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Il Bloody Mary compie 80 anni e festeggia nei St Regis di tutto il mondo

Nato nel 1934 al King Cole Bar del St Regis Hotel di New York, oggi il Bloody Mary festeggia i suoi 80 anni in tutti i St Regis del mondo; a Roma è stato presentato in versione “mediterranea” con un concerto jazz

di Mariella Morosi
 
10 ottobre 2014 | 15:19

Il Bloody Mary compie 80 anni e festeggia nei St Regis di tutto il mondo

Nato nel 1934 al King Cole Bar del St Regis Hotel di New York, oggi il Bloody Mary festeggia i suoi 80 anni in tutti i St Regis del mondo; a Roma è stato presentato in versione “mediterranea” con un concerto jazz

di Mariella Morosi
10 ottobre 2014 | 15:19
 

Il Bloody Mary è un cocktail entrato nella storia e, a 80 anni compiuti, raccoglie i suoi allori. Rosso acceso per il succo di pomodoro e aromatico, fu inventato dal barman francese Fernand Petiot e poi importato nel 1934 al King Cole Bar del St Regis di New York, tempio del jazz. Chiamato anche Red Snapper (quel nome che richiamava il sangue era ritenuto volgare) divenne il breve tra i drink più richiesti in tutto il mondo.

Ma negli States il suo successo ebbe anche un'altra ragione: celebrò la fine del proibizionismo, dopo gli anni oscuri in cui la gente beveva lo stesso, di nascosto e a caro prezzo, miscele improbabili e micidiali. Quella legge che metteva al bando l'alcol privò molti americani del piacere del buon bere ma in compenso fece la fortuna della criminalità. Oggi, 80 anni dopo, il Bloody Mary viene celebrato nei St Regis Hotel di tutto il mondo.



In quello di Roma la festa è stata grande e lo scarlatto cocktail è stato offerto agli appassionati romani nella versione “mediterranea”, con sapori ed erbe del sole, accompagnato dai finger food creati dal resident chef Francesco Locatelli. L'evento è stato accompagnato da un concerto jazz del Tiziano Ruggeri Quartet, in collaborazione con il Gregory’s jazz club di Omar Ghoneim. Quel Fernand Petiot, miscelando negli anni Trenta dietro il suo bancone l’intrigante succo di pomodoro e vodka, certamente non immaginava di creare una pietra miliare del buon bere.

Sembra che si fosse ispirato ad una creazione di altro barman, George Jessel, che lo faceva forse un po’ forte e meno aromatico (solo metà pomodoro e metà vodka) , ma fu lui a renderlo famoso aggiungendovi salsa Worcester sale, pepe di Cajenna, lime e un gambo di sedano. Infinite poi le variazioni degli ingredienti a seconda della fantasia dei barman. Già il nome, Bloody Mary, ovvero Maria La Sanguinaria, era piuttosto impegnativo perché il rosso del pomodoro evocava la crudeltà di questa Regina d’Inghilterra che nel Cinquecento sacrificò alla sua ambizione qualche centinaio di oppositori.

E chissà, forse neppure questa granitica Tudor avrebbe immaginato di passare alla storia più per un drink che per il suo regno. Nei 30 hotel e resort St Regis di tutto il mondo sono partite le celebrazioni per questo anniversario del cocktail con molti appuntamenti, sempre legati al jazz, e in quello newyorchese famosi barman per tutto ottobre ne presenteranno ben 80 varianti.

Al “Bloody Mary in jazz”, la festa romana nello stellatissimo e storico albergo della capitale, ha riscosso successo il drink “alla mediterranea” e nella sua composizione sono stati coinvolti gli ospiti che ne hanno potuto gustare un'edizione unica e personalizzata. Questo cocktail può essere infatti considerato, per i suoi ingredienti, precursore della “liquid kitchen”, che porta nel mondo dei mixologist componenti e tecniche propri del mondo della cucina. Tommaso Cecca, barman del Trussardi di Milano, ne presenterà una versione particolare al Salone del Gusto.

L’evento al St Regis ha visto Tiziano Ruggeri alla tromba, Stefano Angeli al piano, Stefani Nunzi al contrabbasso e Andrea Nunzi alla batteria. La band ha proposto pezzi della tradizione americana del ‘900, con pezzi da Louis Armstrong a Cole Porter, da George Gershwin a Duke Ellington. Previsti altri due appuntamenti musicali, sempre sullo stesso tema: il 23 ottobre e il 6 novembre. «È stata una buona occasione - ha detto Vincenzo Falcone, hotel manager del St Regis di Roma - per festeggiare la nascita di questo cocktail così simbolico accostandolo alla musica, un altro simbolo del nostro marchio» .

Gli appassionati di Instagram e twitter potranno postare e seguire i festeggiamenti dell’80° anniversario del Bloody Mary attraverso #stregisrituals #stregisrome @StRegisHotels e visitare www.stregis.com/bloodymary; www.stregisrome.com/en/bloody-mary

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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