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A Libera di Don Luigi Ciotti il premio “Gianni Masciarelli”

È l’associazione “Libera” di Don Luigi Ciotti, simbolo della lotta alle mafie, ad aggiudicarsi la sesta edizione del premio “Gianni Masciarelli Oltre... La vite 2014”, in memoria dell’imprenditore vitivinicolo scomparso

di Mariella Morosi
 
13 ottobre 2014 | 12:41

A Libera di Don Luigi Ciotti il premio “Gianni Masciarelli”

È l’associazione “Libera” di Don Luigi Ciotti, simbolo della lotta alle mafie, ad aggiudicarsi la sesta edizione del premio “Gianni Masciarelli Oltre... La vite 2014”, in memoria dell’imprenditore vitivinicolo scomparso

di Mariella Morosi
13 ottobre 2014 | 12:41
 

Sarà Don Luigi Ciotti (nella foto) a ritirare il premio “Gianni Masciarelli Oltre… La vite 2014”, assegnato ogni anno a personalità che si sono distinte nella promozione del territorio e dell’enogastronomia nazionale. Giunto alla sesta edizione, il premio è dedicato al ricordo dell'imprenditore vitivinicolo Gianni Masciarelli, su iniziativa del comune di San Martino Sulla Marrucina (Ch), luogo di nascita e centro propulsore della sua attività di valorizzazione della viticoltura abruzzese. Il premio si ispira infatti ai valori di autenticità, qualità senza compromessi e determinazione, che hanno guidato la vita e l'attività di Masciarelli.

Don Luigi Ciotti

“Non può esistere - secondo la motivazione del riconoscimento - bellezza o tipicità di un territorio, senza onestà e rispetto della legalità, responsabilità e giustizia” . In precedenza a conquistare il premio erano stati Gad Lerner, Bruno Vespa, Oliviero Toscani, Francesco Moser e Mimmo Locasciulli. Gianni Masciarelli, prematuramente scomparso durante un viaggio di lavoro, aveva con il territorio d’Abruzzo un legame particolare e ne ha promosso con forza l’affermazione enologica.

Ne aveva studiato e valorizzato le pratiche agricole, le tradizioni e le varietà dei vitigni autoctoni, intesi come sua massima espressione. Il premio, realizzato dall'orafo Enzo Torrieri di Guardiagrele (Ch), riproduce un tralcio di vecchia vite proveniente dalle vigne Masciarelli montato su pietra bianca. Sotto il tralcio, un piccolo Panama, cappello da cui Masciarelli non si separava mai quando lavorava in vigna.

L'imprenditore abruzzese fu un innovatore, tra i primi a guardare oltre i confini regionali, soprattutto alla Francia, guidato dalla certezza che la terra dona buon vino solo a chi la ama e la rispetta. Ha impiantato vigne senza sacrificare alberi, adattando il vigneto al paesaggio e non viceversa. Oggi la cantina è una realtà affermata di circa 400 ettari nelle province di Chieti, L'Aquila, Teramo e Pescara e il suo medagliere è fitto di riconoscimenti.

Condotta dal 2008 da Marina Cvetic Masciarelli, moglie di Gianni, ha sede a San Martino sulla Marrucina e conta circa 350 ettari di terreni coltivati a vigneto articolati su 14 comuni nelle 4 province d'Abruzzo. Produce oltre 2 milioni di bottiglie di vino l'anno e una discreta quantità di olio extravergine di oliva. Ha anche una storica struttura alloggiativa, il Castello di Semivicoli, recuperata dall'abbandono dopo un complesso restauro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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