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L’Ais di Arezzo in Oltrepò Pavese per apprezzare i vini Torrevilla

I sommelier toscani ammirati della bellezza del territorio e della piacevolezza dei vini. Terra vocata al Pinot Nero, produce superbi metodo Classico e al tempo stesso favolosi Moscati. Torrevilla compie 107 anni

di Roberto Vitali
 
10 ottobre 2014 | 09:27

L’Ais di Arezzo in Oltrepò Pavese per apprezzare i vini Torrevilla

I sommelier toscani ammirati della bellezza del territorio e della piacevolezza dei vini. Terra vocata al Pinot Nero, produce superbi metodo Classico e al tempo stesso favolosi Moscati. Torrevilla compie 107 anni

di Roberto Vitali
10 ottobre 2014 | 09:27
 

Oltrepò Pavese e Toscana (più esattamente la provincia di Arezzo) hanno stretto una sorta di gemellaggio all’insegna del buon vino, con il proposito di ulteriori scambi di visite per conoscere meglio le produzioni tipiche dei due territori. Il primo incontro si è svolto in una cantina storica d’Oltrepò, Torrevilla, sede principale a Torrazza Coste (Pv). Costituita nel 1907, è una delle poche aziende vinicole italiane che abbiamo felicemente superato il secolo di vita. La società cooperativa agricola conta oggi circa 300 soci che raccolgono uve su un territorio di 650 ettari vitati. Le bottiglie prodotte sono sui 3 milioni, di cui il 10 per cento va all’estero. Il fatturato dell’ultimo anno supera i 9 milioni di euro, con un incremento del 12% sull’annata precedente.

da sinistra: Giancarlo Colombo, Luciano Merlini, Massimo Rossi, Guerrino Saviotti, Patrizio Zambruni e Claudio Zeni
Nella foto, da sinistra: Giancarlo Colombo, Luciano Merlini, Massimo Rossi, Guerrino Saviotti, Patrizio Zambruni e Claudio Zeni

Un colosso produttivo che però ha tutte le caratteristiche di un’azienda condotta con precise direttive sia in vigna che in cantina. Il progetto “Uve di qualità”, in collaborazione con l’Istituto di Viticoltura dell’Università di Milano e il professor Leonardo Valenti, ha scelto i migliori appezzamenti del proprio comparto sociale, secondo principi scientifici, con studio dei terreni, altitudine e esposizione. Tecnici agronomi e enologi, sotto l’egida dell’università, svolgono attività di consulenza in campo, indirizzando i viticoltori verso una produzione di alta qualità.

L’Oltrepò è la patria principale del Pinot Nero italiano, lo sanno tutti. È qui perciò l’oro della spumantizzazione migliore che si possa avere sia per il metodo Classico che per il Martinotti.

Massimo RossiA guidare la delegazione di Arezzo in visita a Torrevilla il delegato della sezione provinciale dell’Ais-Associazione italiana sommelier, Massimo Rossi (nella foto accanto), e il giornalista enogastronomico Claudio Zeni, firma di Italia a Tavola. Assaggi sopra assaggi hanno convinto la delegazione aretina che l’Oltrepò Pavese è terra esclusiva dove avere ottima materia prima per la spumantizzazione, ma anche ottimi Pinot Nero vinificati in rosso. Uno dei simboli dell’Oltrepò è da qualche anno il Cruasé metodo Classico, Pinot Nero al 100% vinificato in rosato, mentre anche per il Moscato (tappo raso o spumante) alcune zone dell’Oltrepò rappresentano sicuramente dei cru di grande valore nel settore dei vini dolci.

La delegazione aretina è stata accolta dal direttore generale di Torrevilla Guerrino Saviotti, dal direttore vendite Patrizio Zambruni, dal collaboratore Luciano Merlini e da Giancarlo Colombo, titolare della Erreci sas con sede a Correzzana (Mb), che rappresenta la cantina di Torrevilla per le vendite a Milano città e provincia, oltre alle province di Monza e Lodi.

Dal canto suo Massimo Rossi si è detto “piacevolmente sorpreso” dalla qualità dei vini prodotti da Torrevilla ed ha auspicato un tour dei sommelier aretini in visita alle belle colline vitate dell’Oltrepò, territorio che ha poco o nulla da invidiare alle Langhe piemontesi. Rispetto agli abitanti che conta la provincia di Arezzo (poco più di 300mila), il gruppo dei sommelier Ais è davvero considerevole: 435 soci. Massimo Rossi è delegato da otto anni ed è appena stato rinominato per un altro mandato quadriennale. L’attività della sezione è molto intensa.

«Ogni anno - afferma Rossi - riusciamo ad organizzare tutti i tre corsi di primo, secondo e terzo livello, quindi ogni anno licenziamo sommelier professionisti. I corsi sono in orario pomeridiano e anche serale, a scelta. L’attività dei soci è molteplice e cerchiamo di dare il nostro supporto a sagre e manifestazioni varie, organizzando degustazioni e stage. Forniamo anche il sommelier a domicilio, se uno ne ha bisogno, o collaboriamo per la stesura di Carte dei vini».

Ricordiamo infine che Massimo Rossi, oltre che sommelier di valore, è anche cuoco raffinato e stimatissimo. Nel suo bel ristorante “Belvedere”, sulle colline di Monte San Savino (Ar), la sosta è sempre piacevole e salutare. Il figlio Lucio, in sala, è anch’egli sommelier professionista.


Torrevilla
via Emilia 4 - Torrazza Coste (Pv)
Tel 0383 77520 / 0383 77003
Via Villa 2 - Codevilla (Pv)
Tel 0383 373001
www.torrevilla.it
info@torrevilla.it

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