamo che i nostri clienti imparino sia le ricette sia la conoscenza delle materie prime. Nel caso delle lezioni di pizza del Pizza Village, l’idea è nata dalla collaborazione con Apn e insieme si è deciso di coinvolgere 12 maestri della tradizione napoletana che hanno rivelato i loro segreti in maniera semplice».

I numeri del Napoli Pizza Village 2014

Materie Prime
Oltre 84 quintali di farina, 77 quintali di salsa di pomodoro, circa 100 quintali di mozzarella, 980 litri di olio d’oliva più gli ingredienti come prosciutto, olive e friarielli per le varianti alla classica Margherita. Alti anche i numeri delle bevande consumate: 13mila litri di birra, quasi 45mila litri di Pepsi, oltre 20mila bottigliette d’acqua e i 55mila caffè.

Forze dell’ordine

La Polizia Municipale ha disposto 34 vigili urbani e 6 macchine di pattugliamento, oltre il consueto dislocamento di forze, in aggiunta agli oltre 150 addetti - sicurezza, accoglienza e Stewart - dell’organizzazione.

Operatori impiegati
Durante i sei giorni sono stati impiegati nelle pizzerie 650 tra pizzaioli e camerieri, 25 informatori per la raccolta differenziata e 30 operatori ecologici messi in campo dall’organizzazione. Considerando anche il lavoro di preparazione, montaggio e smontaggio delle strutture si contano oltre 7.800 giornate lavorative.

L’elenco completo delle pizzerie che si sono prodigate con passione e pala sono su: www.pizzavillage.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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